5mila al corteo organizzato dall’Anpi
Da Napoli forte No all’autonomia differenziata
Assenza della giunta comunale Manfredi. Presente “Il Bolscevico”

Redazione di Napoli
Sabato 16 marzo c'è stato un partecipato e combattivo corteo organizzato dall’ANPI di Napoli contro l’autonomia differenziata. Più di cinquemila manifestanti hanno sfilato da piazza Garibaldi, percorso il Rettifilo per poi “tagliare” la parte storica della città a piazza Bovio, via Guglielmo Sanfelice, Via Medina, piazza Trieste e Trento e concludere la manifestazione nei pressi di piazza del Plebiscito.
Oltre ai manifestanti campani, altre regioni hanno raggiunto Napoli come la Puglia, la Basilicata, la Calabria e persino dal Veneto e dal Piemonte, per chiedere lo stop del provvedimento in nome “dell’unita nazionale” e della parità di diritti per tutti a cominciare da istruzione e sanità. Presenti esponenti del “centro-sinistra” (PD e M5S), ma anche Potere al Popolo, alcune sigle sindacali collegate alla CGIL; fugace ed elettoralistica presenza del leader pentastellato Giuseppe Conte. C’erano compagni della Redazione di Napoli de “Il Bolscevico” che hanno seguito il corteo dall’inizio alla fine che ha visto la sporadica presenza della giunta De Luca (con il suo fido, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola), mentre non si è visto uno straccio di esponente della giunta comunale Manfredi. Alla testa del corteo, la direttrice artistica del teatro Trianon, l’attrice napoletana Marisa Laurito, secondo cui “l’autonomia differenziata per il Sud sarebbe un disastro: siamo stanchi di essere trattati come la ruota di scorta dell’Italia”.
Negli interventi finali particolarmente acceso quello di un operaio edile calabrese che ha saputo esporre in termini chiari e concisi il malessere del "profondo Sud" cui il governo neofascista Meloni non è riuscito a porre rimedio con le sue politiche non tese al risanamento del Mezzogiorno ma soltanto di lacrime e sangue per le masse popolari.

27 marzo 2024