La Commemorazione di Lenin a Cavriago e Napoli nel centenario della scomparsa
Uno storico evento unitario nazionale
 
Se nella giornata di domenica 21 gennaio, nella ricorrenza del centenario della scomparsa di Lenin, le maggiori agenzie di stampa annunciavano dello scarso interesse in Russia, a Mosca dove si trova tuttora il mausoleo, nella stessa mattinata a Cavriago (Reggio Emilia) in quel “piccolo paese” emiliano citato da Lenin nel 1919 e a Napoli, in sostituzione di Capri causa maltempo e allerta meteo, si svolgevano con successo, le iniziative unitarie organizzate dal PMLI, copromosse o a cui hanno aderito diverse realtà politiche e sociali, da federazioni del Partito della Rifondazione comunista, quelle del Partito comunista italiano, dalla Confederazione delle sinistre italiane a Socit, dall’Associazione di Amicizia e Solidarietà tra Italia e Repubblica Popolare Democratica di Corea al Movimento 7 Novembre di Napoli, dal Laboratorio politico “Iskra” a Verdi Ambiente e Società di Ischia, a Inventare il futuro e La Città Futura, in un tourbillon di rosso impressionante, bandiere al vento, discorsi inneggianti a Lenin, striscioni, canti e cori, con tutti i partecipanti uniti come la forza che muove l’acciaio nel lanciare gli hurrà! al grande Maestro del proletariato internazionale. Come ha ricordato la giornalista del gruppo “QN” (“Resto del Carlino”, “La Nazione”, “Il Giorno”), Francesca Chilloni nei suoi pezzi online e nell’edizione su carta stampata del 21 e 22 gennaio, estasiato e emozionato “In piazza si è fermato anche un professionista di origine moldava, che ha inviato foto e video ad amici residenti a Mosca, invitandoli a visitare Cavriago” e il busto di Lenin omaggiato.
Si è trattato di uno storico evento unitario nazionale, essenzialmente per quattro motivi.
Perché per la prima volta dopo la Grande Rivolta del Sessantotto è stato commemorato Lenin in due piazze, una del Nord Italia e una del Sud, non da un solo partito ma da più forze politiche e sociali sostenitrici di Lenin, grazie alla coraggiosa e lungimirante iniziativa del Comitato centrale del PMLI con alla testa il Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, che vi hanno lavorato a partire dall’inizio dello scorso novembre.
Perché questa iniziativa è riuscita a Cavriago a coinvolgere per la prima volta anche abitanti del luogo, specie giovani, e poteva accadere lo stesso a Capri se il mare mosso non ci avesse impedito di arrivare nell'isola.
Perché l’iniziativa ha smosso diversi media, a cominciare dalla più importante agenzia nazionale ed europea, l’Ansa, a interessarsi delle nostre due Commemorazioni.
Perché il PMLI è emerso come un interlocutore autorevole, credibile e affidabile a livello internazionale e nazionale. Anche se in quest’ultimo livello è solo all’inizio e da pochi riconosciuto. Lo dimostrano i tanti e qualificati messaggi di saluto a sostegno ricevuti soprattutto dall'estero: Partito maoista russo, Azione Fulminante USA, America Rebelde dell'America latina, Centro di ricerca maoista del Perù, dal Comitato centrale del Partito dei comunisti degli USA, dal Partito comunista di Turchia marxista-leninista, dall’Organizzazione comunista rivoluzionaria del Cile, Campagna unitaria per la liberazione di Georges Abdallah-Francia, dal Partito dei lavoratori sezione francese della IV Internazionale, nonché da singoli, in particolare tre giovani comunisti cinesi, un buddista maoista americano, e altri dall’America settentrionale e meridionale. Dall’Italia il senso unitario e anticapitalista delle Commemorazioni di Lenin del PMLI è stato perfettamente capito dalla Confederazione delle sinistre italiane, da federazioni di PRC e di PCI hanno contribuito alla celebrazione della figura e dell’opera titaniche di Lenin. Emozionante l'intervento di un giovane comunista cinese in Italia.
