Nonostante l’allerta meteo arancione che annullava la spedizione a Capri
Militante commemorazione di Lenin a Napoli
L’evento chiuso con le parole dell’appello della terza internazionale per il grande Maestro

Redazione di Napoli
Soltanto l’allerta meteo arancione varato dalla Regione Campania e il divieto imposto dalle autorità locali in ordine alla possibile partenza da Napoli verso Capri da parte delle decine di aderenti pronti a solcare il mare per giungere a commemorarlo, hanno impedito ai marxisti-leninisti napoletani, ischitani e campani in generale di poter raggiungere l’ambita mèta. Quando la polizia locale e la giunta locale - che comunque aveva dato il via libera per l’occupazione del suolo caprese e per l’iniziativa il 14 dicembre scorso - hanno annunciato al compagno Gianni Vuoso che né traghetti né aliscafi avrebbero solcato il golfo di Napoli nonostante un bellissimo sole invernale in una giornata attraversata da un fortissimo libeccio che sconvolgeva le acque a ridosso del capoluogo campano e delle isole, la qualificata pattuglia marxista-leninista si dirigeva verso l’Associazione “Tank Punk” che metteva a disposizione i locali nella centralissima piazza Dante.
Il PMLI, tramite i suoi amici di Capri, riusciva comunque a cogliere una vittoria, facendo depositare una corona di fiori rossa all’altezza del monumento dedicato a Lenin, cosa che ha colpito evidente la stampa presente cui sono state spiegate le ragioni dell’assenza dei marxisti-leninisti a Capri prima verbalmente e poi attraverso un apposito comunicato stampa. Ne sono seguiti alcuni servizi redatti dai Rainews24 e dal Corriere del Mezzogiorno che, nonostante sapesse le ragioni dell’assenza dovuta a motivi atmosferici e relative imposizioni delle autorità, ha voluto ironizzare sull’assenza del PMLI e delle altre formazioni politiche e sociali.
La settimana era cominciata con una larga diffusione a Napoli dei volantini riproducenti la manifestazione tra le masse popolari martedì 16, giovedì 18 e sabato 20 gennaio nelle zone di piazza Dante, Montesanto e via Toledo e nonostante il freddo e qualche volta la pioggia la risposta dei presenti era positiva. Stesso discorso era per la imponente affissione riguardante Napoli, la zona Ovest con la collaborazione dei compagni e delle compagne del Laboratorio Politico “Iskra”, per non parlare del grande contributo dato dagli amici di Pozzuoli e di Giugliano che hanno sfiorato più volte la provincia di Caserta raggiungendo questa volta anche la zona costiera della via Domitiana che collega la Campania con il Lazio. Vedere l’effige di Lenin risplendere vicino alle scuole o alle fabbriche che non avevano mai visto il simbolo del Partito e finanche a ridosso del mare puteolano o giuglianese, è stata un’emozione forte ben ripresa dalle foto fatte dai nostri compagni ai quali va un particolare ringraziamento. Coperte tutte le altre frazioni limitrofe come Licola, Varcaturo, Lago Patria, Monteruscello, il lago d’Averno, Dazio, La Pietra, nonché tutto il lungomare che da Pozzuoli va a Napoli.
Il ricordo di Lenin e della sua opera si è svolto il 21 gennaio in piazza Dante dove era allestita una sala con i manifesti e i volantini che ricordavano Lenin, le bandiere dei Maestri e del PMLI, un banchetto con del caffè e dei dolci per ristorare i compagni, un computer pronto per effettuare il collegamento con la coeva manifestazione a Cavriago, cominciata da qualche minuto.
L’evento, purtroppo con l'assenza dei compagni ischitani che non hanno potuto lasciare la loro isola appunta causa maltempo, è cominciato verso le 11:15, con il compagno Raffaele che ha letto il discorso del compagno Gianni Vuoso a nome sia della Cellula napoletana che di quella ischitana “Il Sol dell’Avvenir” (pubblicato interamente a parte). Un saluto ricco di spunti inediti sulla presenza di Lenin nell’isola di Capri, ma anche una ricerca che allargava i suoi orizzonti alla presenza per diversi giorni del grande Maestro ad Ischia presso le terme, ospite di una sua amica. Segmenti di vita di Lenin che la Cellula ischitana vorrà imprimere nel ricordo delle masse popolari dell’Isola verde tramite la richiesta alle amministrazioni locali di mettere un cippo o una targa in uno dei passaggi avvenuti ad Ischia a perenne ricordo dell’artefice della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre.
