Forte partecipazione attorno al gazebo astensionista del PMLI a Biella
Gli elettori esprimono denunce e si confrontano sulle varie tematiche. Due candidati sindaco dialogano con i marxisti-leninisti

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Sabato 1° giugno è stato allestito per quasi 5 ore nella centralissima Via Italia il gazebo rosso astensionista dell'Organizzazione di Biella del PMLI. Sul banco sono state disposte copie di vari opuscoli di Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, insieme a diverse pubblicazioni della Piccola biblioteca marxista-leninista, tra cui “Stato e Rivoluzione” di Lenin e “Sulla giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo” di Mao.
Numerosi passanti si sono avvicinati con interesse accettando il volantino astensionista del nostro Partito. Molti di loro hanno dichiarato più volte che non voteranno mai più per il meno peggio, come hanno fatto per anni, nel tentativo di arginare l'avanzata delle destre in Italia. Il candidato sindaco Andrea Foglio Bonda della lista civica “Buongiorno Biella”, su posizioni popolari e progressiste, è passato ad augurarci un buon lavoro di propaganda. Avvicinatosi al gazebo del PMLI ha espresso dispiacere per la posizione astensionista del Partito, dichiarando la sua intenzione di fare il possibile per avvicinare il PMLI al voto. I compagni marxisti-leninisti hanno ironizzato con lui suggerendo che, forse, sarebbe più probabile che loro riescano a convertirlo al pensiero comunista e alle posizioni astensioniste del PMLI.
Un gruppo di studentesse e studenti si è avvicinato al gazebo, attratto più dal materiale e dai gadget del Partito che dalle posizioni astensioniste. Hanno subito voluto chiarire "Siamo comunisti, ma non ci interessa votare". Ne è nato un interessante confronto tra i giovani e l'Istanza locale del Partito.
Anche Riccardo Ramella, candidato sindaco della lista civica “Nova Bugella”, è passato a salutarci, proponendo una temporanea alleanza contro l'Unione europea. Secondo Ramella, l'UE non rappresenta gli interessi del popolo italiano, ma serve solo a mantenere al potere le lobby economiche che governano oggi tutta l'Europa. Si è quindi valutato di ritrovarci dopo le elezioni per determinare eventuali alleanze su obiettivi di interesse comune.
Per tutto il pomeriggio, lo storico amico del PMLI, Aldo, si è intrattenuto al presidio. Ha contribuito a illustrare le posizioni del Partito a chi si è avvicinato al rosso gazebo, rispondendo a questioni di vario ordine politico e organizzativo. Due simpatizzanti del Partito hanno fatto visita al presidio del PMLI, aggiornando i compagni sulle loro dure condizioni di lavoro. Il compagno ha evidenziato le molteplici richieste di incremento della produttività senza alcuna proposta di aumentare la parte variabile del salario mensile. La compagna, insegnante della scuola, ha fatto presente la sua condizione di precaria, evidenziando come durante il periodo estivo non vengano corrisposti regolari stipendi e diritti previsti, in quanto subentra la NASpI.
La disaffezione nei confronti della politica istituzionale ha dominato per tutto il tempo della presenza in piazza dei nostri compagni. Più di un elettore ha manifestato sorpresa dicendo: “Ma adesso anche voi vi siete candidati?”. La risposta dei marxisti-leninisti è stata evidenziare la necessità di delegittimare le istituzioni rappresentative, attraverso un intransigente astensionismo, in favore della costruzione di istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo: le Assemblee popolari e i Comitati popolari.
Le Assemblee popolari devono essere costituite in ogni quartiere da tutti gli abitanti ivi residenti - compresi le ragazze e i ragazzi di 14 anni - che si dichiarano anticapitalisti, antifascisti, antirazzisti e fautori del socialismo. Sulla base della democrazia diretta, esse eleggono i propri Comitati popolari, i cui membri, eletti con voto palese sin dall'età di 16 anni e senza distinzioni etniche, religiose o sessuali, devono essere revocabili in qualsiasi momento. Essi sono il contraltare delle istituzioni borghesi, che prendono misure e provvedimenti a favore delle masse e alle masse affidano il governo dei servizi sanitari e sociali, dei centri sociali, ricreativi e sportivi pubblici.

5 giugno 2024