La Valdisieve in piazza per la sicurezza sul lavoro
In centinaia alla manifestazione a Sieci in occasione dello sciopero proclamato da CGIL e UIL. PMLI unico partito a manifestare

Dal corrispondente della Cellula “F.Engels” della Valdisieve
A livello toscano si sono svolti alcuni presidi e cortei, fra i quali quello di Pontassieve nella frazione di Sieci (Firenze), luogo nel quale non più di due settimane fa si è consumata l'ennesima morte sul lavoro, prontamente denunciata dalla Cellula locale del PMLI con un comunicato stampa raggiungibile al link http://www.pmli.it/articoli/2024/20240403_14d_ValdisieveComunicatoPMLI.html
In piazza erano presenti le delegazioni delle fabbriche Leonardo, Nuovo Pignone, Gilbarco, Ruffino, le categorie provinciali della CGIL come la FIOM, la FILLEA e lo SPI e una delegazione della UIL. Nonostante lo sciopero fosse promosso al pomeriggio per alcune categorie, erano in piazza anche lavoratori e lavoratrici della FILCAMS, della FISAC e della FP.
Il corteo, partito nei pressi dalla fabbrica nella quale è deceduto l'operaio pakistano, era aperto da uno striscione con su scritto “Quando tornavo eri felice di rivedere le mie mani grigie di calce, bianche d'amore”, e si è concluso al circolo ARCI Primo Maggio, dove si sono susseguiti interventi di circostanza da parte dei funzionari, in mezzo ad altre interessanti testimonianze di delegate e delegati sindacali che hanno denunciato soprattutto misure di sicurezza e formazione insufficienti nelle loro fabbriche. Davanti a loro, lo striscione “La sicurezza sul lavoro è un diritto”, firmato da CGIL e UIL. Coperta a colpi di scotch la firma della CISL, che si è sfilata non solo dalla mobilitazione antigovernativa, ma anche da battaglie su temi come quello delle morti “bianche”. Una manifestazione necessaria, ma che avrebbe dovuto essere maggiormente partecipata soprattutto se si considera che questa iniziativa era l'unica, assieme a quella di Empoli, promossa in provincia di Firenze, e che contestualmente era stata convocata l'Assemblea generale della CGIL Toscana.
Seppur questo sciopero fosse stato proclamato da tempo nell'ambito della mobilitazione contro il governo Meloni, la sua pubblicizzazione nei luoghi di lavoro e in generale fra le masse popolari è stata insufficiente. Le 4 ore sono di per sé un deterrente alla partecipazione, e sono rimaste purtroppo tali (tranne in Emilia- Romagna all'indomani del gravissimo incidente alla centrale Enel dove sono morti 7 lavoratori.
Compagne e compagni della Cellula “F. Engels” della Valdisieve e dell'Organizzazione di Vicchio del PMLI sono scesi in piazza facendo sventolare le rosse bandiere del Partito fra le altre di CGIL e UIL in un clima di stima e di rispetto con i molti lavoratori e lavoratrici del territorio. Nonostante la massiccia presenza dei sindaci uscenti e dei loro potenziali successori candidati alle prossime elezioni amministrative di giugno in piena campagna elettorale, nessun altro partito ha ritenuto doveroso portare le proprie bandiere in piazza per sostenere direttamente le ragioni dello sciopero.

17 aprile 2024