Ma come è stato possibile questo evento? Grazie all’applicazione del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e grazie al gioco di squadra diretto dal coordinatore nazionale, compagno Erne Guidi, e supervisionato dal compagno Giovanni Scuderi. Con l’immancabile supporto della Commissione di organizzazione del Comitato centrale e il grande contributo della Commissione di stampa e propaganda del CC del PMLI, artefice di uno splendido video su Lenin, pubblicato in anteprima sulla pagina nazionale Facebook del Partito e proiettato al pranzo collettivo post Commemorazione svoltosi a Cavriago. Senza dimenticare “Il Bolscevico” con il suo numero speciale per il centenario della scomparsa di Lenin e per la pubblicazione di “L’imperialismo, fase suprema del capitalismo”, nonché i responsabili locali di Emilia-Romagna, Napoli e Ischia fondamentali per i successi delle iniziative del 21 gennaio. Anche i delegati del Comitato centrale del PMLI, Erne Guidi a Cavriago e Claudia del Decennale a Napoli, hanno svolto un ruolo molto importante illustrando la linea del Partito su Lenin e sull'unità con le forze sostenitrici di Lenin e appoggiando il messaggio del compagno Scuderi, definito “lungimirante” dalla compagna del Decennale.
Cosa dobbiamo fare ora per mettere a frutto l’esperienza acquisita? Proseguire sulla linea tracciata dal compagno Scuderi nell’appello “Forze politiche e sociali sostenitrici di Lenin, uniamoci!”. Il che significa sostanzialmente da una parte utilizzare la ricetta della vittoria di Lenin, che il Segretario generale e Maestro del PMLI indica in “Studiare approfonditamente il marxismo, applicare con intelligenza tattica il marxismo, studiare attentamente la situazione del proprio Paese e nel mondo, unire le masse sfruttate e oppresse, a partire dal proletariato e dai contadini, e le forze rivoluzionarie, anche quelle culturali e religiose, combattere senza tregua il riformismo e revisionismo di destra e di ‘sinistra’, spendere interamente la propria vita per la causa. Dopo gli apporti ideologici, politici, organizzativi e pratici di Lenin, Stalin e Mao, il marxismo è divenuto il marxismo-leninismo-pensiero di Mao”, e dall’altra parte portare fino in fondo e su tutti i campi la politica dell’unità d’azione con le forze politiche e sociali sostenitrici di Lenin. Una unità d’azione che dobbiamo tendere a trasformare in unità strategica contro il capitalismo e l’imperialismo, per il socialismo e il potere politico del proletariato, sotto un’unica grande bandiera di Lenin. Per abbattere il capitalismo e l’imperialismo e conquistare il socialismo nel nostro Paese, noi siamo fedeli agli insegnamenti di Lenin e della storia del movimento operaio e comunista nazionale e internazionale, e come tali lavoriamo, seppur in organizzazioni diverse. Partendo dal campo di battaglia antineofascista dove c’è posto per tutti. Finché non si riuscirà ad abbattere il governo neofascista Meloni bisogna rimanere uniti, poi ognuno deciderà la propria strada. Il PMLI andrà fino in fondo sulla via dell’Ottobre verso l’Italia unita, rossa e socialista.
I media hanno ignorato il Centenario della scomparsa di Lenin, salvo “Repubblica”, “La Stampa”, “Il Manifesto” trotzkista e "L'Unità" del voltagabbana e venduto Piero Sansonetti, che ne hanno parlato ma solo per attaccare Lenin, ma lo storico, entusiasmante e indimenticabile evento promosso dal PMLI ha dimostrato che Lenin è ancora vivo e influente in Italia e nel mondo e che la borghesia deve ancora fare i conti con lui e con i suoi seguaci.
Viva Lenin!
Viva le Commemorazioni di Lenin a Cavriago e Napoli!
Viva le forze politiche e sociali sostenitrici di Lenin!
Teniamo alta la grande bandiera antimperialista di Lenin!

24 gennaio 2024