La Procura contabile napoletana gli contesta un danno di 3 milioni e 700mila euro
Il governatore De Luca rinviato a giudizio per le “smart card regionali”
A giudizio anche 5 dirigenti regionali

Redazione di Napoli
Dopo la sentenza della Corte dei Conti dello scorso 26 gennaio, che condanna il presidente della giunta regionale con l’orbace, Vincenzo De Luca, ad un pagamento di 100mila euro per il risarcimento di un danno erariale relativo alla vicenda della nomina a dirigenti responsabili della sua segreteria di quattro vigili urbani in servizio presso il Comune di Salerno, che svolgevano mansioni di autista, la magistratura contabile punta di nuovo i riflettori sull’ex neopodestà di Salerno.
Questa volta De Luca dovrà rispondere di danno erariale nell'ambito delle indagini relative alle "smart card" regionali che, al tempo, dovevano certificare l'avvenuta vaccinazione contro il Covid-19. L'accusa è incentrata sullo sperpero di denaro pubblico per aver creato una tessera che si sovrapponeva alle regole del green pass nazionale.
Era il 2021 e il governatore con il solito piglio decisionista e megalomane aveva anticipato la decisione del governo Draghi di certificare l’avvenuta vaccinazione istituendo proprio una “smart card regionale” che verrà “tradotta” dall’allora governo centrale con il “green pass vaccinale”, invalidando di fatto l’iniziativa del governatore. La conseguenza, contestata dalla magistratura contabile, è stato il rilevante danno complessivo di 3 milioni e 700 mila euro, con imputabilità al netto a De Luca del 25 per cento ossia 928.725 euro. Somme importanti sulle quali i pubblici ministeri contabili Davide Vitale e Mauro Senatore avevano invitato il governatore a dare chiarimenti attraverso la formula prevista dal procedimento contabile dell’invito a dedurre. Ma le memorie difensive espresse dall’entourage di De Luca e dai suoi avvocati evidentemente non hanno convinto i pm napoletani che lo hanno rinviato a giudizio davanti alla Corte dei Conti.
Con il boss del PD campano saranno alla sbarra anche cinque dirigenti regionali: Italo Giulivo (coordinatore dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza epidemiologica da Covid-19); Antonio Postiglione (membro e vice dell'Unità di crisi) e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello.
Le indagini, partite nella primavera del 2023, hanno trovato un rapido approdo ad inizio di marzo, nella convinzione da parte della Procura contabile napoletana che gli indagati siano necessariamente citati a giudizi come imputati di un danno erariale che grava inevitabilmente, se accertato, sulle masse popolari campane.
De Luca si è detto “pronto a dimostrare la correttezza della propria condotta e la piena trasparenza amministrativa del suo operato”.

13 marzo 2024