Comunicato della Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI
Il blocco del consiglio comunale palermitano dimostra che le istituzioni borghesi non sono in grado di governare la città
Alle prossime elezioni comunali asteniamoci e lavoriamo per costruire le assemblee popolari e i comitati popolari
Il Consiglio comunale e la giunta di Palermo sono la migliore dimostrazione del livello di degrado in cui sono giunte le istituzioni borghesi.
Il Consiglio comunale è un covo di sanguisughe delle risorse economiche dei palermitani. Ormai è costume generalizzato dei consiglieri del "centro-destra" e del "centro-sinistra" presentarsi all'appello delle sedute solo per intascare il gettone di presenza di 125 euro e poi sparire facendo mancare il numero legale.
Con questo giochetto i consiglieri riescono a intascare anche alcune migliaia di euro al mese sottratti ai palermitani.
Il livello della vampirizzazione delle risorse pubbliche da parte del Consiglio comunale aumenta regolarmente negli anni. Nel 2003 le sedute andate a vuoto sono state 11 su 59, pari al 18,6% del totale, nel 2004 sono state 20 su 81, pari al 24,7%, nel 2005 sono state 31 su 71, pari al 43,6%. Nel 2006 i consiglieri comunali esagerano con questo malaffare istituzionalizzato: su 59 sedute ben 30 vanno a vuoto, pari al 50,8% del totale.
Quando le istituzioni borghesi lavorano non fanno altro che approvare provvedimenti antipopolari. La giunta Cammarata, senza alcuna discussione in Consiglio e senza alcuna opposizione reale, macina provvedimenti contro i palermitani, tra cui l'aumento dei costi dei trasporti, l'aumento dei costi dei servizi in genere, per non parlare della spartizione clientelare e filomafiosa delle poltrone delle ex-municipalizzate a uomini vicini al neopodestà forzista.
E non ci si può illudere che il "centro-sinistra" sia lontano da queste dinamiche politiche antipopolari alle quali, anzi, partecipa e le appoggia nel generale silenzio e nel malaffare filomafioso del Comune di Palermo.
La sostanziale identità dei due schieramenti in merito a programmi e comportamenti antipopolari, neofascisti e filomafiosi si desume anche dal fatto che il candidato a neopodestà del "centro-sinistra", il democristiano Leoluca Orlando, per raccogliere voti stia tentando di inserire nella sua lista diversi attuali consiglieri della Casa del fascio.
L'astensionismo
Oggi è necessario che le masse popolari traccino una netta linea di demarcazione tra se e le istituzioni borghesi. L'astensionismo è un'arma potente che abbiamo in mano per cambiare le cose. È importante che si comprenda che l'astensionismo elettorale non è un non voto. Esso è un voto a tutti gli effetti, che esprime una protesta, un dissenso, una sfiducia nei confronti di tutti i partiti parlamentari e delle istituzioni borghesi.
Noi vogliamo che sia concepito e utilizzato come un voto cosciente dato al PMLI e al socialismo.
All'elettorato palermitano di sinistra non chiediamo solo il voto di astensione contro il regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista, contro i governi della destra e della "sinistra" borghese, per l'Italia unita, rossa e socialista, ma anche di creare ovunque le istituzioni rappresentative delle masse fautrici del socialismo, basate sulla democrazia diretta: le Assemblee popolari e i Comitati popolari.
La creazione delle istituzioni rappresentative delle masse ha per noi carattere strategico. Le Assemblee popolari devono essere costituite in ogni quartiere da tutti gli abitanti ivi residenti, compresi le ragazze e i ragazzi di 14 anni, che si astengono alle elezioni, che si dichiarano anticapitalisti, antifascisti, antirazzisti e fautori del socialismo e disposti a combattere politicamente ed elettoralmente le istituzioni borghesi, i governi centrale e locali borghesi e il sistema capitalista e il suo regime.
Ogni Assemblea popolare di quartiere elegge il suo Comitato e l'Assemblea di tutti i Comitati elegge, il Comitato popolare cittadino. E così via fino all'elezione dei Comitati popolari provinciali, regionali e del Comitato popolare nazionale.
I Comitati popolari devono essere composti dagli elementi più combattivi, coraggiosi e preparati delle masse anticapitaliste, antifasciste, astensioniste, fautrici del socialismo eletti con voto palese su mandato revocabile in qualsiasi momento dalle Assemblee popolari territoriali. Le donne e gli uomini, eleggibili fin dall'età di 16 anni, devono essere rappresentati in maniera paritaria.
I Comitati popolari di quartiere, cittadino, provinciale e regionale e il Comitato popolare nazionale devono rappresentare il contraltare, la centrale alternativa e antagonista rispettivamente delle amministrazioni locali e dei governi regionali e centrale borghesi.
Nell'immediato la classe operaia e le larghe masse popolari palermitane devono battersi per migliorare le proprie condizioni di vita, per quanto possibile all'interno del sistema capitalistico, elaborando e portando avanti con la lotta un programma che tocchi tutti i punti della vita e del benessere dei palermitani.
Questa è la proposta del PMLI sulla quale la Cellula palermitana ha avviato la campagna elettorale astensionista per le amministrative di maggio e sta lavorando a un programma elettorale astensionista.
Chiunque volesse conoscere meglio la linea elettorale del PMLI o partecipare alla stesura del programma e alle iniziative astensioniste della nostra Cellula può contattarci alla e-mail: pmli.palermo@libero.it
Per Palermo governata del popolo e al servizio del popolo!
Contro il regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista! Contro i governi della destra e della "sinistra" borghese! Per l'Italia unita, rossa e socialista. Astieniti (diserta le urne, annulla la scheda o lasciala in bianco).

Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI

Palermo, 6 marzo 2007