di Luciano - Scandicci (Firenze)

Il Documento del CC del PMLI nel centenario della scomparsa di Lenin dimostra quanto sia importante l'eredità che Lenin ci ha lasciato, sia lo scritto che i fatti da lui diretti e realizzati. Per il proletariato mondiale, per i popoli oppressi e tutta l'umanità, il lavoro svolto dal Comitato centrale del PMLI è enorme e ne valeva la pena perché il leninismo è fondamentale per l'oggi e il domani per sconfiggere il capitalismo e realizzare il socialismo e mantenere nel tempo la giusta linea tracciata da Lenin.

I mass-media ignorano il Documento, i revisionisti moderni deformano il leninismo per renderlo innocuo alla borghesia. Il PMLI è l'unico Partito esistito in Italia che non ha mai deformato il leninismo e si può dire che è il vero erede di Lenin. Dopo Marx e Engels, Lenin capì che bisognava fare ancora molto per sconfiggere la borghesia, specie dopo il fallimento della Comune di Parigi del 1871 dove gli eroici operai insorsero, purtroppo a loro mancava proprio quello che poi arriva nel 1917 grazie a Lenin: lo sviluppo del marxismo e il Partito che li guidava, il Partito bolscevico, un Partito unico per quei tempi, armato del marxismo-leninismo e che aveva rotto con gli antichi revisionisti.

Un importante insegnamento di Lenin che non bisogna mai dimenticare è quello di essere internazionalisti e non nazionalisti; basta guardare il mondo di oggi e dove sta portando il nazionalismo. Sono passati cento anni dalla morte di Lenin ma il leninismo nel mondo di oggi è l'unica strada che può salvare il mondo da una catastrofe voluta dal capitalismo e dall'imperialismo. Non ha fallito il socialismo reale ma il capitalismo, i revisionisti moderni da buoni agenti della borghesia hanno distrutto il socialismo causando un gravissimo danno al proletariato e al progresso dell'umanità.

Ma non bisogna arrendersi, soprattutto le nuove generazioni capiranno che armandosi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao si può sconfiggere il capitalismo e tutte le altre strade che portano a rimanere nel capitalismo.

Con Lenin per sempre!