Bufera sulle giunte locali in provincia di Napoli
Arrestati i sindaci di Palma Campania (FdI) e Cicciano (PD)
“Gravi episodi di corruzione”

Redazione di Napoli
Una vera e propria bufera sta colpendo le giunte locali che, prima e dopo i fatti gravissimi di Pozzuoli con gli arresti dell’ex sindaco e altri notabili del PD come Nicola Oddati, non ha risparmiato altri comuni dell’hinterland partenopeo. I casi più clamorosi sicuramente quelli che hanno riguardato due comuni alle falde del Vesuvio, nell’area Sud di Napoli, e cioè Palma Campania e Cicciano.
È stato sospeso l’8 gennaio dal prefetto il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma (FdI) agli arresti domiciliari per appalti irregolari. Il Giudice per le indagini preliminari di Nola aveva emesso un’ordinanza applicativa delle misure cautelari confermando le indagini finite in una operazione anticorruzione condotta dalla Procura nolana dove Donnarumma, due dipendenti comunali e cinque imprenditori sono indagati appunto per corruzione, turbativa d'asta, depistaggio, falso in atto pubblico e subappalto non autorizzato. Il provvedimento del Gip riassume le indagini condotte in due anni, tra il 2021 e il 2022, che hanno consentito di svelare la gestione irregolare connotata dal sistematico asservimento dei pubblici poteri a interessi particolaristici e di natura clientelare, tra cui l'illecito svolgimento di svariate procedure di gara, in particolare quelle per la manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione di alcuni edifici scolastici e le operazioni di carotaggio su fondi interessati dallo sversamento di rifiuti. Le procedure d’appalto sarebbero state turbate in modo da predeterminarne l'esito in favore degli imprenditori aggiudicatari, spesso identificati in figure gradite alla componente politica della giunta Donnarumma (FdI+liste civiche) che risulterebbe avere esercitato la propria indebita ingerenza verso alcuni dirigenti.
Secondo il Tribunale di Nola gli elementi acquisiti poggerebbero su una molteplicità di gravi episodi di corruzione: in cambio dell’aggiudicazione di alcuni appalti comunali, i soggetti indagati avrebbero preso denaro e ottenuto anche altri favori, tra cui un tornaconto di carattere elettorale connesso all'assunzione, da parte degli imprenditori beneficiari dell'appalto, di soggetti segnalati dai pubblici ufficiali. Tra gli appalti quelli relativi ai lavori di riqualificazione di piazza Umberto I, per un importo di 250mila euro, avvalendosi della complicità di Salvatore Felice Raia, dipendente comunale, e del responsabile unico del procedimento, Monica Ventura. In questo caso alla ditta poi aggiudicataria, la Mo.Bi Costruzioni, era stata creata ad hoc, proprio negli uffici comunali, un’offerta tecnica da presentare per partecipare alla procedura di gara.
Nell’inchiesta emerge che, tra i servizi affidati grazie all’intercessione del sindaco Donnarumma, figurerebbe anche quello relativo all'elargizione dei buoni spesa per il Covid-19, il servizio per i contributi per i canoni di locazione, i servizi di pulizia e igiene ambientale e di guardiania dei locali del municipio e degli immobili comunali.
Un fiume di danaro per cui il sindaco sospeso, in cambio della promessa di varie elargizioni (per sé e anche per altri) dal rappresentante di una nota catena di discount, si sarebbe adoperato per agevolare la futura realizzazione di un punto vendita in una zona commerciale del comune. Realizzazione poi compiuta malgrado un ricorso amministrativo nel quale si mettevano in luce una serie di carenze istruttorie e di incompatibilità. Il sindaco durante una seduta del consiglio comunale si sarebbe espresso in favore della delibera in questione, in cambio di una serie di assunzioni nel discount poi effettivamente concretizzatesi.
Dei 19 indagati, oltre a Donnarumma, agli arresti domiciliari sono andati anche l'ingegnere Salvatore Felice Raia, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania. I divieti per la durata di un anno di contrattare con la pubblica amministrazione riguardano invece gli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino, mentre i divieti di dimora a Palma Campania riguardano l'architetto Monica Ventura, responsabile unico del procedimento di affidamento del comune di Palma Campania, Nicola Borrelli, procuratore speciale per conto di una nota catena di supermercati, e Luigia Barone, dipendente di una società coinvolta nelle indagini ritenuta dagli inquirenti elemento di collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali indagati.
L’attività della Procura di Nola non si è fermata al Comune di Palma Campania ma ha riguardato anche quello di Cicciano e in particolar modo un concorso pubblico truccato in Comune e corruzione per il rilascio di concessioni edilizie per una vasta area industriale. Accuse gravi che hanno portato all’arresto dell'ex sindaco di Cicciano Giovanni Corrado (eletto nella primavera del 2023 con il PD più liste civiche), in carica fino allo scorso anno, e due consiglieri comunali, accusati, in concorso, di induzione indebita a dare o promettere utilità e ricettazione. Il periodo delle condotte penalmente rilevanti va da agosto 2022 a giugno 2023, sono emerse alcune irregolarità nell'ambito di un concorso pubblico svolto presso il comune di Cicciano e hanno consentito di accertare responsabilità in un accordo corruttivo per l'ottenimento indebito di un'autorizzazione edilizia riguardante una vasta area industriale di Cicciano. Non nuovo a queste cose, l’ex sindaco Corrado era stato travolto a settembre scorso da un’altra inchiesta per corruzione, concussione e falso in atto pubblico insieme ad un funzionario comunale, un imprenditore e un collaboratore esterno dell'ente locale per cui era stata disposta la misura degli arresti domiciliari dal Tribunale di Nola.

7 febbraio 2024