Partecipato corteo a Biella contro il genocidio del popolo palestinese

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Sabato 23 marzo a Biella centinaia di manifestanti hanno preso parte al corteo intitolato "Vita, Terra e Libertà per il Popolo Palestinese", organizzato dal comitato "Biellesi per la Palestina Libera".
Nello spazio del concentramento, tenutosi in Largo Cusano, centinaia di manifestanti hanno avviato discussioni e dibattiti contro il genocidio del popolo palestinese da parte del governo nazisionista israeliano. Il nuovo Hitler Netanyahu è stato fortemente criticato per aver trasformato Gaza in un luogo infernale con l'ingannevole pretesto di sconfiggere Hamas e altre formazioni della resistenza palestinese. Queste ultime lottano strenuamente per la Palestina libera e indipendente, dove il popolo palestinese possa finalmente godere di libertà e sovranità sul proprio territorio.
Tantissimi i giovani con striscioni e bandiere palestinesi. Il corteo è partito in direzione di via Pietro Micca per poi raggiungere Piazza Curiel. Sono stati numerosi gli slogan gridati dalla comunità araba biellese e prontamente rilanciati da tutto il corteo tra cui i più gettonati “Palestina Libera”, “Israele nazista stato terrorista”, “Intifada vincerà” e “Netanyhau criminale”.
Giunti a destinazione, nei pressi della biblioteca comunale, le “Donne in nero” hanno composto coi loro corpi la scritta “Cessate il fuoco” affiancate da uno striscione dei giovani musulmani che recita “Generazione dopo generazione fino alla liberazione”. Tante le associazioni e i partiti presenti come ARCI, ANPI, il Coordinamento Biella Antifascista, la Ciclofficina “Thomas Sankara”, Rifondazione Comunista e PMLI.
Nei discorsi conclusivi è stato approfondito il tema dell'impatto devastante sul popolo palestinese evidenziando come i prolungati e metodici bombardamenti dell’esercito sionista abbiano causato gravi sofferenze, tra cui la distruzione delle abitazioni, delle infrastrutture essenziali e del sistema sanitario. È stato denunciato anche le azioni militari israeliane che prendono di mira mezzi di soccorso e personale medico, rendendo estremamente difficile l'accesso alle cure necessarie per i feriti. Si è discusso del grave rischio per la vita dei sopravvissuti ai bombardamenti, a causa della mancanza di approvvigionamento alimentare e delle condizioni igieniche precarie, che hanno portato ad un aumento delle malattie infettive e delle morti per fame. Infine il bisogno urgente di fornire assistenza umanitaria alla popolazione colpita e di trovare una soluzione politica per porre fine al conflitto e garantire la sicurezza e i diritti di tutti gli abitanti della regione.
L’Organizzazione di Biella del PMLI ha diffuso decine di volantini, molto ammirati dai manifestanti, che mostravano l’apprezzato fotomontaggio col nuovo Hitler Netanyahu sotto il titolo “L'Unrwa e l'Anp denunciano l'uso delle torture dei nazisionisti contro i prigionieri palestinesi” affiancato al QR code che collega al relativo articolo de “Il Bolscevico” e con al disotto altri quattro QR code per approfondimenti fondamentali sulla questione palestinese tra i quali quello sulla necessità di costituire un solo Stato per due popoli in Palestina, a maggioranza e guida autoctona arabo-palestinese con cui conviva la minoranza allogena ebraica.

27 marzo 2024