Perugia Combattiva camminata in ricordo dei partigiani e antifascisti perugini. Passerella elettorale dei candidati alle elezioni amministrative

Dalla corrispondente del PMLI per l'Umbria
L'omaggio a Perugia per il 79° Anniversario della Liberazione dal nazifascismo è iniziato dalla centrale Piazza Danti. “È questo il fiore del partigiano”, organizzata dal Comitato Perugia Solidale e, con la presenza di alcuni esponenti dell'ANPI, si è svolta una camminata per il centro storico, omaggiando siti significativi in ricordo di antifascisti e partigiani legati alla città e all'Umbria.
Partendo proprio dal Caffè Turreno, ancora oggi attivo, luogo dove si riunivano gli antifascisti perugini, circa 200 manifestanti hanno formato un corteo variegato nella presenza anagrafica composto da molti studenti universitari ma anche famiglie con bambini ai quali veniva raccontata un pezzo di storia della Resistenza e lotta antifascista. Cantate ripetutamente Bella Ciao e Fischia il vento, è stata anche l'occasione per ribadire la solidarietà alla coraggiosa e giusta lotta del popolo palestinese contro il nuovo Hitler Netanyahu. Tante le bandiere palestinesi in piazza.
Protagoniste della camminata le studentesse universitarie che hanno animato lo spezzone con il megafono, “Siamo tutti antifascisti”, “Palestina libera”, “Fuori l'Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia”. Nei punti più significativi sono stati letti dei brani in memoria di chi ha perso la vita perché dichiaratosi antifascista, come il partigiano Primo Ciabatti protagonista sulle montagne intorno a Perugia e responsabile dei collegamenti con altri piccoli gruppi di partigiani, che viene ucciso da una raffica di mitra dei nazisti nel '44. In Piazza Italia sotto il Palazzo della provincia si trova la lapide in onore di Eglo Tenerini staffetta della brigata “F. Innamorati” ferito a morte nei locali della Prefettura, muore a soli 25 anni. Mario Santucci, accusato insieme ad altri 30 giovani di aver scritto “Abbasso il duce” e “No alla guerra fascista”, fu sottoposto a tortura e non resistendo al dolore si buttò dalla finestra riportando danni al fegato, ai polmoni e ad altri organi interni; morì 4 anni dopo. Il corteo si è concluso presso le ex carceri di Perugia dove furono detenute numerose donne antifascisti perlopiù comuniste.
Il corteo si è poi riunito alle celebrazioni ufficiali delle istituzioni borghesi, prima con la deposizione di corone di alloro al Sacello dei caduti e sulle tombe delle Medaglie d'Oro alla Resistenzaz e poi in Borgo XX giugno davanti alla lapide in ricordo dei patrioti fucilati dai nazifascisti. Presenti oltre al neopodestà uscente Andrea Romizi (FI), tutti i candidati alle prossime amministrative di giugno in una vera e propria passerella elettorale.
C’erano molti studenti dell'Udu che hanno cantato Bella Ciao. La candidata per il “centro-sinistra” Vittoria Ferdinandi ha affermato “il 25 Aprile è la festa di tutte e di tutti... la democrazia, la lotta contro la tirannia fascista e nazista sono valori costituzionali”. Margherita Scossia, candidata del “centro-destra”, ha affermato “è la festa di tutto il popolo e di tutta la nazione... celebrare il 25 aprile è un dovere per onorare i valori di democrazia e partecipazione... i principi contenuti nella costituzione sono più forti quando sono condivisi”. Insomma, destra o “sinistra” del regime neofascista si esprimono con gli stessi termini e ideali verso una ricorrenza che invece ha un significato e uno spirito ben diverso, poiché la bandiera della Resistenza e dell'antifascismo deve essere l'arma per combattere il risorgente fascismo che si è instaurato al potere con la ducessa Meloni difesa da una Costituzione borghese, capitalista, antiproletaria e anticomunista.

1 maggio 2024