Provincia di Firenze
Pieno successo della 75esima edizione del Raduno partigiano sul Monte Giovi
Splendida e rossa presenza del PMLI, buonissimi riscontri del banchino di propaganda

Dal corrispondente dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Sabato 13 e domenica 14 luglio si è svolta la “75° Festa della Resistenza e dell'antifascismo” sul Monte Giovi (Firenze), che negli anni passati veniva chiamata “Raduno dei Partigiani e dei giovani”. Monte Giovi, ubicato a cavallo dei comuni della Valdisieve e del Mugello, durante la Resistenza è stato una fondamentale base logistica delle formazioni partigiane da dove mossero alla Liberazione della città del Giglio.
La parola d'ordine della Festa antifascista “Pace, diritti, libertà, nuove resistenze” non ci trova completamente d'accordo, sia perché la parola pace non distingue chi sono gli aggrediti e gli aggressori nelle varie guerre, vedi Ucraina e Palestina, senza stare a distinguere le guerre di liberazione dagli invasori combattute giustamente, come fecero i gloriosi partigiani o fanno i popoli ucraino e palestinese, da quelle ingiuste d'aggressione imperialista, sia per la parola libertà che non vuol dire niente su un piano di classe; libertà per chi, i capitalisti sfruttatori o i lavoratori sfruttati?
L'iniziativa organizzata dal Comitato provinciale di Firenze dell'ANPI, con le sezioni di Rufina e di Borgo San Lorenzo che hanno allestito i propri banchini di propaganda, con la collaborazione dell'ARCI, con le Case del Popolo di zona e il Circolo di Scopeti che ha curato il “Pranzo del partigiano”, del gruppo GEO Sieci, e con il coinvolgimento delle istituzioni locali, ha visto iniziative politiche, culturali, musicali ed escursionistiche.
Nella mattina della domenica il clou con il corteo ha avuto come fine la deposizione delle corone ai monumenti in onore alla Resistenza. In testa le bandiere delle varie sezioni ANPI che operano in zona e non solo, la bandiera rossa della Brigata Garibaldi Sinigaglia, gli stendardi della regione Toscana, della Città metropolitana di Firenze e dei comuni della Valdisieve, del Mugello e di Firenze e altri della restante provincia fiorentina, che contribuiscono a conferire all'iniziativa un carattere provinciale rendendola la più importante e conosciuta a livello fiorentino.
Ai cippi partigiani della faggeta, di fonte alla Capra e presso il chiesino di San Giusto con il suono delle clarine del comune di Firenze, un bel segnale è stato per il futuro degli ideali antifascisti la deposizione floreale da parte dalle bambine Anna, Vittoria e Stella, quest'ultima ormai “veterana” del ruolo. Dopo l'omaggio reso al primo monumento partigiano è stata intonata “Bella Ciao” alla quale si sono uniti ben volentieri le compagne e i compagni marxisti-leninisti.
Alla fine del corteo alla faggeta ci sono stati gli interventi che però non sono usciti dall'ambito istituzionale e di circostanza, con timide critiche al governo neofascista Meloni non andando al fondo delle questioni, tutti appiattiti sulla Costituzione democratica borghese del '48. L'unica che si è spinta appena oltre è stata la Presidente provinciale ANPI di Firenze, Vania Bagni, che ha parlato di “sottovalutazione del neofascismo”.
La partecipazione è stata molto più numerosa degli altri anni, varie centinaia di antifascisti per un successo pieno considerando anche che il luogo è impervio, con strade strette, non asfaltate e tutte dissestate per molti chilometri, per di più i comuni hanno pensato bene di non organizzare alcune navette come facevano in passato, oltre alla scarsa propaganda dell'evento.
Il PMLI, unica forza politica presente ufficialmente come negli anni precedenti, è stato rappresentato dalla Cellula “F. Engels” della Valdisieve e dall'Organizzazione di Vicchio del Mugello. Militanti, simpatizzanti e amici del Partito hanno portato in corteo, rendendolo rosso vivo e sfavillante, classica caratteristica degli spezzoni marxisti-leninisti, le magliette di Lenin, del Partito, le spille dei Maestri e del PMLI, fazzoletto del Partito al collo, bandiere dei Maestri e del PMLI.
I compagni hanno allestito un banchino di propaganda con varie opere della collana “Piccola biblioteca marxista-leninista”, vari gadget, magliette di Lenin, di Mao e “Il Bolscevico”. Esposte le bandiere dei Maestri e del PMLI e un cartone doppio a V rovesciata con sopra un collage di locandine del 25 Aprile e “La via maestra è il socialismo e il potere politico del proletariato...”.
I compagni hanno iniziato a distribuire il materiale ben accettato dagli antifascisti, cosa che è proseguita per tutto il pomeriggio quando è finita la parte più istituzionale ed è iniziata quella più ricreativa e musicale. Varie le discussioni intavolate con tanti conoscenti. Il nostro materiale ha ottenuto buonissimi riscontri. Distribuite diverse decine di copie del volantino con l'Editoriale di Scuderi per il 47° compleanno del PMLI dal titolo “La via maestra per cambiare l'Italia”, riscontrava interesse degli antifascisti, poi gli opuscoli con il Programma elettorale amministrativo per la Valdisieve realizzato dalla Cellula “F. Engels”, la maglietta di Lenin, l'opuscolo n° 7 di Scuderi “Dove porta la bandiera di Guevara”, i segnalibro “Viva Marx” dati anche ad alcuni bambini, molte spille del PMLI e le penne de “Il Bolscevico”. Diversi hanno lasciato l'indirizzo di posta elettronica per ricevere settimanalmente “Il Bolscevico”. Versate ottime libere sottoscrizioni per decine di euro, come già lo scorso anno: soldi che ci hanno permesso di finanziare la stampa di volantini e locandine. Nel quadro del lavoro di massa, abbiamo contribuito a realizzare il banchino dell'ANPI Sezione Berceto di Rufina.
Nel pomeriggio, molto applaudita e apprezzata l'esibizione della “Fanfara della Leggera” gruppo della zona “che alterna canti sociali e di lotta a pezzi da ballo della tradizione locale” che ha eseguito il pezzo “Io sono un monte... Montegiovi si confida”. È seguito il concerto dei Choreos, un coro LGBTQI*. Questi due gruppi, insieme anche alla presenza di un nutrito gruppo di bambini del Sahrawi con la bandiera che rappresenta quel popolo nordafricano, hanno contribuito notevolmente a legare la giornata alla realtà delle battaglie e lotte quotidiane.
Tutto si è concluso al canto di “Bella Ciao” completa della strofa finale dove si caratterizza il partigiano animato da ideali comunisti.
Ringraziamo gli amici del Partito, la compagna Norma che preziosa come sempre ha aiutato nel tenere il banchino di propaganda del PMLI e ha provveduto alla preparazione del pranzo per i compagni, il compagno Elio che ha sventolato con orgoglio al corteo la bandiera dei Maestri.
Una bella delegazione marxista-leninista che si è ben radicata negli anni in questa iniziativa, dove ha conquistato uno spazio importante e dove, specialmente nella parte pomeridiana, “gioca in casa” come evidenzia l'accoglienza ricevuta, fraterna e proletaria.

17 luglio 2024