Per la rappresentante israeliana “la guerra finirà quando Israele avrà raggiunto i suoi obiettivi, cioè il rilascio di tutti gli ostaggi e la distruzione di Hamas”
Il nazisionista Netanyahu respinge il piano del Consiglio di sicurezza Onu per una tregua nella Striscia di Gaza
Hamas chiede la “fine completa dell'aggressione” a Gaza

Quando lo scorso 31 maggio il presidente americano Joe Biden presentava la proposta concordata coi sionisti su un percorso per una soluzione su Gaza a partire dal cessate il fuoco e intimava a Hamas di accettarla, scattava una nuova grande campagna propagandistica degli organi di informazione imperialisti e filosionisti che premevano sulle organizzazioni della resistenza palestinese affinché la accettassero a scatola chiusa. Allora denunciavamo che già ai primi di maggio Hamas aveva accettato di discutere una versione del piano messo a punto dalle delegazioni dei negoziatori al Cairo, non molto diversa dalla proposta Usa, ma i nazisionisti avevano fatto finta di nulla e perseguito il loro vero obiettivo di dare il via all'operazione massiccia su Rafah. E anche di fronte della proposta Usa, con BIden che declamava “è tempo che la guerra a Gaza finisca”, i nazisionisti e criminali di guerra del governo Netanyahu ripetevano che "la guerra nella Striscia di Gaza non finirà se prima non sarà distrutto Hamas", che di fatto bocciava il piano Biden, o meglio ne rivelava lo scopo dato che ne avevano collaborato alla definizione. A fronte delle dichiarazioni nazisioniste Hamas chiedeva garanzie che dal cessate il fuoco temporaneo si passasse a quello permanente e al ritiro completo degli aggressori da Gaza. Nonostante queste premesse non di poco conto l'imperialismo americano presentava il 4 giugno una bozza di risoluzione agli altri 14 membri del Consiglio di sicurezza per appoggiare la proposta su Gaza e l'organismo dell'Onu la appoggiava con un solo astenuto, la Russia. Ma non cambiava nulla e mentre Hamas chiedeva la “fine completa dell'aggressione” il nazisionista Netanyahu respingeva di fatto la risoluzione ripetendo che il suo obiettivo era "la distruzione di Hamas”.
Il titolo del comunicato diffuso dall'Onu il 10 giugno per dare conto della decisione del Consiglio di sicurezza su Gaza è "il Consiglio di Sicurezza adotta una risoluzione che prevede il cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e la ricostruzione di Gaza e invita Hamas ad aderirvi". Nessun cenno al ritiro dei soldati sionisti dalla Striscia.
"Con 14 voti favorevoli e l'astensione della Federazione Russa, il Consiglio di Sicurezza ha adottato questo pomeriggio la risoluzione 2735 (2024) proposta dagli Stati Uniti e con la quale le parti in conflitto, Israele e Hamas sono invitate a seguire un percorso in tre fasi nel piano di pace che garantisca la cessazione delle ostilità, il ritorno degli ostaggi e infine la ricostruzione di Gaza, mantenendo viva la visione della soluzione a due Stati", recitava il comunicato che spiegava come "con questo testo il Consiglio accoglie con favore la nuova proposta di cessate il fuoco annunciata il 31 maggio, 'che Israele ha accettato'" ma se l'aveva preparata assieme agli Usa come ha detto Biden non si capisce cosa ha accettato e tuttavia continua a negarla nei fatti pretendendo la resa senza condizioni di Hamas.
A cosa altro mirerebbe sennò la tragica sceneggiata messa in atto dal segretario di Stato americano Blinken che in visita a Tel Aviv dichiarava di aver ricevuto esplicita assicurazione da Netanyahu che continuerà a sostenere l'accordo e che lo accetterà se Hamas accetterà ciò che è sul tavolo. Allora non lo ha accettato come recita la risoluzione, è casomai un rifiuto per quanto ripetutamente e pubblicamente affermato dai sionisti sulla prosecuzione della guerra a Gaza fino alla distruzione di Hamas. L'11 giugno una breve dichiarazione di un funzionario governativo dell'Ufficio del primo ministro ripeteva che Israele "è pronta a firmare formalmente l’attuale piano di cessate il fuoco per Gaza, mantenendo allo stesso tempo la libertà di continuare a combattere perché la proposta presentata consente a Israele di raggiungere questi obiettivi e Israele lo farà davvero". Una dichiarazione che equivale a un rifiuto delle tre fasi del percorso indicato nella risoluzione che inizierebbe col cessate il fuoco e che spetta anzitutto agli occupanti nazisionisti che mettono Gaza a ferro e fuoco prima che a Hamas che si difende.
La risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza "Sottolineando l'importanza dell'azione diplomatica in corso da parte dell'Egitto, degli Stati Uniti d'America e del Qatar, che mira a raggiungere un accordo globale di cessate il fuoco in tre fasi, accoglie con favore la nuova proposta di cessate il fuoco annunciata il 31 maggio e accettata da Israele (!), invita anche Hamas ad accettarla ed esorta entrambe le parti ad attuarne pienamente le disposizioni, senza indugi e incondizionatamenti; rileva che l'applicazione della presente proposta consentirebbe di raggiungere i seguenti risultati, in tre fasi. Fase 1: cessate il fuoco immediato, totale e completo e rilascio degli ostaggi, comprese donne, anziani e feriti, restituzione dei resti degli ostaggi uccisi, scambio di prigionieri palestinesi, ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza, ritorno dei i civili palestinesi alle loro case e ai loro quartieri in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, e una distribuzione sicura ed efficace di aiuti umanitari sufficienti in tutta la Striscia di Gaza a tutti i civili palestinesi bisognosi, comprese le unità abitative fornite dalla comunità internazionale; Fase 2: con l’accordo delle parti, cessazione permanente delle ostilità, in cambio del rilascio di tutti gli altri ostaggi ancora a Gaza, e ritiro completo delle forze israeliane da Gaza; Fase 3: lancio di un piano pluriennale globale per la ricostruzione di Gaza e la restituzione alle famiglie dei resti degli ostaggi deceduti ancora a Gaza".
