Pareri sul Documento del CC del PMLI “Teniamo alta la grande bandiera antimperialista di Lenin”
Lenin ci insegna a cogliere la contraddizione principale nella lotta dei popoli contro l'imperialismo

di Ugo - Genova
Individuare quale sia, nel Documento del Comitato centrale del PMLI su Lenin, l’argomento che ho trovato più significativo è davvero complicato. Complicato perché significativo è l’intero Documento. Sia per le analisi politiche sulla situazione internazionale e nazionale attuale, sia per la ricostruzione dei fatti storici sulla vita di Lenin, sia per la lucidità con cui affronta e spiega temi estremamente complessi.
Fra i molti citerò un passaggio. “Come scriveva Lenin il 6 luglio 1920 nella prefazione alle edizioni francese e tedesca della sua opera - Il presente libro dimostra come il capitalismo abbia espresso un pugno… di Stati particolarmente ricchi e potenti che saccheggiano tutto il mondo mediante il semplice ‘taglio delle cedole’”.
Questo concetto Lenin lo scrisse, ed enunciò, 124 anni fa. All’epoca il capitalismo doveva ancora diventare il mostro finanziario, monopolistico e divoratore della nostra epoca. Eppure, Lenin, con la sua approfondita analisi, aveva compreso la progressività degli eventi economici e finanziari del sistema di produzione capitalistico sino ad arrivare ai giorni d’oggi. Questo ci dimostra la grandezza di Lenin, ma soprattutto la correttezza e la validità del marxismo-leninismo sia quando affronta temi filosofici, sia in occasione di situazioni sociali, e sia quando tratta argomenti economici.
Leggendo e studiando i brani in grassetto selezionati e pubblicati nel Documento, viene da comprendere il livore che la borghesia, e il capitalismo nazionale e internazionale, aveva, e tuttora ha, nei suoi confronti. Per il capitalismo e l’imperialismo essere messi a nudo, subire una descrizione così minuziosa delle sue malefatte nel nome del profitto, del suo modo di operare nei commerci, nell’avidità che da sempre dimostra nell’accaparramento delle materie prime di altri Paesi, non può certo risultare “simpatico”. Soprattutto perché la teoria di Lenin non si limita ad una analisi economica e politica in senso critico, analitico, ma fornisce la tattica e la strategia necessaria al proletariato internazionale per affrontare e comprendere la contraddizione principale che vive sulla propria pelle: la proprietà dei mezzi di produzione, il superamento del sistema capitalistico, la lotta di classe per l’emancipazione in un’ottica che non potrà che essere socialista.
A un certo momento il Documento abbandona gli scritti e la descrizione della vita di Lenin, e ci riporta, con proprie analisi politiche, all’attualità. E alla lungimiranza del marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Nel farlo entra nel merito, enuncia la necessità sistematica della ricerca della contraddizione principale di ogni fatto politico. Questo, fra i tanti, è un passaggio importante. Ad altri movimenti, altri partiti, che si richiamano al marxismo-leninismo, capita che quell’aspetto non lo hanno, sempre, bene afferrato. A costoro, mettendoci del mio, dico - Non è che un comunista deve esporsi nell’appoggiare solo le lotte dei Partiti comunisti. Un comunista deve avere la capacità, perché armato della teoria marxista-leninista-pensiero di Mao, di comprendere anche sfumature diverse (cogliere la contraddizione principale nelle cose) e quindi esprimere il proprio sostegno a quei movimenti, o forze politiche, magari dalle finalità strategiche e teoriche differenti, ma che lottano contro l’imperialismo e che si difendono contro un Paese invasore. Porterò un esempio; appoggiare Hamas non significa avere con Hamas la medesima visione politica. Piuttosto significa appoggiare la resistenza palestinese, e la lotta contro i crimini sionisti e nazisti compiuti da Netanyahu.
Nell’ultimo capitolo il Documento del CC del PMLI lancia un appello. Il medesimo appello che ha lanciato il Segretario generale compagno Giovanni Scuderi ai convenuti alle Commemorazioni di Lenin a Cavriago e a Napoli.
L’appello non è solo un auspicio. È qualcosa di più tangibile. E nasce perché nella classe operaia si stanno alzando molte voci. Molte voci si stanno alzando anche nella società, in chi lotta per la difesa dei diritti civili, nella difesa dell’ambiente, contro l’allargamento della possibile nuova guerra mondiale imperialista. Sono voci anticapitaliste. Dobbiamo, sostiene il Documento, saperle cogliere. Dare a loro la teoria corretta, indirizzarle.
Lenin non è solo una bella bandiera da sventolare e da commemorare nelle importanti occasioni. Lenin ci ha fornito la teoria e noi dobbiamo essere capaci di applicarla e di condurre il proletariato al socialismo.
Con il compagno Lenin, contro l’imperialismo, per il socialismo e il potere politico del proletariato!

6 marzo 2024