Risoluzione dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello
Il Documento del CC del PMLI su Lenin applica i suoi insegnamenti antimperialisti nelle guerre in Ucraina e in Palestina

L'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI esprime la propria concordia e il proprio sostegno militante al Documento del Comitato centrale del PMLI “Teniamo alta la grande bandiera antimperialista di Lenin”.
È un documento pienamente all'altezza della situazione che impone di rimarcare l'importanza di continuare a tenere alta la grande bandiera di Lenin, in particolar modo oggi sotto l'aspetto antimperialista vista la situazione a livello internazionale, con l'invasione dell'Ucraina da parte dell'imperialismo russo e l'aggressione al popolo palestinese da parte dei sionisti con il sostegno dell'imperialismo dell'Ovest, e vista la situazione nazionale col governo neofascista Meloni e i suoi “pruriti” imperialisti.
Magistrale da parte di Lenin è l'aver legato la questione coloniale alla lotta contro l'imperialismo e alla rivoluzione proletaria internazionale, affermando il diritto delle nazioni all'autodecisione che oggi viene calpestato dall'imperialismo. Un diritto per cui noi marxisti-leninisti ci battiamo per difenderlo come con l'Ucraina, la Palestina e di tutte le altre nazioni oppresse indipendentemente dalle forze che dirigono queste nazioni.
Tale diritto Lenin lo difese coerentemente nei riguardi delle repubbliche sovietiche. Emblematico il caso del pieno rispetto della Finlandia che scelse di rendersi indipendente dalla Russia sovietica. Egli ha dato una grande lezione antimperialista al mondo intero e noi marxisti-leninisti non smettiamo e smetteremo mai di ispirarci ad essa.
Non basta dirsi leninisti se poi non sappiamo applicare gli insegnamenti del marxismo-leninismo-pensiero di Mao alla pratica concreta alla realtà concreta come afferma il Documento del CC. Oggi questo aspetto lo stiamo toccando con mano sulla situazione internazionale a partire dall'aggressione russa all'Ucraina dove forze a sinistra del PD, che magari si professano seguaci di Lenin, non sanno analizzare la contraddizione principale e individuare chi è l'aggressore e l'aggredito e per questo stanno dando l'ostracismo al PMLI. Il tutto anche per responsabilità dei dirigenti filo Putin di queste forze magari anche in dei casi prezzolati da questo a suon di rubli. Lo stiamo toccando con mano quest'aspetto di mancanza di chiarezze d'idee, per dire quanto gli mancano gli insegnamenti antimperialisti dei Maestri, anche con forze che lottano giustamente a favore del popolo palestinese ma poi non sanno individuare e appoggiare Hamas come forza principale e dirigente della Resistenza palestinese, creandoci anche seri problemi nelle nostre presenze in piazza.
Lenin non è solo una guida per la situazione internazionale ma anche il resto della sua scienza è all'altezza della situazione ed è tuttora valida insieme all'opera degli altri quattro Maestri, Marx, Engels, Stalin e Mao. Ci riferiamo al suo ruolo di artefice della Rivoluzione d'Ottobre, nella quale ha capito che nella fase imperialista la rivoluzione socialista poteva avvenire anche in un singolo paese, spezzando l'anello dove l'imperialismo era più debole al momento. Con la sua opera ha dato al proletariato e alle masse popolari mondiali la linea l'esempio pratico e il “la” per alzarsi in piedi ed emanciparsi dallo sfruttamento capitalista, il tutto nel pieno rispetto dei principi marxisti dandone in modo creativo un'applicazione corretta alla situazione concreta in cui si è trovato a operare, al contrario dei revisionisti che invece di applicare il marxismo lo hanno storicamente interpretato e stravolto a uso e consumo della borghesia.
In questo quadro viene dato il giusto rilievo al contributo di Lenin alla costruzione del Partito proletario con la sua struttura bolscevica, l'importanza di avere un giornale come formidabile tribuna proletaria essenziale per costruire e tenere unito il Partito stesso a livello politico e ideologico e contribuisce enormemente a dare l'identità al Partito, allora l'Iskra oggi Il Bolscevico per noi PMLI. Per cui è della massima importanza curarne lo studio e la diffusione nelle forme che ci è possibile.
Di Lenin, come d'altronde di Stalin e Mao, non possiamo dimenticare l’enorme contributo alla lotta al revisionismo e all'opportunismo che è generato dalla corruzione degli strati superiori del proletariato, foraggiati grazie agli ingenti profitti del capitalismo nella fase imperialista. Se come Partito e come singoli militanti siamo vivi e vegeti lo dobbiamo perché abbiamo capito la lezione e abbiamo resistito a queste “erbe malefiche” nel movimento operaio.
Insomma, una serie di pilastri teorici imprescindibili per noi marxisti-leninisti di oggi e che vivono in Italia nel PMLI e di cui non possiamo farne a meno altrimenti cambiamo natura singolarmente o del Partito a seconda dei casi. Gli insegnamenti teorici di Lenin sono frutto della sua enorme attività pratica; infatti per ogni contributo di Lenin sopra descritto o anche altri non riportati, c'è sempre una relativa ampia e intensa pratica e su questo è d'esempio; Lenin quindi oggi non sarebbe certo stato oggi, per usare un termine abusato, uno dei cosiddetti “leoni da tastiera”.
Grande merito del Documento del CC del PMLI è di non fare un'esaltazione libresca di Lenin, ma di calare la sua opera concretamente nella situazione attuale a iniziare, come dicevamo, dalla visione che dà delle aggressioni ai popoli ucraino e palestinese per opera dell'imperialismo dell'Est e dei sionisti foraggiati dall'imperialismo dell'Ovest, che oggi sono gli argomenti d'attualità su cui c'è bisogno di chiarezza appunto.
Questi insegnamenti di Lenin riportati nel Documento sono da tenere bene nelle nostre teste e farli vivere nella pratica politica nei nostri territori ventiquattro ore al giorno perché sono assolutamente calzanti con la situazione odierna fatta di guerre imperialiste, sfruttamento, precariato dei lavoratori, omicidi sul lavoro come con i cinque operai morti in via Mariti a Firenze, l'affamamento dei popoli che colpisce miliardi di poveri nel mondo, disastri ambientali, climatici e sanitari e che più ne ha più ne metta.
In Lenin, come negli altri quatto Maestri internazionali del proletariato, Marx, Engels, Stalin e Mao risiede il nostro “Dna”, le radici di noi marxisti-leninisti. Se vogliamo che nel futuro si dischiudano le porte del socialismo non possiamo fare a meno dei loro insegnamenti e della loro opera ad iniziare dalla lezione antimperialista e da quel capolavoro che è la Grande Rivoluzione d'Ottobre. Il tutto non limitandosi a contemplare la loro opera, come a volte potremmo essere portati a fare specialmente con Lenin, ma applicandola alle nostre realtà territoriali dove operiamo.
Il proletariato e le masse popolari, vista la situazione che vivono, hanno estremo e urgente bisogno di Lenin!
Con Lenin e gli altri quattro Maestri per sempre!
 
Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze) del PMLI

6 marzo 2024