Gravissima provocazione dei fascisti doc
Celebrano la “marcia su Roma”. Alla cena partecipano esponenti di FDI
Dura condanna dell'Anpi, che presenterà un esposto alla magistratura

In occasione del novantasettesimo anniversario della “marcia su Roma“, che costituisce la data d'inizio della dittatura fascista nel nostro Paese, si è svolta lo scorso 28 ottobre ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, una cena commemorativa del triste evento, alla quale hanno partecipato un centinaio di fascisti provenienti da varie parti d'Italia.
L'iniziativa è stata organizzata dalla sezione di Acquasanta Terme di Fratelli d'Italia, partito che esprime Marco Fioravanti, ex coordinatore provinciale molto vicino a Giorgia Meloni e oggi sindaco di Ascoli Piceno - città che è Medaglia d'oro al valor militare, insieme alla sua provincia, per attività partigiane - e l'ex “primo cittadino” Guido Castelli, probabile candidato del “centro-destra” alle elezioni che si svolgeranno la prossima primavera per il rinnovo del consiglio regionale delle Marche, territorio nel cui Appennino si è svolta, tra il 1943 e il 1944, una intensissima lotta partigiana che ha visto cadere 961 civili in 264 episodi di rappresaglia per mano dei nazifascisti.
Proprio ad Acquasanta, e precisamente nelle frazioni di Pozza e Umito che si trovano al confine con l'Abruzzo, l'11 marzo del 1944 i nazifascisti trucidarono 42 persone, tra le quali Anna Sparapani di appena 11 mesi, come si legge nella straziante testimonianza della madre della bambina, pubblicata sul sito dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche www.storiamarche900.it: “Ho affidato i miei bambini ad alcuni parenti e sono tornata a prendere la piccola Anna, ma la mia casa stava bruciando con la mia bambina dentro. Il primo istinto è stato buttarmi tra le fiamme e salvarla, era ormai impossibile, troppo tardi. Sono rimasta lì immobile, senza poter far nulla, forse non ricordo bene, ho gridato disperatamente. Altre case nel frattempo incendiavano, i miei paesani sembravano anch'essi impazziti perché non avevano più la propria casa, le proprie cose, i viveri; ma io neppure la mia bambina“.
È quindi doppiamente oltraggioso, sia per la Repubblica nata dalla Resistenza sia per il territorio di Acquasanta devastato dalla furia nazifascista, che la sezione di Fratelli d'Italia di Acquasanta Terme - il cui simbolo che contiene la scritta “Meloni-Fratelli d'Italia” è posto bene in evidenza nella locandina dell'evento sopra un'aquila fascista e a sinistra di un fascio littorio, il tutto commentato da alcune frasi di Benito Mussolini - abbia organizzato in quel luogo la commemorazione di quella sciagurata marcia che portò nell'ottobre del 1922 a Roma le squadracce mussoliniane comoste da mazzieri, picchiatori e criminali comuni al soldo di agrari e industriali per instaurare in Italia, con la complicità vigliacca del re Vittorio Emanuele, “la dittatura terroristica aperta degli elementi più reazionari, più sciovinisti e più imperialisti del capitale finanziario ” (Stalin).
L'Anpi ha prontamente reagito, e non poteva essere diversamente, a tale ingobile provocazione: il presidente dell'Anpi provinciale del capoluogo marchigiano, Pietro Perini, ha presentato un esposto al prefetto di Ascoli Piceno, nella sua qualità di rappresentante del governo nella provincia, per chiedere di “indagare sui presenti e sullo svolgimento dei fatti” , e un esposto verrà presentato anche alla magistratura affinché la stessa possa verificare se sussistono gli estremi del reato di apologia di fascismo.
Mentre la senatrice ebrea Liliana Segre viene messa sotto scorta a seguito di minacce provenienti da ambienti nazifascisti e in Danimarca viene profanato un cimitero ebraico, l'Italia e l'Europa intera assistono alla crescita esponenziale del nazionalismo, della xenofobia e del razzismo, all'equiparazione del comunismo al fascismo e, infine, alla celebrazione ed esaltazione del ventennio mussoliniano. Provocazioni che non possono rimanere sotto silenzio e richiedono la ferma e ampia mobilitazione di tutte le forze antifasciste.

13 novembre 2019