La Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI esprime piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della manutenzione stradale regionale che sono stati scandalosamente e vergognosamente condannati dal Tribunale di Napoli - I sezione penale - Collegio A, a pene che vanno dai due anni e mezzo ad un anno di carcere; a molti non è stata concessa nemmeno la sospensione condizionale della pena.

Un dispositivo di sentenza durissimo che contravviene alle indagini della Procura della Repubblica di Napoli che, dopo le risultanze dibattimentali, aveva saggiamente scelto la strada di obliterare tutti i capi di imputazione, incluso quello dell’associazione a delinquere ex art. 416 c.p., criticando sì le forme di lotta degli ex “Bros”, ma alla fine chiedendo di fatto l’assoluzione. Tutto ciò in sintonia con il Collegio difensivo che aveva cercato di spiegare che il vigore espresso nei decenni di lotta in piazza aveva come scopo finale un lavoro stabile, a salario pieno, a tempo piano e sindacalmente tutelato, ciò che è effettivamente accaduto con inserimento in Regione di 1.200 unità da ormai cinque anni. A queste istanze promosse in sede di conclusioni non sembra aver preso parte proprio il Tribunale che con una sentenza repressiva, in linea con le attuali politiche volute dal governo neofascista Meloni, ha voluto intraprendere la strada di una pronuncia ingiusta che va condannata ancor prima di attendere il deposito delle motivazioni.

Noi marxisti-leninisti aderiamo fin da ora al comunicato degli operai in lotta che hanno chiamato il prossimo sabato 27 gennaio una manifestazione e conferenza stampa pubblica “gli attivisti i movimenti in lotta e le forze politiche e sindacali conflittuali” per stigmatizzare le condanne.

Cogliamo l’occasione per estendere la solidarietà anche al “Movimento 7 Novembre” coinvolto anch’esso nei processi per la lotta per l’ottenimento dei corsi di formazione finalizzati al lavoro.

Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI

Napoli, 24 gennaio 2024