Preoccupanti segnali dall’imperialismo dell’Est
Esercitazioni militari tra Cina e Bielorussia ai confini della NATO
Per la prima volta un reparto di Pechino partecipa a manovre sulla frontiera polacca

Dall’8 luglio un reparto dell’esercito cinese ha preso parte a esercitazioni in Bielorussia, paese fresco membro dell’alleanza dello SCO (Shangai Cooperation Organization), legato al carro del nuovo zar del Cremlino Putin e mano dell’imperialismo dell’Est, nella zona di Brest a ridosso del confine polacco. Non c’era mai stato uno schieramento delle truppe di Pechino così vicino alla frontiera dell’Unione europea e della NATO. Un preoccupante segnale dell’attivismo militare dell’imperialismo dell’Est.
Bielorussi e cinesi in passato hanno preso parte insieme a grandi manovre in territorio russo, sempre però in poligoni situati molto più a Est, nel Caucaso o in Siberia. Adesso invece viene messa in scena questa inedita prova di forza, denominata “Eagle Assault”, a cui formalmente Mosca non partecipa ma che sicuramente ne condivide scopi e mezzi, proprio lungo la linea di massima tensione internazionale, inasprita dal recente trasferimento di bombe nucleari tattiche destinate a essere usate dai reparti bielorussi, posizionate nella stessa aerea.
Stando al comunicato del ministro cinese della Difesa nazionale, le esercitazioni dureranno undici giorni e saranno dedicate alle tattiche “antiterrorismo”: ci sarà la simulazione di blitz per la liberazione di ostaggi e di raid contro covi di attentatori. Minsk le ha presentate come l’occasione per un confronto di esperienze e per incrementare le relazioni bilaterali come deciso giorni prima al vertice SCO di Astana.
Grande risalto è stato dato alle immagini dell’arrivo del quadrireattore cinese Xi’an Y20 sulla pista di Baranavichi a duecento chilometri dal confine NATO: è il primo aereo da trasporto strategico in servizio con l’Esercito cinese, che permette di “proiettare” le sue forze in altri continenti. Si ritiene che il jet del socialimperialismo cinese possa percorrere 7800 chilometri a pieno carico e la stiva è in grado di ospitare due tank leggeri oppure 140 soldati equipaggiati. Grazie a questo velivolo, la Cina ha iniziato a costituire una potente task force in grado di intervenire dal cielo, dotandola di mezzi corazzati e artiglieria paracadutabili.
Anton Gerashchenko, ex viceministro degli Interni di Kiev, ha sostenuto che queste esercitazioni “sono una notizia allarmante, non solo per l’Ucraina. Pechino manda un segnale a Washington e dimostra la capacità di utilizzare le infrastrutture militari e il territorio bielorusso”. Negativi i commenti del governo di Varsavia, nonostante due settimane prima il presidente Duda era stato in Cina e ha incontrato Xi Jinping, elogiando l’amicizia tra i due Paesi. Il ministero della Difesa polacco ha criticato la tempistica delle esercitazioni, mettendo in guardia dal “rischio che le operazioni in questione vengano utilizzate per scopi di disinformazione e propaganda… in concomitanza con il vertice della NATO”.
"Gli eventi che accadono nel mondo sono allarmanti e la situazione è difficile, quindi metteremo in pratica nuove forme e metodi per svolgere compiti tattici", ha detto il capo del comando delle operazioni speciali bielorusso Vadim Denisenko citato dai media locali.
Le esercitazioni congiunte “antiterrorismo” sul territorio della Bielorussia, alleata della Russia, vicino al confine con la Polonia, si svolgono mentre i leader della NATO si riunivano per il vertice a Washington con al centro delle discussioni la guerra in Ucraina. Considerando che i rapporti tra la NATO da una parte e la Cina e la Russia dall’altra sono da tempo precipitati, è evidente che Pechino abbia voluto inviare un messaggio di avvertimento all’alleanza dell’imperialismo dell’Ovest con la tempistica delle esercitazioni.
In contemporanea grandi manovre aeronavali cinesi si stanno svolgendo nel Pacifico. L’11 luglio, il ministero della Difesa di Taiwan ha dichiarato di stare monitorando attentamente i movimenti militari cinesi dopo che un gruppo di aerei da guerra si è unito alle esercitazioni con la portaerei cinese Shandong nel Pacifico. Al pari di quelle in Bielorussia anche queste esercitazioni militari coincidono con un vertice NATO a Washington, dove nella dichiarazione finale si legge che Pechino è divenuta ormai un fattore decisivo per lo sforzo bellico della Russia in Ucraina e che Pechino continua a porre sfide sistemiche all’Europa e alla sicurezza.

17 luglio 2024