Assurdo omicidio di un tifoso. Il calcio va rifondato

Usare le armi per sedare una rissa tra tifosi è assolutamente ingiustificabile. Il poliziotto che ha sparato e ucciso il tifoso laziale Gabriele Sandri, che stava già lasciando in macchina il luogo della rissa, va processato subito e severamente condannato. Alla famiglia del giovane ucciso vanno la solidarietà e le condoglianze del PMLI.
Tale assurdo omicidio volontario, che riflette il tipo di formazione reazionaria e antipopolare che ricevono le "forze dell'ordine", e il comportamento indegno e irresponsabile del governo, della Federcalcio, della Lega calcio e del Coni, che non hanno sospeso immediatamente il campionato, non giustifica però la reazione sconsiderata e controproducente che c'è stata da parte di certe tifoserie.
Ormai è sotto gli occhi di tutti che il calcio capitalistico genera solo mostri in campo e fuori del campo. E' irriformabile e quindi va cancellato. Intanto devono dimettersi il ministro dell'interno, Amato, e quello dello sport, Melandri, che hanno dimostrato di essere incapaci di gestire correttamente l'ordine pubblico nel calcio e i rapporti con le tifoserie.
Il calcio capitalistico va sciolto e rifondato su basi democratiche e popolari. Un calcio pubblico, senza alcun apporto diretto o indiretto dei privati, gestito direttamente dai tifosi, e in cui i giocatori ricevano stipendi da lavoratori.
Per quanto riguarda l'ordine pubblico negli stadi e alle partite, esso deve essere affidato alle tifoserie coadiuvate dalle "forze dell'ordine" senza armi.
La paytv va abolita e i prezzi dei biglietti d'ingresso alle partite devono essere popolari.
 
L'Ufficio stampa del PMLI

Firenze, 12 novembre 2007