Condannato per frode fiscale sui diritti tv
4 anni di carcere a Berlusconi
"Ha gestito il sistema anche dopo la discesa in campo". Interdetto per 5 anni dai pubblici uffici
"Delinquente naturalmente"

Dopo dieci anni di indagini e 72 mesi di dibattimento caratterizzati da continui rinvii, richieste di ricusazione dei giudici, leggi ad personam, "legittimi" impedimenti, ricorsi alla Consulta e riformulazione dei capi di imputazione, il 26 ottobre la prima sezione del tribunale di Milano ha condannato il neoduce Berlusconi a 4 anni di carcere per frode fiscale a conclusione del primo grado di processo per l'acquisizione dei diritti tv di Mediaset.
I giudici hanno ritenuto prescritto il reato per il 2001, ma non per gli esercizi 2002-2003 nel corso dei quali - scrivono - è stata portata a termine "una evasione notevolissima". Dei quattro anni inflitti, tre sono stati condonati per indulto (ossia per gli effetti della legge sul condono del 2006).
Nel dispositivo di condanna la corte sottolinea fra l'altro che nella condotta dell'imputato Silvio Berlusconi si ravvisa "una naturale capacità a delinquere mostrata nella persecuzione del disegno criminoso".
Non solo, secondo i giudici, l'ex premier è stato anche "l'ideatore di una scientifica e sistematica evasione fiscale di portata eccezionale", dalla quale "ha conseguito un'immensa disponibilità economica all'estero, ai danni non solo dello Stato ma anche di Mediaset e, in termini di concorrenza sleale, delle altre società del settore". Era lui, in prima persona, che "gestiva il sistema anche dopo la discesa in campo" politica.
E ancora: "I diritti erano oggetto di passaggi di mano e di maggiorazioni ingiustificate. Passaggi privi di funzione commerciale. Servivano solo a far lievitare il prezzo". Infatti sottolineano i giudici, comprando i diritti non dalle major ma da una serie di intermediari e sottointermediari era possibile gonfiarne il prezzo così da poter poi stornare la "cresta" a beneficio della famiglia Berlusconi. Fininvest quindi, secondo la tesi del Pubblico ministero (Pm) Fabio De Pasquale, ha sistematicamente aumentato il prezzo dei diritti di trasmissione dei film delle major americane. Facendo così avrebbe aumentato le voci passive dei propri bilanci, con risparmi notevoli da un punto di vista dell'imposizione fiscale, riuscendo al tempo stesso a produrre fondi neri. In questo modo Fininvest ha creato fondi neri con un valore che supererebbe i 270 milioni di euro. Soldi sottratti al fisco e agli altri azionisti della società, a solo beneficio di Berlusconi.
Per questo motivo il collegio giudicante ha disposto anche un risarcimento dei danni all'Agenzia delle Entrate di 10 milioni di euro. L'ex premier, infine, è stato anche condannato all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, e tre anni di interdizione dagli uffici direttivi delle imprese: provvedimento che non è immediatamente esecutivo, essendo la sentenza di primo grado. La pena inflitta a Berlusconi risulta più dura di quella proposta nella requisitoria dalla pubblica accusa, che aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di carcere. Assolto invece Fedele Confalonieri.
Rabbiosa e mussoliniana la reazione di Berlusconi che ha definito il verdetto dei giudici "Una condanna politica, incredibile e intollerabile", da "Paese barbaro e incivile". Dagli schermi televisivi delle sue emittenti il neoduce ha reagito muovendo un nuovo violento attacco alla magistratura affermando fra l'altro che la sentenza rappresenta "la conferma di un vero e proprio accanimento giudiziario" da parte dei giudici di Milano. Che "non c'è nessuna connessione" tra la sentenza e il suo passo indietro sulla candidatura a premier. Infine, ha minacciato: "così non si può andare avanti... si deve fare qualcosa".
Nel collegamento telefonico con Studio Aperto, il tg di Italia Uno, la rabbia dell'ex premier ha raggiunto il culmine: "Ero certo di essere assolto da una accusa totalmente fuori dalla realtà. Grazie alla parzialità di certi giudici un Paese diventa incivile, barbaro, invivibile e cessa di essere una democrazia". Berlusconi è poi entrato nel merito della sentenza, per la quale presenterà ricorso: "Sulla mia innocenza - ha detto - ci sono molte prove e due assolutamente inoppugnabili". "Ho subito più di 60 procedimenti, più di mille magistrati si sono occupati di me - ha concluso il cavaliere -. Il mio gruppo ha avuto 188 visite della polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, ci sono state 2666 udienze in questi 18 anni e abbiamo dovuto spendere più di 400 milioni in parcelle di avvocati e consulenti. E poi ci sono i 564 milioni che ho dovuto dare a De Benedetti che non sono la rapina del secolo, ma del millennio".
Per quanto riguarda gli altri coimputati, sono stati giudicati colpevoli anche Frank Agrama, l'intermediario cinematografico indicato dalla Procura di Milano come il "socio occulto" di Berlusconi nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici all'estero. Per lui la pena è di tre anni di reclusione. Daniele Lorenzano, produttore ed ex manager Fininvest, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi mentre la pena per Gabriella Galetto, ex manager del gruppo in Svizzera, è di 1 anno e 6 mesi. Alcuni degli imputati di riciclaggio, tra cui il banchiere Paolo Del Bue, si sono visti derubricare l'imputazione in appropriazione indebita con conseguente prescrizione. Altri invece sono stati assolti nel merito.

31 ottobre 2012