Con il suo piglio forte, battagliero e grintoso Scuderi ci trascina a continuare la lotta per l'instaurazione del socialismo
È con gioia e rinnovato impegno che domenica 12 settembre ho partecipato alla Commemorazione del Maestro del proletariato internazionale Mao.
Partito di buon'ora, insieme al compagno Franco, dal Mugello siamo arrivati nel momento in cui venivano dati gli ultimi ritocchi alla Sala che già si presentava rossa e degna dell'iniziativa. Il colpo d'occhio, come sempre, denotava chiaramente l'impegno e lo sforzo organizzativo per una iniziativa che sicuramente non è una semplice celebrazione perché è ogni anno più ricca di significato e sempre diversa. In attesa del via ho avuto l'occasione di dialogare con alcuni compagni, in special modo sui temi del lavoro. Poi, puntualmente, è stato dato il via alla Commemorazione del Maestro Mao.
Del saluto della compagna Monica Martenghi ho apprezzato il consueto piglio combattivo con cui ha affrontato i temi politici attuali, soprattutto sulle lotte operaie delle quali quella della GKN, oltre alla vicinanza geografica, è di esempio per la classe operaia. Non di meno mi è piaciuto il riferimento all'importanza del pensiero di Mao che, ha ribadito giustamente, non è e non può certo essere il cosiddetto "maoismo".
Proseguendo ho molto apprezzato e condiviso i temi trattati dagli interventi che si sono succeduti ma anche i toni e lo scandire di chi li ha letti, la sincerità e la grinta, l'essere propositivi, il seguire gli insegnamenti, l'impegno e le emozioni, la freschezza naturale dei giovani oratori e la saggezza e l'esperienza degli oratori meno giovani. Tutto molto bello, come a volte si usa dire e avendo avuto la possibilità di intervenire anch'io devo dire che è stato per me veramente un onore e di ciò ringrazio nuovamente il PMLI. Senza niente togliere a chi, per ragioni di tempo, non è potuto intervenire: ho ritrovato sul nostro amato giornale gli interventi che non sono stati letti e si rimane sempre nel solco di quanto ho sopra detto.
In un crescendo, per me, di emozione e consapevolezza cosciente, è arrivato poi il momento del discorso pronunciato dal Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi. Un discorso importante, che traccia le linee per la nostra azione di marxisti-leninisti in un momento storico nel quale il capitalismo e i suoi lacchè cercano di affermare con lacrime e sangue la loro visione del mondo che, ormai sappiamo, è fallita da tempo. Del discorso pronunciato da Scuderi ho apprezzato e fatto subito miei i due importanti concetti ovvero che il proletariato deve emancipare tutto il genere umano e che è giusto ribellarsi contro i reazionari. Così come ho concordato sul fatto che il pensiero di Gramsci è revisionista perché influenzato dal fascista Gentile e da Benedetto Croce. Inoltre mi è piaciuto il riferimento all'attuale situazione politica in Afghanistan e il comunicato su ciò, fatto a suo tempo, dal Partito mi trova pienamente d'accordo. In ultimo, insegnamento molto significativo, il riferimento del compagno Scuderi alla battaglia degli operai GKN che è "la lotta di un collettivo di lavoratori".
Al canto dei nostri rossi inni è terminata la Commemorazione. E inizia il nostro impegno e la nostra lotta per l'instaurazione del socialismo. È stata per me una grande emozione rivedere in presenza tante compagne e tanti compagni e colgo l'occasione per inviare un forte abbraccio a tutte e tutti. In particolare al compagno Scuderi che nonostante l'età è sempre forte, battagliero, grintoso e con il suo piglio trascina tutte e tutti noi; ai compagni Vittorio e Maria con i quali ho fatto una parte del viaggio per andare a Firenze e poi tornare nel Mugello; ai compagni di Milano e Napoli con i quali mi sono intrattenuto prima di ripartire verso casa.
Quella casa dove sono poi tornato, felice di aver passato una bella mattinata e di aver imparato cose nuove, importanti e fondamentali per la mia militanza futura.
Tutti uniti in cordata per il socialismo e l'abbattimento del capitalismo!
Viva le lotte operaie!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!
 
Andrea Bartoli, operaio del Mugello (Firenze)

6 ottobre 2021