I partiti della sinistra di opposizione e l' ANPI celebrano unitariamente il 25 Aprile a Biella
Denunciato con forza il governo neofascista Meloni e deposta in corona di gerbere rosse al monumento dei partigiani

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Le militanti e i militanti antifascisti sono ritornati nelle piazze e nelle strade di Biella per il 79° della Liberazione dal nazifascismo, organizzando tre manifestazioni distinte per onorare i coraggiosi partigiani biellesi che hanno contribuito alla Liberazione della nostra città, avvenuta un giorno prima rispetto al resto d'Italia.
Mercoledì 24 aprile, presso il monumento partigiano di piazza Martiri della Libertà, le delegazioni della Sinistra di Opposizione [Partito della Rifondazione Comunista (PRC)-Federazione biellese, Partito Comunista Italiano (PCI)-sezioni di Biella e Vercelli, Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)-sezione di Biella, Potere al Popolo (PaP)-sezione di Biella e Partito marxista-leninista italiano (PMLI) - Organizzazione biellese] insieme all’ANPI Valle Elvo e Serra-sez. “Pietro Secchia” si sono riunite per deporre una suggestiva corona di gerbere rosse recante l'iscrizione "I comunisti biellesi ai partigiani caduti", insieme a un cartello riportante le sigle dei partiti promotori dell'iniziativa. In questa occasione, quasi tutti i presenti hanno preso la parola per criticare il governo nazionale Meloni e l'amministrazione locale della giunta Corradino, sottolineando la mancanza di risultati positivi per le masse popolari biellesi durante gli ultimi cinque anni. Le critiche hanno riguardato diversi aspetti, tra cui la politica economica, sociale e ambientale adottata dal governo nazionale, che è stata vista come dannosa per i diritti e il benessere dei lavoratori. Inoltre è stato evidenziato il mancato progresso e lo stallo nelle politiche locali promosse dalla giunta Corradino, con particolare enfasi sulla mancanza di soluzioni concrete.
Nella serata del 24 aprile, la Sinistra di Opposizione ha preso parte a un attivo corteo per le strade del centro, organizzato dall'ANPI Provinciale per commemorare i partigiani biellesi che hanno sacrificato la vita nella battaglia finale contro i nazifascisti. Dietro allo striscione unitario “Il fascismo non è un’opinione, il fascismo è un reato” si sono riuniti i partecipanti più determinati, lavoratori, famiglie, pensionati, giovani, il collettivo “Le Parole Fucsia”, che esibivano cartelli in favore della liberazione di Ilaria Salis, detenuta in condizioni inumane in Ungheria, e alla memoria delle partigiane biellesi che hanno ricoperto ruoli determinanti durante la Guerra di Liberazione, la CGIL di Biella e il Comitato ARCI Biella-Ivrea-Vercelli.
Lo spezzone ha intonato canzoni partigiane e di lotta, tra queste spiccavano "Bella ciao", "Fischia il vento" e "Per i morti di Reggio Emilia". Il corteo, sotto la sede del partito della Meloni Fratelli d’Italia, ha scandito più volte lo slogan “Fascisti carogne tornate nelle fogne”.
Anche quest’anno il cuore rosso pulsante delle celebrazioni della Liberazione è stato organizzato dalle sezioni ANPI Valle Elvo e Serra e ANPI Ivrea e Basso Canavese. Il 25 Aprile presso la frazione di Lace del comune di Donato (Biella) oltre 400 manifestanti si sono stretti attorno alla grande pietra che ricorda i valorosi partigiani uccisi dai nazisti nel freddo inverno del 1944. Il grande masso reca incisi per sempre i nomi degli Eroi. Sono Dante e Abbondanza, colpiti a Lace, le staffette Riccio e Franchestein, Pirata, furiere della VII Divisione, fucilati a Ivrea; Martin, comandante di Divisione e interinalmente di Brigata, in seguito impiccato a Cuorgnè; Battisti, vicecommissario politico della 76ª, impiccato a Ivrea; Mak, capo di Stato maggiore della 76ª, Bandiera I, vicecomandante della Brigata, Testarin, comandante del centro staffette, tutti fucilati ad Ivrea; Ugo, trucidato ad Alpignano; Basso, staffetta di Brigata, fucilato a Ivrea.
Oratori ufficiali: la storica Paola Capra, il rappresentante del collettivo Nuovi Equilibri Sociali (NES), Diego Siragusa e Giorgio Cremaschi che hanno catturato l'attenzione dei partecipanti attraverso argomentazioni ponderate e senza peli sulla lingua, scardinando le narrazioni manipolate a piacimento dai governanti di turno, riportando alla luce le verità storiche e la realtà politica attuale. Diego Siragusa ha denunciato con veemenza l'atroce violenza perpetrata dal governo nazisionista di Netanyahu contro Gaza, sottolineando il tremendo tributo umano che oltre 34mila palestinesi hanno pagato con le proprie vite negli ultimi mesi. Con fermezza e indignazione Siragusa ha evidenziato il costante flusso di soprusi e brutalità inflitti dal regime israeliano contro la popolazione di Gaza, richiamando l'attenzione sulla necessità di porre fine a questa spietata oppressione e di perseguire con solerzia la giustizia per le vittime palestinesi innocenti. Giorgio Cremaschi ha ripercorso i valori storici e attuali dell'antifascismo militante, ricordando a tutti i presenti che non dobbiamo immaginare il neofascismo come una riproduzione fedele del regime del ventennio, con il fez, i manganelli e l'olio di ricino. Oggi il neofascismo si manifesta nelle vesti femminili, democratiche e costituzionali e attraverso modalità diverse e più sottili, quali la distruzione dello Stato sociale, le battaglie antifemministe e antiabortiste, il riarmo con scopi espansionistici e l'asservimento dell'informazione ai dettami governativi. Questa nuova forma di fascismo permea le istituzioni e le politiche pubbliche, minando i diritti e le libertà democratiche che tanto faticosamente sono stati conquistati.
Gli interventi sono stati intramezzati dal Coro Bajolese che ha proposto canti della Resistenza e della tradizione popolare.

1 maggio 2024