Nonostante i nuovi crimini di guerra contro i civili dei nazizaristi russi, superati i 500mila militari russi morti o feriti
L’Ucraina resiste a Kharkiv e nella sua regione
Zelensky: “Solo i pazzi come Putin sono capaci di uccidere e terrorizzare le persone in un modo così spregevole. Se l'Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi russi sarebbero semplicemente impossibili”

Un’ecatombe di morti civili e distruzioni quelli provocati dagli ennesimi crimini di guerra dei nazizaristi russi in Ucraina. Il 27 maggio è salito a 16 il bilancio dei morti nel bombardamento russo del giorno prima a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, mentre i feriti sono 78, secondo quanto ha riferito su Facebook Oleh Syniehubov, capo dell'amministrazione militare regionale. Si segnala che nel quartiere Shevchenkivskyi di Kharkiv sono rimaste ferite 25 persone, sette grattacieli, un ambulatorio medico, un negozio, sei veicoli, edifici non residenziali e l'edificio di un istituto di ricerca sono stati danneggiati. Le 16 persone sono morte a causa di due bombe che hanno colpito un ipermercato, dove i feriti sono 43. Cinque persone sono rimaste ferite nel distretto di Chuhuiv a seguito di diversi attacchi che hanno danneggiato anche abitazioni private.
"La Russia ha inferto un altro duro colpo alla nostra Kharkiv - su un ipermercato edile - sabato, proprio a metà giornata. Al momento si sa che nell'ipermercato potevano trovarsi più di 200 persone". Lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. “Solo i pazzi come Putin sono capaci di uccidere e terrorizzare le persone in un modo così spregevole", ha aggiunto. "Se l'Ucraina avesse abbastanza difesa aerea e moderni aerei da combattimento, tali attacchi russi sarebbero semplicemente impossibili. Ed è per questo che ci rivolgiamo a tutti i leader, a tutti gli Stati: abbiamo bisogno di un rafforzamento significativo della difesa aerea e di capacità sufficienti per distruggere i russi. Tutti coloro che ci sostengono con i sistemi di difesa aerea, tutti coloro che forniscono all'Ucraina armi per difendersi dai terroristi russi e tutti coloro che stanno con noi nel mondo e non mancano di determinazione sono un vero salvavita".
Anche la coordinatrice umanitaria dell'Onu per l'Ucraina, Denise Brown, ha condannato l'attacco russo contro il centro commerciale di Kharkiv definendolo "assolutamente inaccettabile". "Sono sconvolta e scioccata dalle terrificanti notizie che arrivano da Kharkiv", si legge in un messaggio pubblicato sul sito dell'Onu: "Gli attacchi delle Forze Armate della Federazione Russa contro i civili e le infrastrutture civili devono finire - ha concluso -. Dirigere intenzionalmente un attacco contro infrastrutture civili è severamente vietato dal diritto internazionale umanitario. I civili devono essere protetti".
Altri criminali bombardamenti nazizaristi russi erano avvenuti il giorno prima. Un liceo e un condominio di Kharkiv, erano stati colpiti nella notte. Il liceo, nel distretto di Slobid, è stato parzialmente distrutto mentre il condominio è stato danneggiato, ha precisato il sindaco della cittadina, aggiungendo che diverse auto sono state danneggiate. Il 23 maggio in un attacco russo contro una tipografia sempre nella regione ucraina di Kharkiv sono stati distrutti più di 50.000 libri: lo ha denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio pubblicato sui social network. Nell'attacco in cui ci sono state vittime, ha detto il presidente, è andata "distrutta una macchina da stampa e sono bruciati 50mila libri". Per Zelensky, quanto accaduto "dimostra che la Russia è in guerra con l'umanità e con tutti gli aspetti della vita normale". Secondo la casa editrice ucraina Vivat, una delle tante che utilizzano la tipografia attaccata per stampare i propri libri, l'infrastruttura era una delle più grandi tipografie a ciclo completo d'Europa.
Altri sette morti il bilancio dei raid aerei russi che hanno colpito sempre Kharkiv il 21 maggio. Lo ha detto il governatore Oleh Syniehubov aggiungendo che altre undici persone sono rimaste ferite.
