Seconda manifestazione in centro città in pochi giorni
Riprendiamoci Genova
“Conte caccia le palanche”

Nel pomeriggio di sabato 13 ottobre oltre 1.500 manifestanti, fra cui gli sfollati di Ponte Morandi, Unione degli studenti e il Comitato della Valpolcevera, hanno preso parte alla seconda manifestazione cittadina organizzata in pochi giorni dietro la parola d'ordine “Riprendiamoci Genova”.
Alla manifestazione non sono stati invitati, ufficialmente, né il governatore berlusconiano Giovanni Toti, né il sindaco/commissario Marco Bucci.
Il corteo, partito da piazza della Vittoria, proprio quella dove l'ex padre e padrone dei Cinquestelle Grillo, ora grande assente, lanciò nel 2013 la sua campagna dei vaffa, ha attraversato via Venti Settembre per poi arrivare a De Ferrari.
Alla manifestazione sfilano anche gli striscioni degli studenti e del comitato della Valpolcevera. “Vogliamo il ponte” e “Ponte subito” sono gli slogan più gettonati dai manifestanti accompagnati dall'invito ironico: “Non fate arrabbiare quelli buoni”.
Molti manifestanti indossano la maglietta “Genova nel cuore”. In piazza tra gli altri anche una delegazione del comitato “Oltre il ponte” organizzatore della prima manifestazione pubblica dei genovesi l'8 ottobre e degli abitanti della Valpolcevera in lotta contro l'isolamento della zona dopo il crollo del ponte.
Il corteo, durante il passaggio nella affollatissima centralissima via XX Settembre è stato salutato con grande applauso. Gli organizzatori hanno risposto gridando “Unitevi a noi”.
A metà percorso, mentre tutto il corteo intona il coro “Beppe Conte caccia le palanche”, un lungo e caloroso applauso saluta la delegazione di sfollati "Quelli del ponte Morandi" che lasciano momentaneamente la manifestazione per prendere parte alla riunione tecnica organizzata dal sindaco/commissario Marco Bucci per comunicare le modalità e l’ordine con cui gli sfollati potranno rientrare nelle case per recuperare i beni e gli oggetti personali abbandonanti lo scorso 14 agosto.
In piazza De Ferrari uno degli organizzatori ricorda fra l'altro che: “Il 14 agosto è stato un risveglio drammatico del nostro senso di comunità. Questa città è stata abbandonata... dobbiamo chiedere di più... prendiamoci la responsabilità di ridare un futuro a Genova. Il 10% dell’Iva del porto deve rimanere a Genova”.
Alla manifestazione hanno aderito fra gli altri: le associazioni di categoria, sindacati, Municipio Valpolcevera, Culmv, Arci e Anpi.

17 ottobre 2018