L’appello del PMLI alle masse popolari per le amministrative a Campobasso dell’8 e 9 giugno
Astenersi alle urne, non votare per i partiti della borghesia e i loro candidati sindaco, tutte/i al servizio del capitale. Lottiamo per il socialismo

Fra meno di un mese, l’8 e il 9 giugno, la popolazione sarà chiamata, ancora una volta, a partecipare alla farsa delle elezioni, una farsa in cui si decide, semplicemente, da quale corrente della borghesia farsi mettere il guinzaglio.
E ancora una volta, il PMLI invita in particolare le masse popolari a delegittimare le istituzioni rappresentative della borghesia tramite l’astensionismo, disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco. Boicottare le urne è infatti l’unica arma che il proletariato può usare per lanciare un chiaro messaggio di lotta: “voi non ci rappresentate, voi non avete la nostra fiducia”! Che fiducia si possa mai avere, difatti, in partiti e personaggi che da decenni (con la DC prima, con FI, PD, M5s, FdI, ecc., poi) sperperano le sempre più esigue risorse economiche a disposizione della città? Quante volte abbiamo assistito a tagli indiscriminati ai servizi e regalie a ditte amiche? Non vediamo in che condizioni di spopolamento, di incuria e abbandono langue la nostra città?
Decenni di capitalismo, decenni di “democrazia” borghese, dovrebbero oramai aver aperto gli occhi a tante/i: a prescindere da chi sia stato il sindaco o il partito al potere, le istituzioni del capitale non si sono mai mostrate capaci di migliorare la situazione in cui versa il nostro capoluogo. Solo la lotta del proletariato, guidato dal suo Partito rivoluzionario, il PMLI, in ultima analisi potrà migliorare le condizioni di vita.
Ultimo caso (in)utile, la tornata del 2019, che aveva visto prevalere i “rinnovatori” grillini, quelli del “noi siamo diversi”, “noi premiamo il merito”, “noi siamo capaci” e bla bla bla. Risultati del duo Gravina-Felice, sotto gli occhi di tutti: emigrazione, mancanza di servizi (vedi terminal, corse dei mezzi pubblici, edilizia popolare, ecc.), degrado nel centro storico, grana della piscina di via Puglia non risolta, lavori a via Matris che continuano in modo perenne, i disastri sulle piste ciclabili o sul manto dei marciapiedi, e altri.
E cosa ci propinano ora le varie consorterie borghesi? A questo giro, calano i candidati a sindaco: dai 5 del 2019 agli odierni 3, Aldo De Benedittis per il “centro-destra”, Marialuisa Forte per il “centro-sinistra” e, per coloro che si sentono “alternativi” al sistema, ecco la bella esca del volto “presentabile” dell’avvocato Pino Ruta! Per non citare le vagonate composte da qualche centinaio di aspiranti ad entrare nel Consiglio comunale, dove vi sono le prebende (o meglio le briciole) per squali di voti, o presunti tali, su cui manco vale la pena di dilungarsi. Idem sui “programmi”, meglio dire slogan triti e ritriti che lasciano il tempo che trovano: vacue e demagogiche proposte su come rilanciare la città; che poi, se uno parla di rilanciare la città, dato che destre e “sinistre” si sono sempre alternate negli ultimi anni, vuol dire ammettere implicitamente di aver fallito. O no?
Ciò detto, è ovvio che perdurando il sistema capitalistico, cosa potrà mai cambiare se vince l’una o l’altra fazione borghese? Assolutamente nulla, almeno per il bene delle masse popolari.
Cosa propone il PMLI, allora? Disertare le urne è il primo passo, ma non basta. Per il bene di Campobasso è necessario che le masse popolari lottino ogni giorno contro le istituzioni della borghesia, unendosi in un organismo politico di massa. Per questo proponiamo a tutte/i coloro di unirsi a noi per dar vita in ogni quartiere cittadino alle istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, cioè, le Assemblee popolari e i Comitati popolari basati sulla democrazia diretta e con rappresentanti revocabili in qualsiasi momento. Funzione di tali Comitati, quella di guidare le masse, anche se non fanno parte delle Assemblee, nella lotta politica per strappare al potere quelle misure in grado di migliorare le condizioni di vita, lotta che va fatta con ogni strumento di pressione per giungere all’autogestione dei servizi, in primis quelli sociali più delicati sottraendoli alle grinfie dei privati.
Solo con la lotta di massa si potrà dar vita ad un piano occupazionale per il territorio, garantendo la stabilizzazione dei precari; così si potrà rilanciare l’edilizia popolare costringendo il comune a requisire le case sfitte o i locali dismessi, si potranno dare in gestione ai giovani delle strutture di aggregazione, con l’impegno delle masse si potrà fare molto meglio per le condizioni dei migranti, si potrà garantire un servizio di trasporto pubblico efficace, e molto altro.
Un percorso che non si potrà realizzare dall’oggi al domani. Ma tanto prima il proletariato cittadino romperà col disfattismo politico in cui l’hanno relegato decenni di dittatura capitalista, revisionismo e tradimenti da parte di sedicenti “comunisti”, tanto meglio sarà. Ecco perché invitiamo i lavoratori e le masse popolari più coscienti e avanzate, i giovani in particolare, a rompere gli indugi, ad avere fiducia in sé stessi e nel PMLI, ad abbandonare le illusioni elettorali e ad attivarsi fin da subito per creare le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo!
Solo con il potere politico al proletariato e la conquista del socialismo Campobasso potrà essere governata dal popolo e al servizio del popolo!

 

Organizzazione di Campobasso del PMLI
Campobasso, 12 maggio 2024