Vertice in teleconferenza da Kiev nel secondo anniversario dell'invasione russa
Il G7 conferma il sostegno all'Ucraina
Firmati a latere accordi di sicurezza bilaterali da Canada e Italia

Nel corso del 2024 l'imperialismo italiano ha la presidenza annuale di turno del G7 e Palazzo Chigi ha voluto tenere la prima riunione da Kiev il 24 febbraio, seppur in teleconferenza, in occasione del secondo anniversario dell’aggressione russa contro l’Ucraina e alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La delegazione del G7 guidata dalla premier Meloni era composta dal primo ministro canadese Justin Trudeau, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal premier belga Alexander De Croo in qualità di presidente di turno del Consiglio Ue. Fra i principali leader mancava soltanto il presidente francese Emmanuel Macron, causa altri impegni, che convocava per il 26 febbraio un altro vertice di sostegno all'Ucraina a Parigi invitando una ventina i capi di stato e di governo o loro rappresentanti; per l'Italia partecipava il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.
La riunione, informava un comunicato pubblicato sul sito della presidenza italiana del G7, ha confermato la forte unità del G7 a sostegno di Kiev, la determinazione di proseguire l’assistenza all’Ucraina e di rafforzare le misure sanzionatorie nei confronti di Mosca e delle entità che consentono l’aggiramento delle sanzioni. I Sette hanno inoltre chiesto alle autorità russe di far luce sulle circostanze della morte di Alexei Navalny, condannando la continua repressione dei dissidenti politici in Russia.
Nel suo saluto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dichiarava tra l'altro che "abbiamo iniziato insieme in questo modo due anni fa, non sicuri di quali sfide ci avrebbero aspettato. Ma ora possiamo affermare chiaramente che la nostra leadership è sufficiente per ripristinare la sicurezza. Quando le principali democrazie del mondo sono veramente determinate, questa determinazione supera tutte le sfide. Abbiamo già ottenuto molto – e il mondo ritiene che Putin possa perdere questa guerra. E quando perderà, vorrà dire che non solo qualcuno vincerà, ma l’intera comunità globale delle nazioni – e il diritto internazionale in quanto tale – prevarrà. Dobbiamo garantire questo".
Al termine della riunione è stata adottata una dichiarazione congiunta sull’Ucraina che si apre con queste parole: “Noi leader del Gruppo dei Sette (G7) ci siamo incontrati oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy per riaffermare il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina e rendere omaggio ancora una volta al coraggio e alla resilienza del popolo ucraino che ha combattuto instancabilmente per la libertà e il futuro democratico dell’Ucraina.
Hanno resistito per due anni all’invasione su vasta scala illegale, ingiustificabile e non provocata della Russia, che costituisce una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite. Hanno dimostrato la loro volontà di sconfiggere la macchina da guerra del presidente Putin, ripristinare l’integrità territoriale della loro nazione e difendere la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina.
Il primo dei 4 punti in cui è suddivisa la dichiarazione afferma: “Continueremo a sostenere il diritto dell'Ucraina all'autodifesa e a ribadire il nostro impegno per la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina, anche concludendo e attuando impegni e accordi di sicurezza bilaterali, sulla base della Dichiarazione congiunta di sostegno all'Ucraina che abbiamo approvato a Vilnius lo scorso luglio. . Stiamo intensificando la nostra assistenza in materia di sicurezza all’Ucraina e stiamo aumentando le nostre capacità di produzione e consegna, per assistere il Paese.
Nel secondo punto si legge: “Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente la sua guerra di aggressione e di ritirare completamente e incondizionatamente le sue forze militari dal territorio internazionalmente riconosciuto dell'Ucraina. (...) L’irresponsabile retorica nucleare della Russia, il suo atteggiamento di intimidazione strategica e il suo indebolimento dei regimi di controllo degli armamenti sono inaccettabili. Le minacce da parte della Russia di utilizzo di armi nucleari, per non parlare di qualsiasi utilizzo di armi nucleari da parte della Russia, nel contesto della sua guerra di aggressione contro l’Ucraina sono inammissibili.
Nel terzo punto si legge tra l'altro: “Continueremo ad aumentare il prezzo della guerra per la Russia, a degradare le fonti di entrate della Russia e ad ostacolare i suoi sforzi per costruire la sua macchina da guerra, come dimostrato dai nostri pacchetti di sanzioni recentemente approvati. Rimaniamo impegnati ad attuare e far rispettare pienamente le nostre sanzioni contro la Russia e ad adottare nuove misure, se necessario.
Il quarto e ultimo punto recita così: “Mentre andiamo avanti, continuiamo a sostenere l'Ucraina nell'ulteriore sviluppo della Formula di Pace del Presidente Zelensky e ci impegniamo a sostenere una pace globale, giusta e duratura, coerente con i principi della Carta delle Nazioni Unite, con il diritto internazionale e rispettosa della sovranità e del territorio dell'Ucraina. integrità. Mentre l’Ucraina entra nel terzo anno di questa guerra implacabile, il suo governo e il suo popolo possono contare sul sostegno del G7 per tutto il tempo necessario.
A latere del vertice si svolgevano le cerimonie della firma degli accordi bilaterali di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia e tra Ucraina e Canada in applicazione di quanto deciso al vertice Nato di Vilnius del 12 luglio 2023.

28 febbraio 2024