Era la volta del compagno Luigi, presente anche a nome del “Movimento 7 novembre” dei disoccupati organizzati che da poco hanno raggiunto gli agognati corsi di formazione e a breve percepiranno anche un reddito di sostegno nella prospettiva di un lavoro stabile e sicuro. Luigi leggeva buona parte dei messaggi nazionali ed internazionali pervenuti a sostegno delle iniziative di Capri e Cavriago che venivano sottolineate spesso con un applauso. Molto emozionanti i saluti dei nostri storici simpatizzanti del Vomero come Maria Ferrara che ci ha tenuto a ribadire tramite un compagno, di ricordare sempre Lenin perché ogni anno cambiano gli avvenimenti storici e vanno letti sempre attraverso il suo pensiero. Successivamente sempre Luigi, in qualità di delegato, interveniva a nome del “M7N” sottolineando che il movimento si era ispirato proprio a Lenin e all’Ottobre per dare forza ai disoccupati organizzati e giungere nel giro di meno di dieci anni alla vittoria dei corsi di formazione finalizzati ad un lavoro stabile e sicuro. Veniva letto l’importante messaggio di saluto del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, lettura che veniva effettuata dal compagno Raffaele. L’applaudito intervento (anche questo da leggere interamente a parte) verteva proprio sull’applicazione degli insegnamenti di Lenin, “il primo marxista al mondo che ha saputo mettere in pratica con successo gli insegnamenti immortali di Marx ed Engels aprendo così la via dell'emancipazione del proletariato e dell'intera umanità. La via che, attraverso il socialismo e il comunismo, porta alla pace mondiale, alla fratellanza universale, all'abolizione delle classi, alla fine delle diseguaglianze sociali, di genere e territoriali, alla realizzazione integrale degli individui, all'armonia tra umani, animali e natura”.
Verso le 12:15 veniva effettuato il collegamento con la piazza di Cavriago e ci si salutava a pugno chiuso felici per la riuscita dell’avvenimento.
Si passava all’intervento dell’Organizzazione di Campobasso, presente tramite il compagno Giovanni Colagiovanni; poi quello di Sebastiano, ex operaio ferroviere ora pensionato; quindi il simpatizzante Felice per poi finire a Nicola. Tutti che ribadivano l’importanza della giornata, nonostante non stessimo a Capri, ma soprattutto il pensiero e l’opera di Lenin che ancora riecheggiano a distanza di 100 anni dalla sua morte.
Chiudeva la giornata di lotta la compagna Claudia del Decennale che portava i saluti del Comitato centrale del Partito e ringraziava tutti i copromotori come il Laboratorio Politico “Iskra”, il Movimento 7 Novembre, i Verdi Ambiente e società (Vas) di Ischia, la Confederazione delle Sinistre Italiane (CSI), Inventare il futuro, la Città futura. Bene, sottolineava la compagna, per come si è rotto con forza l’incredibile isolamento e black-out giornalistico dei mass media di regime sia in Campania che a livello nazionale verso il PMLI. Importante il passaggio del perché Lenin si trovasse a Capri in quel periodo a ridosso nel giro di pochi anni della futura Rivoluzione d’Ottobre, braccato dagli sgherri zaristi e dai loro lacchè: “ma qual è il motivo ed il senso di questa nostra iniziativa che si sta svolgendo in contemporanea nella cittadina di Cavriago? Certamente non siamo qui per pregare affinché Lenin ci ascolti, ma per ricordare il suo inestimabile patrimonio ideologico e politico e per impegnarsi solennemente ad applicare i suoi immortali insegnamenti”. In ultimo sottolineava l’incredibile contributo ideologico che ci ha lasciato Lenin - sottolineato anche nelle decine e decine di volumi pubblicati a ridosso della Grande Rivolta del Sessantotto - e soprattutto nell’attualissimo “L’imperialismo fase suprema del capitalismo” le cui ricadute sulla realtà attuali sono veramente imponenti e si toccano con mano.
L’intervento si concludeva tra gli applausi e i pugni chiusi, riproducendo le parole impresse nell’Appello della Terza Internazionale quattro giorni dopo la morte di Lenin, chiudendo la manifestazione in un clima fraterno e da compagni.
Successivamente venivano mangiati dei buonissimi dolci napoletani e stappata una bottiglia di spumante in onore di Lenin cui seguiva un brindisi con in alto i calici per il ricordare il grande Maestro del proletariato internazionale. Partivano i canti de Il Sole Rosso, Bandiera Rossa e l’Internazionale ben eseguiti dalle compagne e dai compagni che richiamavano qualche passante da piazza Dante tra cui si avvicinava un ragazzo antifascista croato che impressionato dal manifesto di Lenin e soprattutto dalla maglietta ne chiedeva una. Gli è stata regalata e veniva scattata una sorta di foto-ricordo alla quale lo studente rispondeva a pugno chiuso.
Terminato l’evento e riportata la sala allo stato iniziale, stilato il comunicato stampa di chiusura dell’evento, il compagno Andrea guidava i marxisti-leninisti verso una trattoria tipica partenopea nel quartiere di Forcella dove le compagne e i compagni hanno potuto godere delle bontà della vecchia cucina napoletana, sorseggiando del buon vino bianco campano e facendo un ulteriore brindisi finale alla bella giornata di lotta. Il titolare, amico del Partito, oltre a farci un prezzo di favore alla fine ha ricevuto, commosso, la maglietta di Lenin ringraziandoci con un abbraccio.

24 gennaio 2024