Giornata mondiale per Salute e la Sicurezza sul lavoro
Stillicidio di lavoratori in Emilia-Romagna
Basta morti sul lavoro! Basta capitalismo!

Dal corrispondente del PMLI per l'Emilia-Romagna
La strage di 7 lavoratori alla centrale idroelettrica Green Power di Bardi, nell’Appennino bolognese, dello scorso 9 aprile ha riacceso i fari sullo stillicidio di lavoratori che si consuma ogni giorno nel nostro Pese nel nome del profitto capitalista, e che conta già oltre 350 morti nei primi 4 mesi nel 2024, furono 1.500 nel 2023, mentre gli infortuni sul lavoro nei primi 3 mesi di quest’anno sono stati oltre 145.000.
Il 28 aprile si è tenuta la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza del lavoro, che ha messo ancora una volta in evidenza dati catastrofici.
In Emilia-Romagna ad esempio a gennaio/febbraio 2024 sono stati denunciati 11.820 infortuni, con un aumento del 5,1% sullo stesso periodo dello scorso anno, 9 i morti (senza contare la strage di Bardi e gli altri purtroppo deceduti dopo i primi due mesi del 2024) rispetto agli 8 di inizio 2023, 1.229 le malattie professionali, con un incremento del 32% rispetto alle 932 dello stesso periodo del 2023.
Sempre nei primi due mesi del 2024 nella provincia di Forlì-Cesena sono stati 1.067 gli infortuni sul lavoro, contro i 997 dello stesso periodo del 2023, 2 le vittime, 172 (contro 148) le malattie professionali denunciate.
In base ai dati aggiornati al mese di aprile rilevati dall'Osservatorio Sicurezza Vega “Con un’incidenza di mortalità superiore alla media nazionale, l’Emilia-Romagna si colloca in zona rossa nella mappatura dell’emergenza, ovvero quella in cui si trovano le regioni con un rischio di mortalità più elevato rispetto alla media del Paese. Stiamo parlando di un indice di incidenza di mortalità per milione di lavoratori pari a 13,8, ben superiore rispetto al dato medio nazionale (8,7)”. In regione solo 2 province sono in “zona bianca”, Ravenna e Piacenza, mentre tutte le altre 7 sono in “zona rossa” con indici sopra alla media nazionale: Ferrara (20,4), Modena (18,5), Bologna (16,9), Parma (14,2), Rimini (13,9), Reggio Emilia (12,4) e Forlì-Cesena (11,2).
In tutto il 2023 vi sono stati 91 morti sul lavoro in Emilia-Romagna, 3 in più del 2022, Bologna e Modena le più colpite con 15 decessi ognuna, a Forlì-Cesena 13, 76.687gli infortuni sul lavoro in Regione su un totale a livello nazionale di 585.356.
Come è scritto nel comunicato stampa emesso dal PMLI.Emilia-Romagna il giorno stesso dei fatti di Bardi: “L’ennesima strage di lavoratori, l’ennesimo tributo di sangue versato all’altare del capitalismo, l’ennesimo ‘incidente’ sul lavoro conseguenza del modo di produzione capitalistico volto al massimo profitto le cui responsabilità cadono anche sulle istituzioni tutte, locali, regionali e nazionali, che oggi, come sempre succede in questi casi, versano lacrime di coccodrillo per poi tornare ad amministrare nel solo interesse del capitalismo assassino… Questo è ciò che continuerà a succedere finchè il capitalismo non sarà spazzato via… Basta morti sul lavoro! Basta capitalismo!”.

3 luglio 2024