Con un blitz poliziesco all'alba nel centro di Firenze
Renzi fa sgomberare via de' Conciatori, storico punto di riferimento di sinistra
Corteo e presidio in S. Ambrogio. Destra e "sinistra" di Palazzo Vecchio plaudono quest'atto fascista e criminalizzano gli occupanti

Redazione di Firenze
Alle 5 di mattina del 19 gennaio le forze di polizia, mandate dal neopodestà Matteo Renzi (PD), con un classico blitz di stampo fascista, hanno iniziato lo sgombero della grande area di via de' Conciatori, occupata da più di trenta anni, sede e punto di riferimento per associazioni, movimenti e partiti della sinistra fiorentina.
Renzi ha messo la parola fine a questa storica esperienza senza mai incontrare gli occupanti, senza nemmeno prendere in considerazione il piano di autorecupero presentato che prevedeva spazi pubblici e case popolari. L'area occupata, che ospitava le antiche concerie, copre una superficie di 1.600 mq in pieno centro storico, il comune di Firenze l'ha svenduta per 1.150 euro al metro quadro, circa 2 milioni, ad una società immobiliare, la Toscotre srl, nel dicembre 2010, inserendola nella prima asta per le alienazioni degli immobili comunali. La foglia di fico con cui si copre l'amministrazione è che con questa cifra apriranno due asili nido.
Gli occupanti hanno resistito fino a mezzogiorno gridando slogan contro Renzi poi, in corteo, hanno raggiunto il mercato di S. Ambrogio, dove la protesta è proseguita con un presidio.
Questo sgombero è un ulteriore, grave passo verso la fascistizzazione della vita politica cittadina, perché chiudendo questa esperienza trentennale si cerca di privare i movimenti di opposizione alla politica di Renzi di un luogo di aggregazione e di un punto di riferimento. Lo dimostra anche il livore con cui sono stati attaccati gli occupanti.
Questo sgombero, inoltre, arriva a poco più di un mese dalla strage neonazista di piazza Dalmazia, quando si è alzata la richiesta corale di chiudere Casa Pound e i covi neofascisti. Renzi è voluto andare platealmente nella direzione opposta, gratificato dall'apprezzamento dei neofascisti fiorentini.
Come è successo ai lavoratori ATAF in lotta contro la privatizzazione dell'azienda di trasporti, gli occupanti di via de' Conciatori sono stati denigrati e criminalizzati sia dalla destra che dalla "sinistra" di Palazzo Vecchio. Il capogruppo PD Francesco Bonifazi: "Vergognose le proteste da parte degli occupanti. Non si può parlare a sproposito di diritti, né tantomeno accusare questa amministrazione comunale di essere antidemocratica". Costui si è così significativamente venuto a trovare sulla stessa lunghezza d'onda del gruppo PDL che ha espresso il proprio "plauso alle forze dell'ordine e alla polizia municipale per il loro operato nello sgombero effettuato questa mattina in via de' Conciatori. Una scelta obbligata e doverosa".
Il fascista Francesco Torselli, consigliere comunale del PDL e dirigente nazionale della Giovane Italia, organizzatore della kermesse nera sui "martiri delle foibe" del prossimo 4 febbraio, ha colto l'occasione per alzare il tiro e chiedere di vietare la contemporanea e contrapposta manifestazione antifascista, a cui aderisce anche il PMLI, chiedendo "ufficialmente che il Comune di Firenze, così come la sinistra istituzionale e democratica che lo governa, prendano immediatamente le distanze da questi soggetti, rivedendo al tempo stesso anche quelle politiche di tolleranza che hanno assegnato a questi soggetti spazi di aggregazione a prezzi agevolati, se non addirittura in comodato gratuito".
Battersi contro la giunta del neopodestà Renzi è il primo dovere per chi è schierato per l'antifascismo, l'antirazzismo e i diritti dei lavoratori.

25 gennaio 2012