Lettere

Uno spettro si aggira per l'Italia, lo spettro dell'astensionismo di tutta la sinistra italiana e sarda
Mi sento felicissimo per i risultati elettorali in Sardegna. E vi devo dire che sono compiaciuto e soddisfatto dell'articolo de “Il Bolscevico” sui risultati elettorali in Sardegna.
Posso commentare dicendo che uno spettro si aggira per l'Italia, lo spettro dell'astensionismo di tutta la sinistra italiana e sarda. Proprio così come avete scritto nel vostro articolo.
Contentezza. E gioia.
Giovanni - provincia di Sassari

Votati da pochi elettori ma prendono il potere lo stesso
Avete ragione a dire che si reca alle urne la metà degli elettori o non votano i partiti il 95% degli elettori stessi.
Il partito che vince rappresenta pochi elettori ma a costoro non fa differenza e il potere lo prendono lo stesso.
Antonio Banchi, PRC - Borgo San Lorenzo ( Firenze)

Le azioni repressive del governo Meloni violano i principi costituzionali
Pur non essendo un costituzionalista, tanto meno un giurista, sono pronto a credere fermamente che il primo decreto (antisociale) del governo Meloni, il cosiddetto "antirave", violi il principio costituzionale imperante in oggetto (art. 17) perché: se il luogo anche aperto al pubblico non è pubblico, non sussistendo alcun obbligo di preavviso di riunione alle autorità, non può essere oggetto di monitoraggio di polizia salvo denuncia di invasione del terreno o violazione domiciliare da parte del proprietario e/o eventuale affittuario.
La questione del pericolo d'incolumità pubblica o sanitaria va intesa per i casi di luoghi pubblici (dove peraltro la riunione va comunicata all'autorità).
Negli altri casi è necessario provare che dal luogo in questione si producano effetti gravanti sull'incolumità pubblica (che so? disturbo alla quiete pubblica, produzione di fumi o gas nocivi all'ambiente e alla comunità, ecc.): reati, come il traffico di stupefacenti, per cui sono già presenti normative e leggi.
Non sono previsti in uno stato di diritto processi alle intenzioni: non si può vietare una riunione che non necessita di preavviso (bada bene PREAVVISO non AUTORIZZAZIONE!) per il semplice fatto che si suppone possa essere "dangereuse" per gli altri. Così come non si può reprimere a suon di botte una pacifica manifestazione di ragazzi in luogo pubblico per il semplice fatto (come sosterrebbe Piantedosi), che non è stato dato il preavviso.
Sarebbe più utile nel nostro Paese che ci si occupasse delle “radunate sediziose”, sia in pubblico che in privato. In alcuni casi anche con presenza di armi.
Erik - Biella
 

6 marzo 2024