Nuovo “Polo H”
Il Comune e la Provincia di Forlì danno il via libera all'ennesima cementificazione
Il PMLI ha invitato ad astenersi alle elezioni comunali e a lottare contro la cementificazione selvaggia

Dal corrispondente della Cellula “Stalin” di Forlì
In vista delle elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno la giunta comunale uscente di destra guidata dal sindaco Zattini ha continuato a dare il via libera, come la precedente giunta di “centro-sinistra”, alla costruzione di nuovi poli commerciali, aumentando la cementificazione, in una città pesantemente colpita dall’alluvione di un anno fa, intasando di traffico le zone interessate, peggiorando la qualità dell’aria, colpendo il piccolo commercio.
Dopo la costruzione del complesso commerciale denominato “Formì” che ha stravolto la zona vicino al casello autostradale, tocca ora al “Polo H” che ha già ricevuto il via libera sia del Consiglio comunale che di quello provinciale. In particolare si tratta dell’autorizzazione alla costruzione in un’area attualmente non edificata accanto al plesso ospedaliero Morgagni-Pierantoni (di qui il nome “Polo H”), di un nuovo supermercato (l’ennesimo!), altre attività commerciali, una casa di riposo e un hotel su una superficie di 8.400 metri quadri.
Il Comitato No Megastore che si batte contro la cementificazione selvaggia che da anni ha eroso tante aree verdi per dare spazio ad attività commerciali afferma: “La nostra totale contrarietà a tutte queste opere, trova ragione non solo per le ricadute ambientali e l'assurdo consumo di territorio, ma anche non secondariamente dalla mancanza di una visione totale del problema, senza una progettazione che dia spazio anche ad un ‘certo numero’ di supermercati in aree adeguate, ma che al contempo preveda interventi per la salvaguardia e la sopravvivenza del commercio di prossimità, risorsa culturale ed economica della nostra città”. Contesta “la scelta del luogo che per la sua inadeguatezza assegna una gravità ulteriore a questa scelta sciagurata e il secondo per la follia di andare a cementificare con progetti inutili, anziché ragionare su servizi e ambiente, soprattutto in una zona come quella dove la snellezza della viabilità deve andare di pari passo con la presenza di servizi di supporto all'utenza del polo ospedaliero… La priorità di una città, soprattutto ai giorni nostri, dovrebbero essere esclusivamente i servizi, mentre qui invece siamo ancora all'età della pietra e ci piace costruire supermercati in ogni angolo con la scusa mai inflazionata di nuovi posti di lavoro”, contestando anche un emendamento alla nuova legge regionale della giunta del Pd Bonaccini, candidato alle europee come capolista per il Nord-Est, che per l’edilizia prevede anche “l'apertura di nuovi supermercati e che inoltre, per le progettazioni precedenti, sperando di essere smentiti, pare possa permettere altre aperture e colate di cemento fuori tempo massimo. Emendamento questo, attenti bene, votato dalla stragrande maggioranza dei consiglieri regionali (35 a favore e 6 contrari), compresi i colleghi di partito del nostro vicesindaco Daniele Mezzacapo, che prima si sono sempre posti vittime di scelte indotte da precedenti amministrazioni, ma che oggi invece votano a favore di una proroga che fa slittare ulteriormente in avanti la scadenza per la possibile attuazione delle precedenti progettazioni commerciali”.
Il vicesindaco leghista Mezzacapo, che ha anche la delega all’urbanistica oltre che alla sicurezza, ha parlato di una riduzione della superficie destinata al supermercato da 1.500 a 800 metri quadri, ma il Comitato No Megastore sottolinea che nei documenti "non solo non vi è alcun dimezzamento previsto della superficie, quindi un altro mega supermercato è alle porte, ma si aggiunge la beffa quando dalle progettazioni appare che questa sarà la prima struttura ad essere costruita, anticipando le altre destinazioni di carattere non commerciale che invece vengono posticipate al completamento della tangenziale, come se il traffico e le connesse preoccupazioni vista la contingenza dell’ospedale Morgagni Pierantoni non fossero influenzate più da questa apertura piuttosto che dall’Rsa o da altre costruzioni con regimi di traffico iniqui rispetto ad una realtà commerciale appunto".
Intanto, viste le imminenti elezioni, è partito il consueto scaricabarile, con la giunta comunale che ritiene che il via libera è conseguenza di decisioni prese prima, “Abbiamo deciso di portare avanti le promesse fatte dalla precedente amministrazione”, e il Pd che ribatte che Zattini non era costretto e poteva prendere decisioni diverse.
Infatti il 21 dicembre scorso il Consiglio comunale ha approvato con soli i voti della maggioranza l’accordo territoriale che prevede la costruzione del “Polo H”, con il Pd quindi che ha votato contro, ma per poi cambiare posizione e votare a favore nel Consiglio Provinciale che era chiamato ad esprimersi in quanto le dimensioni dell’intervento lo rendono di livello sovracomunale. Con la giunta attuale che “ricorda” poi che fu la giunta del Pd Davide Drei ad autorizzare nel 2017 ben 96 nuove aree commerciali, quindi Zattini ne avrebbe anche autorizzate “poche” in confronto, e il Pd che ribatte “Non vi andava bene quella previsione urbanistica? Avete avuto tutto il tempo di cambiarla. Non solo, avete avuto anche la possibilità di farlo. Esattamente 3 anni fa quando avete votato voi una delibera che diceva di andare avanti con quella previsione. Lì avreste potuto disconoscere quanto fatto prima e lì vi siete presi la paternità di quanto si va a votare in questi giorni" e sul voto favorevole in consiglio provinciale, che contraddice quello nel consiglio comunale, che non si è trattato di un consenso “politico” ma ha solo “ritenuto di dare il proprio assenso alla delibera rispettando il ruolo delle istituzioni e le regole democratiche”.
Insomma, come al solito, nessuno si prende la responsabilità delle decisioni prese, che ricade su tutti, giunta precedente del “centro-sinistra” e giunta uscente di destra, e a rimetterci sono sempre le masse lavoratrici e popolari e a guadagnarci la borghesia. Per questo per le elezioni comunali la Cellula “Stalin” di Forlì ha invitato le masse a votare contro sia alla destra che al “centro-sinistra”, in quanto rappresentano gli stessi interessi, come questa vicenda dimostra, astenendosi e lottando contro la cementificazione selvaggia della città.

12 giugno 2024