Bertinotti megafono del papa sulla resa dell'Ucraina
La vecchia volpe operaista trotzkista, beniamino dei salotti televisivi, non perde occasione per imbrogliare le masse di sinistra
 
L'ex presidente della Camera ed ex segretario del PRC, Fausto Bertinotti, è stato ospite il 13 marzo scorso a "L'aria che tira" su La7 di Urbano Cairo, trasmissione diretta da David Parenzo. Tanti i temi toccati nella puntata, ma il peggio di sé il narcisista trotzkista lo ha toccato a proposito della vicenda Ucraina.
Rilanciando le vergognose posizioni del gesuita papa Bergoglio (vedi "Il Bolscevico" n. 11/2024) Bertinotti ha lamentato la mancanza della "diplomazia", nell'ambito di "un conflitto che era chiaro fin dall'inizio che nessuno avrebbe potuto vincere, né l'aggressore, né l'aggredito... avere insistito sul registro della vittoria (dell'Ucraina) e quindi della continuità della guerra è stato un errore drammatico che ci ha portato in questo cul de sac, da cui per uscire ci vuole il coraggio dell'innocenza del papa... che può dire queste parole perché svolge il ruolo dell'innocenza del bambino dalla sua cattedra e può dire: 'il Re è nudo'. Nessuno in politica ha la forza di dirlo, anche perché mancano i grandi leader" (ops lapsus freudiano dettato dal suo narcisismo, si riferisce a sé stesso? È fuori dal parlamento dal 2008, dopo il disastroso fallimento della "sinistra arcobaleno", che comportò il naufragio elettorale dei partiti alla sinistra del neonato PD di Veltroni, peraltro battuto da Berlusconi in quelle elezioni, ndr).
"La bandiera bianca del papa ha il duplice significato della resa e della trattativa ed è la bandiera del coraggio contro la bandiera dell'ipocrisia di potenze, aggressori e aggrediti (!), nella cornice di un Occidente che è il principale responsabile politico di questo disastro, specie quando ha fatto credere alla finzione che esistevano un aggressore e un aggredito (sic), ma anche quando ha fatto intendere che ci fosse un attacco alla sua cultura e ai suoi valori, messaggio che non consentiva la trattativa e la pace..."
Un vero e proprio delirio putiniano vergognoso e vomitevole, un giudizio del genere è figlio di un vero e proprio odio celato verso il martoriato popolo ucraino aggredito dal nazizarista regime russo di Putin ed è tipico di chi odia la libertà e l'indipendenza dei popoli e delle nazioni oppresse e la loro lotta, non vuole o fa finta di non vedere gli orrori subiti in oltre due anni di guerra da parte degli ucraini e risulta infastidito dalla loro esemplare lotta che ha infranto i sogni di Putin di mangiarsi l'Ucraina in un boccone, con una guerra-lampo di tipo nazista di pochi giorni, rispedendo le truppe occupanti nella parte orientale del Paese, dopo l'occupazione totale dei primi giorni, a prezzo di sacrifici immani e prima che arrivassero le armi dell'imperialismo dell'Ovest a sostenere Zelenski, il suo governo e la guerra di liberazione del popolo Ucraino stesso.
Questo è esattamente il modo di ragionare non solo dei putiniani, ma dei guerrafondai servi dell'imperialismo (in questo caso quello dell'Est), parola che il trotzkista pensionato dorato del regime capitalista neofascista non pronuncia mai, che ha invaso l'Ucraina dopo oltre un decennio di dispute contro i rivali imperialisti occidentali fomentate pagando lautamente fascisti e nazisti, anche italiani, nel Donbass, territorio parte dell'Ucraina ("inventata dai bolscevichi" come dice Putin) abitato solo in parte da una minoranza russofona che ha sempre convissuto in pace con gli ucraini, specie nell'Urss di Lenin e Stalin. Basti pensare all'enorme contributo dato dall'allora Repubblica Socialista Sovietica Ucraina alla Grande Guerra Patriottica contro la belva nazifascista distrutta dalla Gloriosa Armata Rossa di Stalin e dai partigiani, soprattutto comunisti, senza dimenticare che fu proprio il socialismo, quello vero, a portare anche l'Ucraina, nell'ambito dell'Urss di Lenin e Stalin, dall'aratro alla bomba atomica, facendola diventare, insieme alle Repubbliche unite nell'Urss (il cui scioglimento nel 1991 fu illegale) una grande potenza economica, politica e militare, nonostante l'isolamento internazionale ed enormi difficoltà di ogni ordine e grado.