Ma purtroppo non era finita qui. "I continui attacchi aerei russi contro l'oblast e la città di Kharkiv hanno ucciso il 19 maggio oltre 10 civili, inclusa una donna incinta. È ancora un altro esempio del totale disprezzo della Russia per la vita umana e della natura barbarica della sua aggressione. L'UE piange queste perdite insieme all'Ucraina e si impegna nuovamente a far sì che tutti i responsabili di tali attacchi e crimini di guerra siano portati davanti alla legge". Lo ha affermato su X il portavoce dell'UE per la Politica estera, Peter Stano. "Tali crimini ripetuti contro i civili e le infrastrutture civili in Ucraina sottolineano ancora una volta la necessità che l'Europa intensifichi urgentemente il sostegno alla difesa aerea: salva vite umane e protegge le città e i villaggi ucraini e la loro popolazione", ha aggiunto Stano.
È salito a cinque morti e 16 feriti il bilancio di un doppio attacco lanciato dalle forze russe su un centro ricreativo nella comunità di Malodanyliv nel distretto di Kharkiv, nell'omonima regione nell'Ucraina nord-orientale: lo hanno reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, e il sindaco della città, Igor Terekhov. È stato colpito un "obiettivo civile", ha sottolineato Sinegubov, aggiungendo che tra i feriti c'è anche un bambino di otto anni con ferite lievi, mentre otto persone sono in gravi condizioni. Sono rimasti feriti anche gli operatori di un'ambulanza: un paramedico e un autista. Secondo Sinegubov, infatti, si è trattato di un "doppio attacco" con due missili Iskander-M, volto a colpite anche i soccorritori giunti sul posto dopo il lancio del primo missile. Il 18 maggio è di 4 persone il bilancio delle vittime dell'attacco russo sferrato sulla stessa città di Kharkiv.
Per quanto riguarda l’andamento sul campo il 25 maggio il presidente ucraino Zelensky ha reso noto che le forze militari ucraine hanno ripreso il "controllo del combattimenti delle zone di confine in cui hanno fatto incursione" i russi. In un video pubblicato nella notte, dopo aver incontrato a Kharkiv ufficiali militari e funzionari civili, Zelensky ha contraddetto le parole del deputato russo Viktor Vodalatskiy, secondo cui le forze russe controllano più della metà della cittadina di Vovchansk, a cinque chilometri dal confine, uno dei due punti in cui si combatte nella regione. Una volta controllata Vovchansk, le forze russe proseguiranno la loro avanzata in altre tre città nella regione di Donetsk, Sloviansk, Kramatorsk e Pokrovsk, aveva aggiunto il deputato della Duma di Mosca. In un’intervista esclusiva all’Agenzia “France Presse” del 18 maggio il presidente ucraino aveva parlato dell’offensiva russa contro Kharkiv. “Hanno lanciato la loro operazione, che potrebbe consistere in diverse ondate. E questa è la prima ondata. Ma la situazione è sotto controllo dopo questa prima ondata. I russi sono a non più di 5-10 chilometri dal confine e li abbiamo fermati. Non direi che è un grande successo (russo), ma dobbiamo essere sobri e ammettere che sono loro, non noi, a spingere nel nostro territorio. Questo è il loro vantaggio”. “L’Occidente ha paura – ha aggiunto Zelensky -. Ci troviamo in una situazione assurda in cui l’Occidente ha paura che la Russia perda la guerra. E (allo stesso tempo) non vuole che l’Ucraina la perda. Perché la vittoria finale dell’Ucraina porterà alla sconfitta della Russia. E la vittoria finale della Russia porterà alla sconfitta dell’Ucraina. Possono colpirci dal loro territorio, questo è il più grande vantaggio che ha la Russia, e noi non possiamo fare nulla ai loro sistemi (di armi) situati sul territorio russo con armi occidentali. Non ne abbiamo il diritto”.
Intanto le perdite in combattimento dell'esercito russo in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 25 maggio 2024 ammontano a circa 500.080. Lo sostiene lo stato maggiore delle forze armate ucraine citato da Ukrinform. Secondo l'ultimo conteggio delle forze armate ucraine, finora sono stati distrutti 7.650 carri armati russi, 14.786 veicoli corazzati da combattimento, 12.929 sistemi di artiglieria, 1.082 sistemi di razzi a lancio multiplo, 814 sistemi di difesa aerea 356 aerei, 326 elicotteri, 10.414 veicoli aerei senza pilota 2.209 missili da crociera, 27 navi da guerra, 1 sottomarino.
