Successo a Biella del presidio unitario PMLI, PRC, PCL e PCI per affermare le ragioni del NO al referendum
Gettate le basi per le future battaglie in comune

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Puntualmente alle 14 di venerdì 18 settembre, in via Italia angolo via Battistero a Biella, s'è costituito il rosso presidio per contrastare l'insidioso sì al referendum costituzionale di domenica 20 e lunedì 21 settembre e spiegare alle cittadine e ai cittadini biellesi le ragioni del NO in quanto il taglio dei “privilegi della casta” e dei “costi della politica” è solo un pretesto demagogico per turlupinare le masse. Ragioni che hanno spiegato con un comunicato congiunto che pubblichiamo qui accanto.
Così le principali forze comuniste, che con le proprie rosse bandiere con la falce e martello hanno costituito nei mesi scorsi il raggruppamento unitario denominato Sinistre d'opposizione, si sono cimentate per tutto il pomeriggio nel volantinare materiale informativo e intrecciare discussioni con tantissime e tantissimi che si sono avvicinati incuriositi al rosso gazebo messo a disposizione dall'Organizzazione di Biella del PMLI.
Le forze politiche in campo sono state la Federazione biellese del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) diretta dalla compagna Lucietta Bellomo, la Sezione di Vercelli del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) diretta dal compagno Lorenzo Mortara, l'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) diretta dal compagno Gabriele Urban e la Sezione Biella-Vercelli del Partito Comunista Italiano (PCI) diretta dal compagno Donato Federici. Presente Riccardo Main, Segretario Piemonte e Valle d'Aosta del PCI.
Un doveroso ringraziamento ai militanti, simpatizzanti e amici di questi partiti che anche in quest’occasione hanno mostrato tutta la loro determinazione nel voler contribuire attivamente alla giornata di lotta allestendo il gazebo, volantinando il materiale di propaganda, appuntandosi numeri telefonici e indirizzi e-mail degli interessati e recandosi al bar per acquistare e mettere a disposizione bottigliette d’acqua e biscotti. Tutti animati da sincero spirito unitario e con l'unico obiettivo di poter dare, in modo disinteressato, il proprio contributo politico-organizzativo per la vittoria del NO al referendum costituzionale.
Organizzatori, militanti e amici non hanno perso un minuto per dialogare, spiegare e cercare di convincere i dubbiosi che la difesa dei residui spazi democratico-borghesi devono essere preservati con le unghie e con i denti poiché, diversamente, le masse popolari verranno ulteriormente relegate a mere spettatrici passive e saranno ancor più sfruttate e soggiogate da un perverso disegno realizzato dalla borghesia e dai suoi rappresentanti politici. Il “taglio dei parlamentari” che demagogicamente viene presentato come la panacea di tutti i mali d'Italia, in realtà è uno specchio per allodole che permette a Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e, dunque, al dittatore antivirus Conte di distrarre le lavoratrici e i lavoratori, le studentesse e gli studenti dal ribellarsi contro gli enormi problemi economici, politici e sanitari generati dal modo di produzione capitalistico durante la pandemia di Covid19.
Il rosso gazebo unitario è anche stato punto di riferimento per informare le biellesi e i biellesi che il Coordinamento delle sinistre d'opposizione prosegue la raccolta firme per la campagna di rifinanziamento e potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e per rivendicare una sanità pubblica, universale, laica e gratuita.
Al termine del presidio unitario tutti i militanti e simpatizzanti dei partiti comunisti presenti hanno voluto creare un gruppo Whatsapp per coordinare le prossime iniziative sempre in difesa degli interessi delle masse popolari e per contribuire a surriscaldare politicamente il prossimo autunno che, senza la ripresa della lotta di classe, porterà ulteriori licenziamenti, crisi occupazionali e impoverimento generale in tutto il biellese e vercellese.

23 settembre 2020