La Ue della grande finanza e delle banche detta la linea repressiva e antioperaia al governo greco
Irruzione della polizia nell'Acciaieria occupata ad Atene
I corpi speciali arrestano il dirigente sindacale e 8 operai

La mattina del 20 luglio i corpi speciali della polizia di Atene hanno fatto irruzione all'Acciaieria ellenica e hanno arrestato il responsabile del sindacato e 8 operai che in quel momento si trovavano all'interno della fabbrica occupata. La magistratura, su pressione del governo, aveva dichiarato "illegale" lo sciopero e aperto la strada all'intervento della polizia che dopo l'irruzione presidiava in forze i cancelli.
Un'azione decisa nello stesso giorno in cui ad Atene arrivavano i delegati del Fondo monetario internazionale (Fmi) a verificare nuovamente l'applicazione del programma di macelleria sociale imposto al governo greco, l'esecutivo guidato dal conservatore Samaras, dava un esempio di come sta mettendo in pratica anche la linea repressiva e antioperaia dettata dalla Ue della grande finanza e delle banche.
L'Unione europea e il Fmi vorrebbero che il governo Samaras recuperasse il tempo perso dalle doppie elezioni politiche accelerando tagli, privatizzazioni e controriforme strutturali senza farsi condizionare dalla protesta popolare e dalle lotte dei lavoratori, una opposizione da piegare con la repressione. Come nel caso della lotta degli operai metallurgici di "Elliniki Xalibourgia", le Acciaierie elleniche che sono in sciopero da ben 9 mesi per un aumento delle paghe di fame e la riassunzione di 34 lavoratori licenziati per rappresaglia dalla direzione aziendale all'inizio della lotta. Una battaglia che è potuta durare a lungo grazie alla determinazione degli operai e all'enorme movimento di solidarietà nato in tutto il paese e specialmente delle zone industriali di Aspropyrgos ed Eleusina.
Una solidarietà manifestata davanti ai cancelli dello stabilimento, subito dopo l'irruzione della polizia nell'acciaieria, da numerosi lavoratori, delegati sindacali e organizzazioni sociali di massa che si sono stretti attorno ai metallurgici che riuniti in assemblea generale il 21 luglio hanno deciso, con 164 voti a favore e solo 5 voti contrari, di continuare lo sciopero.

1 agosto 2012