A cominciare dalla ridicola propaganda anticomunista che ciancia, per esempio, oggi come ieri, del sedicente "Holodomor", ovvero l'olocausto ucraino voluto da Stalin contro i contadini che non è mai avvenuto, come dimostrato ampiamente oltre ogni ragionevole dubbio persino da storici borghesi e anticomunisti.
Bertinotti si unisce ai putiniani e al papa, insieme al suo atavico narcisismo e al suo incorreggibile anticomunismo, nel negare la verità dei fatti come e peggio del papa gesuita, coprendo a sinistra, come Santoro e altri partiti falso comunisti, l'imperialismo dell'Est, scambiando le vittime con gli aggressori e proponendo alle vittime in sostanza di farsi sottomettere senza colpo ferire, sull'altare degli interessi dei potenti monopoli di Russia e Cina.
La stessa identica posizione di tutti i falsi comunisti che non hanno mai digerito l'analisi leninista dell'imperialismo e hanno svenduto e svendono i loro popoli e quelli delle nazioni oppresse al capitale monopolistico anche a costo di farne carne da cannone, scavalcando a destra persino i nazionalisti borghesi anticomunisti nella difesa della libertà e dell'indipendenza delle nazioni.
Cosa ancor più grave poi è che queste tesi, figlie della propaganda putiniana, sono sostenute gettando fumo negli occhi delle masse di sinistra, che non devono farsi fregare dai finti comunisti e dai rottami filoputiniani e papalini come questo vomitevole personaggio, che tanto male ha fatto al popolo italiano e al proletariato. Non a caso, come il rossobruno Rizzo e altri, riverito e coccolato dalle tv del regime capitalista neofascista, mentre le masse in lotta anche e soprattutto contro l'imperialismo, contro ogni imperialismo, vengono brutalmente picchiate e mentre al PMLI viene negato sistematicamente ogni spazio sulla grande stampa borghese, in attesa che i neofascisti nostrani, con l'avallo dell'infame e irriformabile UE imperialista, lo pongano fuori dalla legalità borghese mettendolo fuorilegge.
Fintanto che non sarà realizzato il comunismo, la società senza classi, l'umanità vivrà nel regno della necessità, non in quello della libertà, ci hanno insegnato i cinque grandi Maestri del proletariato internazionale.
Occorre dunque schierarsi anche e soprattutto nell'epoca del capitalismo in putrefazione e monopolistico, ossia l'imperialismo: o si sta dalla parte dei popoli e delle nazioni oppresse e invase dagli imperialisti, oppure si finisce per fiancheggiare, coprire e appoggiare questo o quel paese imperialista e quindi i suoi monopoli, governi ed eserciti invasori, veri carnefici dei popoli del mondo.
Non esiste una via di mezzo. Sostenere le posizioni del papa per una pace a uso e consumo dell'imperialismo dell'Est, significa appoggiare Putin nella sua opera di smembramento, sottomissione e sterminio del popolo ucraino e in ultima analisi, come mostra la storia, dargli forza per lanciarsi in nuove avventure belliche che potrebbero portare ad un nuovo conflitto mondiale.
La bandiera bianca della "resa e della trattativa" papista e falso comunista è la stessa infame bandiera dei "pacifinti" del 1938 che concessero ad Hitler e all'Asse Roma-Berlino-Tokyo (del quale la "santa" romana criminale chiesa era alleata) territori sempre più ampi, nel tentativo di scagliare immediatamente questo blocco imperialista contro l'odiata Urss di Stalin, la quale, per effetto della vergognosa finta politica antifascista delle potenze borghesi imperialiste, Francia, UK e Usa, firmò giustamente con la Germania il patto Molotov-Ribbentrop del 1939, un patto tattico di non aggressione che fra l'altro restituì all'Urss i territori concessi dopo l'Ottobre nel 1918, conquistando tempo, spazio e forza per respingere l'aggressione nazifascista, avvenuta nel 1941 con la famigerata "Operazione Barbarossa", i cui metodi utilizzati contro i popoli dell'Urss sono gli stessi di Putin utilizzati contro gli ucraini e gli stessi dei nazisionisti di Tel Aviv usati contro il martoriato popolo palestinese.
