Cinquemila manifestanti sfilano a Biella per rivendicare più diritti per la comunità LGBT+
Tantissime le associazioni presenti. Il PMLI diffonde un volantino di sostegno alle lotte Lgbt+

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Sabato 17 settembre si è svolta a Biella una grande manifestazione organizzata dall'associazione “Il Groviglio” in difesa e per l'estensione dei diritti della comunità LGBT+ che viene ancora discriminata e in molti casi è bersaglio di violenze verbali e fisiche.
Già dal concentramento si è subito capito che sarebbe stata una manifestazione oltremodo partecipata, colorata e rumorosa; infatti tre camion, dotati di enormi impianti audio, hanno diffuso musica a tutto volume. Centinaia le studentesse e gli studenti presenti, tutti colorati in viso con brillantini, con parrucche variopinte, vestiti pieni di spille, adesivi, cappelli dalle forme originali, e con una marea di bandiere arcobaleno, tutto all’insegna della diversità e creatività contro il grigiore della società borghese contemporanea.
Canti e slogan hanno trasformato per un giorno Biella in una città viva, giovane e colorata. Gli striscioni erano tantissimi e tutti molto politicizzati a riprova che i giovani vogliono esprimersi e intendono lottare per un mondo senza discriminazioni, prevaricazioni e violenze. Emblematici gli striscioni “Mamma non preoccuparti sono bisessuale non fascista” e “Meglio frocio che fascista!”.
Presenti le rappresentanze dei sindacati CGIL e UIL e dei partiti biellesi dal Partito Democratico a Rifondazione Comunista, dal Movimento 5 Stelle ad Articolo Uno e Sinistra Italiana.
La rappresentanza del Partito marxista-leninista italiano ha portato in piazza il cartello “Per l'uguaglianza contro tutte le discriminazioni di genere, solidarietà alla comunità LGBT+” e diffuso decine di copie del volantino realizzato ad hoc, in cui oltre a ribadire con forza che “siamo assolutamente contro ogni ingiustizia sociale, ogni disparità di sesso, ogni atteggiamento omofobo da parte del governo, delle istituzioni, dei gruppi e dei singoli individui. Per noi LGBT+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali) devono avere gli stessi diritti politici, sociali e civili di qualsiasi altro italiano” si riporta alcuni dei principali punti della piattaforma rivendicativa del PMLI per i diritti LGBT+.
Tantissime le associazioni tra cui Legambiente, Underground con la presidente Alessandra Musicò, l'ARCI col presidente Valter Clemente, Biella Antifascista, l'ANPI provinciale, Famiglie Arcobaleno-Associazioni genitori omosessuali e la Ciclofficina Thomas Sankara.
È stata bella dimostrazione di unità e combattività delle persone LGBT+ e di tutti i democratici e progressisti che li sostengono nelle battaglie per i diritti civili, che sono sacrosanti e vanno assolutamente riconosciuti a tutti, senza distinzione di orientamento sessuale. Una battaglia che deve andare fino in fondo, cioè fino a quando tutte le sue rivendicazioni non saranno state realizzate e alle coppie o persone omosessuali, bisessuali e transgender, saranno riconosciuti gli stessi diritti degli eterosessuali, non uno di meno.
La parata ha percorso viale Macallè, via Torino e via Pietro Micca per giungere in piazza Martiri della Libertà sede degli interventi conclusivi. Qui gli oratori hanno giustamente denunciato l'offensiva reazionaria in difesa del modello tradizionale di famiglia, cioè borghese e cattolica, monogamica e patriarcale, nel vincolo del matrimonio indissolubile fra un uomo e una donna e fondata sulla doppia schiavitù domestica e salariale di quest'ultima. Un modello sancito anche dall'articolo 29 della Costituzione italiana. Non stupisce che la triade mussoliniana “Dio, patria, famiglia”, ossia uso della religione per la perpetuazione del sistema vigente, nazionalismo e difesa della famiglia tradizionale, sia ancora la stella polare delle forze politiche di “centro-destra”. Infine, uscire dall’ombra, ottenere rispetto, battersi per l’uguaglianza sociale e contro le discriminazioni di genere sono state le parole conclusive gridate a gran voce dal palco.

21 settembre 2022