Berlusconi manda un battaglione di alpini in Afghanistan

Per garantire lo svolgimento delle "libere" elezioni in un Afganistan occupato militarmente e controllato solo in alcune zone dal contingente imperialista la Nato ha inviato ulteriori rinforzi. E fra questi un nuovo battaglione di alpini. A fine settembre il governo Berlusconi ha disposto l'invio di 500 alpini del battaglione Susa, che per la missione è stato ribattezzato "Task Force Cobra". Il contingente di occupazione italiano in Afghanistan ai primi di ottobre supera così i 1000 effettivi.
Il battaglione Susa per compiere la missione denominata "Sparviero" è stato rinforzato da unità specialistiche come i ranger degli alpini paracadutisti e componenti della brigata Folgore esperti nell'individuazione di obiettivi da colpire. I parà della Folgore hanno anche addestrato, presso Livorno e in collaborazione con la Scuola superiore di studi universitari e perfezionamento di S. Anna di Pisa, un gruppo di addetti europei al monitoraggio delle elezioni afghane.
L'imperialismo italiano invece di ritirare il contingente di occupazione, rafforza la propria presenza militare in Afghanistan con la giustificazione di "proteggere" lo svolgimento delle elezioni farsa e non vuol essere da meno delle altre potenze occupanti come gli Usa che hanno inviato altri aerei nella base di Karshi Kahnabad in Uzbekistan e gli olandesi che hanno schierato altri caccia nella base americana a Manas in Kirghizistan.

6 ottobre 2004