La "pace" papalina e di questo immondo coacervo di forze pagate da Putin che va in Italia dai falsi comunisti alla Bertinotti fino ai veri fascisti, passando per Travaglio, Conte e la Lega, è in realtà la bandiera infame del sostegno all'aggressore nazizarista russo, presagio di nuove guerre, di infamie e falsità storiche che vengono sostenute anziché smascherate, sulle spalle del sangue e dei lutti del glorioso popolo ucraino.
Il quale popolo per noi, non solo ha tutto il diritto di non cedere neanche un centimetro di territorio all'imperialismo russo, così come ha il diritto di chiedere le armi a chi può vendergliele, ovvero l'imperialismo dell'Ovest, indipendentemente dai suoi secondi fini, che passano in secondo piano, senza coinvolgere però le truppe Usa, UE e Nato sul suo territorio perché questo trasformerebbe la sua giusta Guerra di Liberazione nazionale in un conflitto atomico imperialista mondiale.
Per noi il popolo ucraino e tutti i popoli del mondo oppressi da ogni imperialismo devono sollevarsi al fianco degli operai in lotta per la conquista del potere politico nei propri paesi sotto la direzione dei rispettivi partiti marxisti-leninisti, tenendo bene a mente che l'imperialismo è un mostro, ma un mostro di carta destinato ad essere liquidato e distrutto.
Questo è uno tra i più grandi insegnamenti della Gloriosa Resistenza contro il nazifascismo ed è quindi il nostro l'unico vero, effettivo, coraggioso, coerente e conseguente antimperialismo possibile e necessario: appoggiare i popoli armati in lotta contro gli imperialisti per la pace giusta, per la libertà e per l'indipendenza delle nazioni, indipendentemente dalle forze che si trovano alla loro testa, cosa che passa in secondo piano.
Lotta che per noi marxisti-leninisti è parte integrante della lotta per la liquidazione dell'imperialismo da ogni angolo del globo, coerentemente con lo slogan sempre attuale della gloriosa Terza Internazionale di Lenin e Stalin: "Proletari e nazioni oppresse unitevi!"
La pace giusta in Ucraina è possibile solo con la vittoria della lotta antimperialista per l'Ucraina libera, indipendente, sovrana e integrale.
La pace giusta in Medio Oriente è possibile solo attraverso l'appoggio alla lotta armata e ai resistenti palestinesi, contro i nazisti sionisti di Israele, la cui entità statale va distrutta, per lasciare il posto a una nuova unica nazione, aconfessionale, all'interno della quale possano vivere in pace i coloni israeliani e il martoriato popolo palestinese, secondo lo slogan: Uno Stato, due popoli!
Il contributo più grande che possiamo dare ai popoli oppressi noi marxisti-leninisti italiani è spezzare le unghie all'imperialismo italiano, buttando giù da sinistra e dalla piazza l'infame nero governo Meloni, lottando per la liquidazione della UE imperialista, cominciando a tirarne fuori il nostro Paese, che deve uscire dalla Nato e da ogni organizzazione al servizio di ogni imperialismo.
Dobbiamo inoltre impedire la partecipazione del nostro Paese a un nuovo conflitto mondiale imperialista invitando fin da ora le masse ad insorgere e alla guerra civile per impedirlo.
La madre di tutte le questioni anche in Italia è la conquista del potere politico da parte del proletariato e quindi la conquista, sulla Via dell'Ottobre, dell'Italia unita, rossa e socialista.
Ci auguriamo che i sinceri comunisti e antimperialisti stiano alla larga da questi imbroglioni putiniani, falsi comunisti, filopapalini alla Bertinotti ed espressione della "sinistra" borghese del regime neofascista imperante e diano a noi tutta la loro forza politica materiale e intellettuale per la lotta contro ogni imperialismo, contro il governo Meloni e per il socialismo.
Bertinotti vergognati, sei un servo di Putin e della politica papalina della resa e della rinuncia alla lotta antimperialista in difesa dell'indipendenza, dell'autodecisione e della sovranità dei popoli e nazione oppresse!
Viva l'eroica Resistenza ucraina!
Lottiamo per l'Ucraina libera, indipendente sovrana e integrale!

20 marzo 2024