"Se i negoziati per la Fase 1 dureranno più di sei settimane, il cessate il fuoco continuerà per tutta la durata dei negoziati e accoglie con favore la disponibilità di Stati Uniti, Egitto e Qatar a lavorare per garantire che i negoziati continuino finché non saranno raggiunti tutti gli accordi e si potrà iniziare Fase 2", enuncia la risoluzione che termina con l'affermazione "Respinge qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale nella Striscia di Gaza, comprese eventuali azioni che riducono il territorio di Gaza" che dovrebbe essere "unificato con la Cisgiordania sotto l'Autorità Palestinese" nel quadro della già fallita soluzione imperialista dei due Stati. Sorvolando come nulla fosse sul fatto che il governo di Hamas sulla striscia di Gaza è stato eletto dai palestinesi e li rappresenta, un percorso democratico a cui si è invece sottratta l'Autorità palestinese di Abu Mazen complice attiva dell'occupazione sionista in Cisgiordania.
Prima del voto, la rappresentante americana al Consiglio aveva invitato Israele a fare tutto il possibile per proteggere i civili (come se non ne avesse già massacrati quasi 40 mila in poco più di otto mesi, ndr) e aveva addirittura sottolineato che sono stati i leader di Hamas a mettere a rischio le vite dei civili nascondendosi nei tunnel vicino alle popolazioni. La stessa bestiale teoria con la quale l'imperialismo americano si era autoassolto dai massacri compiuti con le invasioni in Iraq e Afghanistan e che i nazisionisti replicano in Palestina. Dopo la votazione la rappresentante Usa ripeteva che Hamas doveva accettare la proposta di accordo di cessate il fuoco e "i combattimenti potrebbero finire oggi”. Immediatamente smentita dalla rappresentante di Israele ferma sulla posizione che la guerra non finiva "finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti e finché le capacità militari e di governo di Hamas non saranno smantellate". Il risultato resta comunque che l'imperialismo americano e i nazisionisti viaggiano a braccetto e sono corresponsabili dei crimini di guerra e del genocidio palestinese a Gaza, confermato dal bilancio aggiornato all'11 giugno dal Ministero della Sanità di Gaza con 37.164 palestinesi morti e 84.832 feriti. E assieme, imperialisti americani e nazisionisti, hanno progettato e sono stati responsabili del massacro dell'8 giugno nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, con almeno 274 palestinesi uccisi e oltre 700 feriti nel bombardamento a tappeto delle case del campo, del mercato e del quartiere intorno all’ospedale a protezione dei soldati che nascosti dentro finti camion di aiuti umanitari erano sul posto per liberare quattro ostaggi. Bastava un nuovo accordo come quello del novembre scorso con 105 ostaggi rilasciati ma i nazisionisti non vogliono accordi ma prove di forza fino a un nuovo massacro vergognosamente ignorato dal Consiglio di sicurezza dell'Onu subito "distratto" dalla discussione sulla proposta Biden.
Dai resoconti del dibattito in sede di Consiglio di sicurezza registriamo che l'unica astensione alla risoluzione da parte della Russia era spiegata dal rappresentante del Cremlino col fatto che la sua delegazione ha sempre sostenuto un cessate il fuoco permanente, la liberazione degli ostaggi e la normalizzazione della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza ma "la formulazione non richiede nemmeno alle parti un cessate il fuoco immediato e permanente". I contorni dell'accordo menzionato nel testo americano, osservava il delegato russo, non sono stati resi noti al Consiglio, non c'è stato un vero e proprio percorso negoziale sul progetto di risoluzione messa sul tavolo assieme alla richiesta dell'approvazione. E allo stesso modo, ha aggiunto, non era affatto chiaro se vi sia un consenso ufficiale israeliano, come affermato nella risoluzione, tanto che Israele continua a chiedere la continuazione della guerra fino alla completa vittoria sul Hamas. Su Gaza il Consiglio ha adottato tre risoluzioni la cui attuazione è rimasta virtuale, ignorata da Israele, osservava il delegato russo, e il quarto documento potrebbe fare la stessa fine e minare l'autorità dell'Onu quale principale organo per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Che in effetti dall'Ucraina alla Palestina ha finora fallito la sua missione, ignorato dagli aggressori russi e sionisti.
Biden il 13 giugno, dal vertice del G7 in Puglia, dichiarava di non aspettarsi presto un accordo sul cessate il fuoco come fosse un passaggio diplomatico di poca importanza mentre il popolo palestinese muore sotto le bombe, per fame e malattie causate dai criminali nazisionisti e dalla complicità dei paesi imperialisti dell'Ovest, con in prima fila il governo della neofascista Meloni.

19 giugno 2024