Voci dal web
Vivace e intenso il dibattito sui social dopo la pubblicazione del nostro intervento “Perché occorre sostenere il governo ucraino e Zelensky”
 
Larga eco ha avuto sui social il nostro intervento “Perché occorre sostenere il governo ucraino e Zelensky” apparso sul numero scorso de “Il Bolscevico” e anticipato il giorno prima sulla pagina nazionale Facebook del PMLI. Sapevamo e immaginavamo che una simile presa di posizione pubblica avrebbe scatenato la reazione virulenta e stizzita dei putiniani nostrani, che non hanno mancato di reagire esclusivamente con insulti e male parole, incapaci come sono anche solo di rispondere e argomentare le loro posizioni con la logica del loro credere o dei fatti come da loro interpretati. Quello che rileviamo con soddisfazione sono i commenti e l’approvazione a quanto stiamo sostenendo dal 24 febbraio di due anni fa circa l’aggressione neozarista russa dell’Ucraina da parte di sempre più organizzazioni e singoli.
L’Associazione per l’Internazionale Anti-autoritaria, un’organizzazione anarchica, ha commentato sotto il nostro post: “Plaudiamo alla vostra analisi e al vostro coraggio per le verità che avete voluto affermare. Ce ne vuole di fegato per mettersi contro la corrente rossobruna in questo periodo di guerra psicologica, dove tanti, troppi compagni sono passati dal lato della barricata di fascisti come Ordine Nuovo al servizio dell'imperialismo putiniano vendendosi per 30 rubli. Possiamo solo augurarci che adesso, avendo individuato chiaramente chi è amico e chi è nemico, la lotta rivoluzionaria potrà ripartire con una forza inaudita. Tremi ogni despota nel suo letto, perché non saprà se ci esalerà sopra l'ultimo respiro quando l'antiautoritarismo militante prenderà slancio! Speriamo di collaborare presto insieme, un saluto cordiale”.
La stessa Associazione ha poi condiviso sulla pagina di Sinistra Democratica contro l’aggressione putiniana un altro importante commento dove ribadiscono e sviluppano i concetti già espressici: “Anche se per ovvi motivi molti nella nostra associazione non condividono i metodi del comunismo, specie quelli stalinisti, non possiamo non plaudire al documento emesso dal PMLI che abbiamo il piacere di condividere. Nel paese al contrario dove ci troviamo, con 'comunisti' che si mettono dalla stessa parte della barricata di fascisti e imperialisti mascherandosi dietro un antifascismo di facciata filo-autoritario, è confortante vedere che non tutti da quella parte si sono venduti per 30 rubli. Ma c'è un lato positivo: quando tutto questo sarà finito, ci saremo potuti guardare in faccia. Sapremo chi sono i nostri amici e i nostri nemici per nome e cognome. Allora si faranno i conti. Per citare John Stuart Mill: 'I malvagi non hanno bisogno di null'altro per raggiungere i loro scopi, se non che i buoni guardino e non facciano nulla. Non è un uomo buono colui che, senza lottare, permette che il male venga commesso in suo nome e con i mezzi che lui stesso contribuisce a fornire, perché non si preoccupa di usare il cervello per capire la questione'".
La nostra presa di posizione sul governo ucraino e Zelensky è stata condivisa anche dall’Organizzazione European network in solidarity with Ukraine and against war (Network europeo in solidarietà con l’Ucraina e contro la guerra).
Per Alberto D’Errico “A parte la solita retorica anti NATO e anti USA sono perfettamente d'accordo”. Vincenzo Cinalli ci chiede: “Ma Zelensky ideologicamente cos'è? Perché io sono più d'accordo con Di Battista… Diciamo che l'analisi è giusta, anche se non tutta condivisibile in quanto ci vedo un po' di confusione, ma diciamo sia giusta, il che significa che facendo lo stesso discorso per la Palestina Israele, perché contro un attentato terroristico, il governo d'Israele con a capo Netanyahu, stanno mettendo in atto un genocidio... ed è ormai palese!!”.
