Fondazione Olimpiadi Milano-Cortina: tre indagati per corruzione
Un carrozzone da mungere con le assunzioni di vip e familiari dei signori del Palazzo, come il figlio di La Russa

Dal corrispondente del PMLI per la Lombardia
Martedì 21 maggio sono partite le perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede della Fondazione Milano-Cortina; tre gli indagati tra cui l’ex amministratore delegato Vincenzo Novari. I pubblici ministeri (pm) di Milano ipotizzano i reati di corruzione e turbativa d’asta per i servizi digitali.
Dall'indagine in corso da 4 anni per quei giochini, suonerie, oroscopi attivati da aziende telefoniche sui cellulari di ignari utenti “spolpati” di pochi centesimi per volta, tramite la Vetrya S.p.A. dell'imprenditore-truffatore Luca Tomassini, sono ora emerse anche le chat Whatsapp di quest’ultimo con Massimiliano Zuco (finito anche lui nel registro degli indagati), all’epoca in Wind, dalle quali il pool dei pm milanesi, Siciliano, Cajani e Gobbis, ha riscontrato un “linguaggio esplicito” che fa sospettare “un accordo corruttivo” dietro i servizi digitali per 1,9 milioni di euro assegnati nel marzo 2021 a Vetrya (e poi traslati a Quibyt sempre di Tomassini) dalla Fondazione Milano-Cortina 2026: cioè dal comitato organizzatore dei Giochi olimpici invernali finanziato e controllato da CONI, regioni Lombardia e Veneto, comuni di Milano e di Cortina, e dal 2022 anche da presidenza del Consiglio e province di Trento e Bolzano.
All’epoca il direttore tecnico della Fondazione era Zuco, e l’amministratore delegato (sino a metà 2022) Vincenzo Novari, già alla guida di Omnitel, poi fondatore nel 2000 di Andala S.p.A. prima che diventasse 3 Italia e si fondesse con Wind. Per perquisire i tre indagati i pm valorizzano le chat del novembre 2019 in cui Tomassini festeggia l’imminente arrivo alla “vetta olimpica” di Novari con il quale aveva avuto alcune cointeressenze. O le chat in cui agli occhi di Zuco (il manager che poi avrà voce sugli appalti a Vetrya) Tomassini si intesta il merito di averlo in anticipo piazzato nella Fondazione in virtù appunto dei rapporti con Novari: posto che per Zuco varrà 857.000 euro di stipendio nel 2020-2022, e benefit ben maggiori sia dell’auto Smart che Vetrya (stando a una chat) gli lascia in uso per “cortesie” fatte “ultimamente”, sia forse dell’“importo da trasferire a Zuco” che in alcune mail interne a Vetrya si raccomandano di trovare “entro domani sera”.
I pm accennano poi a “opacità” nelle assunzioni in Fondazione che Novari avrebbe favorito tra persone provenienti da ex sue aziende. E adombrano la curiosità che Zuco si sia speso su Tomassini affinché “uno dei due loghi di Milano-Cortina 2026”, al centro di un televoto al Festival di Sanremo 2021 gestito a livello tecnologico da Vetrya di Tomassini, “avesse la meglio sull’altro”, alla faccia della teorica “giuria popolare”.
La Fondazione Milano-Cortina si qualifica ente di diritto privato “senza scopo di lucro” (quindi niente incaricati di pubblico servizio e corruzione non configurabile); i pm ne propugnano invece la natura pubblicistica perché persegue uno scopo di interesse generale con denaro, membri e garanzie di Stato ed enti locali.
C’è una seconda inchiesta sulla Fondazione Milano-Cortina 2026, oltre a quella che vede indagati Novari, Zuco e Tomassini: gli inquirenti nelle perquisizioni hanno acquisito il tracciamento-badge dal 2020 a oggi di tutti gli accessi agli uffici del Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici invernali. Dalla analisi di questi accessi è stata formulata l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio nelle assunzioni di dipendenti, un reato che (come sappiamo) il governo neofascista Meloni (e la sua compagine parlamentare con l'aggiunta di Italia Viva di Renzi e Azione di Calenda) si sta affrettando a far abolire definitivamente.
Tra gli assunti raccomandati in Fondazione risultano figli e parenti di politici borghesi e cariche istituzionali, amici di amici, pensionati di lusso. Durante il mandato di Novari sono stati in tanti a trovare “un posto”. Tra loro c'è innanzitutto il secondogenito del presidente del Senato, Lorenzo Cochis La Russa poi divenuto consigliere del Municipio di Milano centro e capogruppo di Fratelli d'Italia. A soli 25 anni, nel 2020, è stato assunto come manager junior event , sembrerebbe dopo la sua prima esperienza lavorativa: sei mesi di stage all'ufficio legale della Serie A.
Nel comitato organizzatore delle Olimpiadi è stata assunta anche la ex segretaria di Ignazio La Russa, Lavinia Prono. Nel maggio del 2020, la nipote dell'ex premier Mario Draghi, Livia, è stata ingaggiata come capo dei contenuti video. Poi è arrivata la nomina del direttore commerciale Antonio Marano, ex sottosegretario di Berlusconi ed ex direttore di Rai2. E questi sono solo alcuni esempi.
Nessuno di loro, come nessun dipendente della Fondazione attualmente in carica, è indagato nell'inchiesta aperta per corruzione e presunte gare truccate. Ma con gli accertamenti gli inquirenti vogliono capire come sia stato selezionato il personale.
“Quando uno viene nominato amministratore delegato di un'azienda si circonda sempre di persone di fiducia” si è giustificato Novari, così ammettendo di essersi voluto circondare di raccomandati dei rappresentanti del potere politico neofascista regionale e nazionale quale pegno fiduciario per poter mungere, con la loro complicità, ingenti fondi pubblici tramite questo ennesimo carrozzone allestito col pretesto delle Olimpiadi invernali 2026

29 maggio 2024