Empoli in piazza per la Palestina
Calda accoglienza verso il PMLI da parte di una famiglia araba, chiusura e pregiudizio da parte di alcuni organizzatori

Redazione di Fucecchio
Sabato 13 gennaio anche Empoli (Firenze) è scesa in piazza in occasione della giornata globale per la Palestina. È stato organizzato un flash mob a cui è seguito un corteo per le vie del centro. I manifestanti si sono ritrovati in piazza Farinata degli Uberti, addobbata con striscioni contro Israele e bandiere palestinesi. Durante il flash mob una dozzina di attivisti, coperti da un telo bianco, si sono sdraiati per terra per simulare una delle tante stragi perpetrate dai sionisti a Gaza dove sono state uccise 25mila palestinesi, in larga parte donne e bambini. Qui, da un megafono, sono stati letti alcuni interventi.
La manifestazione si è conclusa con un corteo a cui hanno partecipato in circa 200. Durante il tragitto i manifestanti si sono soffermati a lanciare slogan davanti al negozio Carrefour, responsabile di sostenere Israele e la sua politica criminale. Erano presenti compagne e compagni del PMLI, che aveva dato l'adesione tramite la Cellula “Vincenzo falzarano” di Fucecchio. Con i “corpetti” e le bandiere del Partito, militanti e simpatizzanti hanno diffuso i volantini con la nostra posizione sul genocidio sionista e sul conflitto Israele-Palestina.
Particolarmente calda l'accoglienza verso il PMLI da parte di una famiglia araba, che ha dichiarato di sostenere la resistenza palestinese, a partire da Hamas. Per tutta la manifestazione, sia i genitori che i due figli piccoli, hanno tenuto in bella vista i nostri cartelli che ritraevano il boia israeliano Netanyahu con le fattezze di Hitler. Settario invece l'atteggiamento di alcuni membri del Coordinamento Empolese per la Palestina che, in teoria, dovrebbe rappresentare la sinistra del movimento locale contro l'aggressione sionista. Criticando il nostro sostegno ad Hamas o con pretesti inconsistenti (non aver partecipato alle riunioni e non aver concordato una posizione comune), ci hanno impedito di parlare. Abbiamo ricevuto anche la solidarietà di un ex membro del Pcd'i-ml, che si è detto d'accordo con noi su Hamas.
Confidiamo di chiarire la questione con il Coordinamento, anche perché certe chiusure e pregiudizi non favoriscono il più ampio fronte unito di forze politiche e sociali, necessario per sostenere con efficacia anche nella nostra zona la causa palestinese.

31 gennaio 2024