Ennesima barbarie del capitalismo nel Lodigiano
Muore un apprendista operaio di 18 anni schiacciato da una seminatrice
Il collega di lavoro ventenne portato al pronto soccorso sotto choc. L'azienda non avrebbe fatto la manutenzione ai macchinari

Dal corrispondente del PMLI per la Lombardia
Lo scorso 20 giugno a Brembio (Lodi) si è consumato l'ennesimo crimine del capitalismo e Pierpaolo Bodini, un apprendista operaio agricolo di 18b anni che stava facendo dei lavori di manutenzione ai macchinari dell'azienda Bassanetti di via Cavour dove lavorava da circa un anno, è stato schiacciato da una seminatrice morendo sul colpo. Un collega di lavoro operaio ventenne, assistendo alla tragedia, ha avuto un malore ed è stato trasportato all'ospedale di Codogno in stato di choc.
Secondo le prime ricostruzioni fatte dai vigili del fuoco, dai carabinieri e dai tecnici dell'Ats (Agenzia di Tutela della Salute) sarebbero mancate le necessarie manutenzioni al mezzo, che era fermo nella cascina da mesi e appena rimesso in funzione ha perso un pesante componente che ha travolto il ragazzo. Il mezzo è stato sequestrato e la procura di Lodi ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo nei confronti del titolare dell'azienda.
Sulla tragedia sono state versate le consuete lacrime di coccodrillo a cominciare dalla sindaca Oriana Ghidotti, eletta nel 2023 nella lista civica “Brembio Unita e Solidale”, che ha proclamato il lutto cittadino ma non ha minimamente affrontato il problema della strage silenziosa che avviene nel lavoro agricolo e una volta giunta sul posto si è limitata a dire “Non so davvero cosa pensare”.
Le organizzazioni sindacali hanno denunciato che serve intervenire a livello territoriale ma anche nazionale sul tema della salute e della sicurezza rafforzando verifiche e ispezioni, assumendo ispettori e tecnici per il rispetto dei Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni). Una situazione grave che potrebbe peggiorare con l'introduzione dell'autonomia differenziata.
Noi marxisti-leninisti chiediamo sia immediatamente introdotto il reato specifico di omicidio sul lavoro, il quale deve sanzionare con pene rilevanti tutti quei datori di lavoro che, per risparmiare sulla sicurezza, provocano con tali gravissime omissioni la morte dei propri dipendenti perché fino ad oggi, in caso di incidenti mortali, se la sono tutt’al più cavata con le pene irrisorie previste per omicidio colposo.

10 luglio 2024