In occasione del 130° Anniversario della nascita di Mao
La Cellula di Milano del PMLI studia il discorso di Scuderi “Seguiamo l'esempio e gli insegnamenti di Mao”
Urgo: “senza studiare non solo non si trasforma la propria concezione del mondo in senso proletario rivoluzionario, ma non si hanno nemmeno gli argomenti per la lotta politica e ideologica attiva”

Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano
Per celebrare degnamente in stile marxista-leninista il 130° Anniversario della nascita del grande Maestro del proletariato internazionale Mao Zedong, militanti e simpatizzanti milanesi del PMLI si sono riuniti martedì 26 dicembre presso la Sede milanese del Partito per un pomeriggio di studio del Discorso del nostro Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi “Seguiamo l’esempio e gli insegnamenti di Mao” pronunciato a nome del Comitato centrale del Partito, il 19 dicembre 1993 al Palazzo dei Congressi di Firenze, in occasione del Centenario della nascita di Mao che il PMLI considera un modello di marxista-leninista perché ha dimostrato nella sua vita che è possibile trasformare il mondo e sé stessi.
Quantunque sia stato scritto 30 anni fa, questo Discorso è di grande attualità perché fa luce sia sul cordone ombelicale che lega il PMLI a Mao, un rapporto speciale e fecondo che ha reso unico il nostro Partito nel panorama nazionale e internazionale, sia in riferimento a svariate questioni ideologiche e politiche, come la necessità di capire che nessun autentico combattente per il socialismo deve guardare alla Costituzione borghese italiana come a un faro entro cui imprigionare il proprio orizzonte, il proprio cammino e soprattutto i propri ideali e obiettivi, che rimangono antitetici a quelli della borghesia e del suo sistema economico e politico capitalistico.
In questo discorso Scuderi ha percorso con passione la splendida e straordinaria vita ed opera di Mao mettendo a fuoco i suoi tre insegnamenti fondamentali: trasformare il mondo e noi stessi; integrare la nostra teoria ideologica e politica alla nostra pratica concreta; per fare la rivoluzione ci vuole un Partito rivoluzionario.
Particolare interesse ha suscitato tra i compagni la lungimirante denuncia di Scuderi della situazione politica di allora quando nasceva la seconda repubblica nella quale prenderà forma quel regime neofascista e federalista di stampo piduista che oggi il nero governo Meloni intende completare passando alla dittatura presidenzialista della terza repubblica neofascista.
Nonostante la situazione politica nazionale di oggi sia certamente diversa da quella di allora, il discorso di Scuderi è ricco di stimoli e di inesauribili insegnamenti, primo fra tutti la necessità di integrare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao con la realtà concreta in cui operiamo. La lettura di questo discorso ha dato l'opportunità ai partecipanti allo studio di capire meglio quei principi, modalità e tattiche che assicurano l’integrazione tra i principi universali del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e le condizioni concrete e mutevoli della rivoluzione socialista italiana.
Il Segretario di Cellula, compagno Angelo Urgo, ha inoltre invitato a riflettere sulla frase di Mao citata da Scuderi nel discorso “Io devo continuare a studiare se voglio ancora progredire, altrimenti tornerei indietro”. “Durante la nostra militanza attiva, se si studia si progredisce, ma se non si studia non si rimane così come si è, si regredisce fino a sprofondare nel pantano del revisionismo, se non in più putride fogne dell'ideologia borghese” ha affermato il compagno Urgo, aggiungendo: “senza studiare non solo non si trasforma la propria concezione del mondo in senso proletario rivoluzionario, ma non si hanno nemmeno gli argomenti per la lotta politica ed ideologica attiva, non si è in grado di difendere la linea politica, ideologica e organizzativa del Partito che alla fine si finisce per abbandonare per semplice ignavia o per l'opportunismo dovuto all'influenza ideologica che la borghesia esercita tramite la sua cultura dominante”.
L’iniziativa si è conclusa con la soddisfazione politica dei partecipanti, consci che stando sulle spalle dei cinque giganti che sono i grandi Maestri del proletariato internazionale, noi marxisti-leninisti italiani riusciamo a vedere più lontano e a lottare con più fiducia e determinazione perché si realizzi l'Italia unita, rossa e socialista!
Con Mao per sempre, contro il capitalismo, per il socialismo!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

10 gennaio 2024