Torino
Oltre duemila manifestanti in piazza. Immancabile la presenza del PMLI che tiene alti i cartelli del Partito e diffonde centinaia di volantini con le rivendicazioni per il lavoro e il blocco dei licenziamenti

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Sabato 4 dicembre le principali sigle del sindacalismo di base (USB, ADL Cobas, COBAS, CUB, ORSA, UNICOBAS e USI-CIT) hanno organizzato una manifestazione a Torino per contrastare le politiche apertamente reazionarie del governo del banchiere massone Draghi che si traducono in sempre maggiore precarietà e povertà per le masse popolari mentre crescono in modo esponenziale i profitti delle grandi aziende e multinazionali della borghesia.
Tantissimi gli argomenti all'ordine del giorno tra cui la revisione del reddito di cittadinanza che viene sostanzialmente tagliato e permette alle agenzie private di lavoro interinale di spartirsi un buon 20% dell'incentivo previsto per il datore di lavoro che assume. Il lavoratore non potrà rifiutare l'eventuale seconda proposta di lavoro, su tutto il territorio nazionale, pena la revoca del reddito di cittadinanza.
Sono stati lanciati molti slogan contro la definitiva privatizzazione dei servizi pubblici che, col Decreto concorrenza, saranno demandati ai privati con il conseguente peggioramento della qualità dei servizi sociali, dei trasporti, della sanità e la svendita di beni primari come l'acqua, l'energia e la raccolta e smaltimento rifiuti. È stata evidenziata anche la certa regressione della qualità del lavoro degli operatori dei servizi privati che saranno sottoposti a un maggiore sfruttamento e retribuiti con salari nettamente più bassi dei lavoratori pubblici.
Molte studentesse e studenti hanno animato il corteo con slogan in opposizione al governo facendo sentire la loro voce e determinazione contro le classi pollaio, l’alternanza scuola-lavoro, la costrizione del dover viaggiare su mezzi di trasporto stipati come sardine per raggiungere scuole o università e, soprattutto, hanno gridato la loro rabbia contro un governo che li destinerà a vita precari, flessibili e mal pagati per accontentare le richieste di Confindustria e delle organizzazioni dei commercianti sull’abbattimento dei costi del lavoro.
Presenti al corteo, che da piazza Solferino ha raggiunto la stazione ferroviaria di Porta Nuova, tutti i partiti con la bandiera rossa e la falce e il martello, da Rifondazione Comunista (PRC) al Partito Comunista Italiano (PCI), dal Fronte della Gioventù Comunista (FGC) al Partito Comunista dei Lavoratori (PCL) fino a Sinistra Anticapitalista di Turigliatto. Immancabile la presenza del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) che ha portato in piazza il cartello coi manifesti sul lavoro e contro il governo del banchiere massone Draghi e la richiesta dello sciopero generale per contrastarlo in modo efficace. Militanti e simpatizzanti del PMLI hanno diffuso centinaia di copie del volantino che rivendica lavoro per tutte e tutti, il blocco dei licenziamenti, aumenti salariali, l’abrogazione della legge Fornero e lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste Casapound e Forza nuova.
Prima della partenza del corteo le compagne e i compagni del Coordinamento delle Sinistre d’opposizione di Biella e Vercelli hanno voluto scattare alcune fotografie per testimoniare la loro determinazione di unirsi contro il capitalismo e il governo del banchiere massone Draghi, per il socialismo e il potere politico del proletariato.

8 dicembre 2021