In occasione della visita di Maduro a Pechino
Firmati 28 accordi di cooperazione tra Cina e Venezuela
Il socialimperialismo cinese allunga i suoi tentacoli nell'America Latina per contrastare quella degli Usa

 
Per Trump il governo venezuelano sarebbe “un regime che potrebbe essere rovesciato molto rapidamente da forze armate se decidessero di farlo” e con sanzioni e minacce persegue l'obiettivo di far cadere il presidente Nicolas Maduro e mettere le mani sul paese e sulle sue risorse energetiche. L'aggressione non solo a parole dell'imperialismo americano contro il paese latinoamericano ha portato Maduro in braccio agli imperialisti rivali, dalla Russia di Putin che si è presa un pezzo importante dell'industria petrolifera venezuelana alla Cina di Xi: il popolo venezuelano finisce così dalla padella nella brace.
La visita del presidente venezuelano a Pechino, il 14 settembre scorso, ha rappresentato un ulteriore passo in avanti per la cooperazione strategica tra i due paesi e ha confermato l'intenzione del socialimperialismo cinese di allungare i suoi tentacoli in Venezuela e in tutta l'America Latina per contrastare quella degli Usa.
“La Cina ha sempre considerato e sviluppato le relazioni sino-venezuelane da una prospettiva strategica e a lungo termine”, ha sostenuto Xi dopo l'incontro con Maduro e la firma di 28 accordi di cooperazione, tra i quali un memorandum d'intesa sulla promozione congiunta della Belt and Road Initiative (BRI), la sigla inglese della Via della Seta, con la quale Pechino battezza le nuove intese commerciali. La cooperazione e l'intesa col governo di Caracas per il socialimperialismo cinese è uno dei passi per lo sviluppo stabile delle relazioni tra Cina e America Latina, affermava Xi che punta alla costruzione del Forum Cina-CELAC (Comunità di Stati dell'America Latina e dei Caraibi), sul modello del Forum di Cooperazione Africa-Cina (FOCAC).
Fra gli accordi di cooperazione finanziaria, petrolifera, tecnologica, mineraria, e culturale firmati a Pechino quello ritenuto più importante riguarda l'investimento di 5 miliardi di dollari nel settore petrolifero e il quasi raddoppio della produzione di greggio venezuelano, destinato alla divoratrice di materie prime economia cinese, dai 700 mila barili al giorno del 2017 fino a un milione di entro l’agosto 2019.

10 ottobre 2018