Il 24 maggio l'Ucraina aveva affermato di aver "fermato" l'attacco russo nel nord della regione di Kharkiv e di aver avviato un contrattacco in quest'area nel nord del Paese. "Per quanto riguarda l'asse di Kharkiv, il nemico ha portato avanti dal 10 maggio un'operazione di offensiva nel tentativo di creare una zona cuscinetto nella regione", ha detto Ihor Prokhorenko dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, in dichiarazioni rilanciate dai media locali. "Oggi la situazione è stabile, sotto controllo, le truppe russe sono state fermate" e, ha aggiunto citato da Rbc-Ukraine, "le forze di difesa ucraine pianificano e portano avanti operazioni di offensiva per ripristinare le posizioni perdute".
Le truppe russe sono "completamente impantanate" nelle battaglie di strada per la città di Vovchansk, nell'oblast di Kharkiv, dopo aver subito "perdite molto pesanti". Lo ha detto il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrskyi, aggiungendo che le truppe russe stanno ora schierando le loro riserve in diversi settori, ma non riescono a sostenere le operazioni di assalto attive nella regione. Da parte russa si apprende che le Forze armate di Mosca hanno conquistato 49 centri abitati nella regione di Kharkiv. Lo ha affermato il 20 maggio nel corso di una conferenza stampa il capo dell'amministrazione civile-militare della Russia nella regione, Vitalij Ganchev. Il funzionario ha spiegato che 36 località si trovano nel distretto di Kupjansk e altri 13 nella parte settentrionale della regione di Kharkiv, cinque di cui sono situati nel distretto di Vovchansk. Ganchev ha spiegato che si tratta di circa 300 chilometri quadrati del territorio. Il funzionario ha aggiunto che il raggruppamento meridionale dell'esercito russo è riuscito ad avanzare e spostare la linea del fronte verso la parte orientale della regione di Kharkiv.
Sul piano diplomatico l’argomento sul tappeto è la prossima Conferenza sulla pace in Svizzera che sta organizzando l’Ucraina. La Russia sta esercitando pressioni sui paesi del Sud del mondo, sia con disinformazione che con propaganda, per limitare la partecipazione al consesso previsto a metà giugno. È quanto apprende l'ANSA attraverso fonti bene informate. Nel corso della riunione del 20 maggio del Comitato dei rappresentanti permanenti presso l'UE, gli svizzeri hanno presentato ai partner europei una prima presentazione dei possibili lavori della conferenza e si è discusso anche del formato di rappresentanza dei vari Paesi, che potrebbe contemplare anche la partecipazione dei primi ministri e dei ministri degli Esteri. Ma sul punto, precisano le fonti, è ancora prematuro sapere quale sarà il formato finale.
"Perché le 'fonti' russe dicono improvvisamente ai media che Putin è disposto a fermare la guerra sulle attuali linee di battaglia? È semplice. Putin sta cercando disperatamente di far deragliare il Vertice di pace che si terrà in Svizzera il 15-16 giugno. Ha paura del suo successo. Il suo entourage invia questi falsi segnali di presunta disponibilità a un cessate il fuoco, nonostante le truppe russe continuino ad attaccare brutalmente l'Ucraina, mentre i loro missili e droni piovono sulle città e sulle comunità ucraine". Lo ha affermato il 24 maggio su X il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Per contro il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha smentito la notizia, riportata dalla Reuters che citava diverse fonti russe, secondo cui Vladimir Putin sarebbe pronto a un cessate il fuoco in Ucraina sulle attuali linee del fronte. "Il presidente ha ripetutamente affermato di essere pronto per negoziati, ma per raggiungere gli obiettivi che stiamo perseguendo ora attraverso l'operazione militare speciale. Questi obiettivi sono chiari e comprendono i quattro nuovi territori come prevede la Costituzione", ha detto Peskov riferendosi alle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia ma che Mosca non controlla ancora interamente. Un negoziato per la fine del conflitto in Ucraina è possibile solo sulla base di una bozza d'accordo delineata tra negoziatori russi e ucraini a Istanbul nel marzo del 2022, un mese dopo l'inizio delle ostilità, ha rincarato il nuovo zar del Cremlino citato dall'agenzia Ria Novosti. La bozza di Istanbul prevedeva di mettere a punto meccanismi per la sicurezza dell'Ucraina con garanzie fornite da diversi Paesi - tra cui l'Italia - mentre si ipotizzava che i negoziati sul futuro della Crimea e del Donbass potessero durare fino a 15 anni. In un'intervista di alcuni mesi fa il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia, aveva detto che Kiev aveva deciso di abbandonare i negoziati per varie regioni, tra cui le pressioni dell'allora premier britannico Boris Johnson.

29 maggio 2024