Francesco Comunale ha ricordato che “Putin non riconosce l’Ucraina, e disse che è una creazione di Lenin e Stalin, anche se non piace l'amministrazione ucraina si dovrebbe andare al di là e valutare la contraddizione principale che è l’aggressione di un paese debole da parte dell'imperialismo russo”.
A Yann Fabio Attanasio che scrive: “Che dire, a leggere la maggior parte dei commenti, mi pare che molti compagni in buona fede, non condividano la vostra analisi, mi sorgono forti dubbi, io vi ho sempre seguiti con interesse, sin da ragazzo, e ho sempre sostenuto e condiviso le vostre idee e le vostre posizioni contro le guerre imperialiste, contro il fascismo, contro lo sfruttamento, contro il razzismo, a favore della pace, la giustizia sociale, l'accoglienza e la fratellanza tra i popoli, ma dal 2020 in poi, non vi capisco più tanto”; ha risposto Michele Callino: “Leggi attentamente l'articolo, non è così difficile da capire. Ovviamente occorre avere la mente libera dalle fandonie dei falsi comunisti putiniani. La dialettica politica del materialismo storico non è lineare, essa passa sempre dalla risoluzione della contraddizione principale oggettiva e non dai nostri desideri ideali soggettivi. L'antimperialismo leninista va capito in teoria per essere messo in pratica nelle condizioni concrete rilevate dall'analisi concreta delle effettive contraddizioni principali in atto”.
Per Anti Trotsky Italia “I commenti di insulto sterili dimostrano quanto basso è il livello di coscienza politico degli italiani anche così detti comunisti, inoltre dà ragione al PMLI in qualche modo, urlate e insultate per difendere la vostra amata nazione imperialista RUSSIA? Forse credete alla favola dell'Ucraina nazista e la Russia antifascista o il Donbass antifascista? Oppure proprio guardate la cartina e pensate che al posto della Russia ci sia ancora l'Unione sovietica??? In ogni caso, il livello di certi commenti è il medesimo di quello sotto i post di Matteo Salvini!”.
Per Sergio Chiro infine: “Una cosa va sempre detta: la nostra sacrosanta ostilità alla NATO e all'imperialismo USA non deve in alcun modo indurci a giustificare l'imperialismo dell'Est, facendoci cadere dalla padella alla brace. Specie in una vicenda come questa dove è incontrovertibile che a scatenare la guerra di aggressione è l'imperialismo dell'Est mentre a subirla è un Paese che si è schierato coll'imperialismo dell'Ovest. Si tratta di comprendere che è proprio questo rovesciamento di alleanze all'origine della furia imperialista di Putin: come si può negare che la sua “operazione militare speciale” è animata unicamente dall'obiettivo di riportare, invadendolo, questo Paese nella sua sfera di influenza? Il resto è solo vuota propaganda, fumo negli occhi, pretesti e menzogne che servono solitamente agli imperialisti per occultare le ragioni vere delle loro guerre e aggressioni. Certo noi preferiremmo un'Ucraina neutrale dai due schieramenti imperialisti ma non abbiamo nessun titolo o diritto per imporlo all'unico soggetto in grado di deciderlo, il popolo ucraino. A ben vedere la pace giusta si ha solo con la vittoria dell’Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale.
Applicando l'antimperialismo leninista (e la sua tattica di fronte unito di resistenza e liberazione nazionale contro l'aggressore imperialista, sostenendo tale fronte anche quando riceva il sostegno opportunistico di un imperialismo avversario a quello aggressore), già applicato con successo da Stalin e da Mao, dobbiamo unirci per sostenere la lotta di liberazione nazionale del glorioso popolo ucraino per liberarsi dall'occupante, oppressore e macellaio imperialismo neozarista russo, con lo stesso spirito con cui appoggiamo la lotta di liberazione nazionale del glorioso e martoriato popolo palestinese per liberarsi dall'oppressione nazisionista e genocida di Israele. Con Zelensky e Hamas , quindi, fino alla vittoria !”

21 febbraio 2024