Il dramma dei più poveri che si ritrovano senza casa
Boom degli sfratti per morosità
200mila famiglie sfrattate nel 2009-2011

Il governo del tecnocrate borghese Monti, oltre a distruggere migliaia di posti di lavoro in tutti i settori produttivi, sta tartassando anche in un altro diritto prezioso per le masse popolari, ossia la casa.
È il caso che con una escalation inquietante, denunciata già dal sindacato dell'Unione degli inquilini lo scorso giugno ("la tragedia della morosità è come uno tsunami che travolge le nostre città e tracima nelle province e nei piccoli centri: si disegna una condizione di sofferenza sociale acuta"), e che vede circa 200mila famiglie sotto la mannaia degli sfratti per morosità, dato che sembrerebbe aumentare in maniera cospicua nel prossimo biennio 2013-2014. Infatti, secondo i dati del ministero dell'Interno, gli sfratti per morosità sfiorano il 90% del totale delle nuove sentenze emesse nel 2011, contro l'85% del 2010, con Roma a fare da capofila a questo triste record, con 4.678 sfratti nel 2011, di cui 2.343 con l'intervento dell'ufficiale giudiziario e delle "forze dell'ordine". Non da meno è Torino con 2.523 sfratti per morosità, Napoli con 1.557 in città e 1.255 nel resto della provincia, Milano con 1.115 nel capoluogo ma ben 3.244 nel resto della provincia. Il trend negativo vedeva tra il 2000 e il 2007 un sostanziale lento aumento che si attestava sui 40mila sfratti annui che salivano vertiginosamente nel 2008 a più di 52mila, nel 2009 superavano i 60mila, raggiungendo i 65mila nel 2010 e rimanendo pressocché stabili nel 2011. In Lombardia sono stati emessi ben 13mila sfratti, la prima regione in assoluto (il 20% del totale nazionale!), seguita dal Lazio (7mila sfratti), Emilia-Romagna, Piemonte e Campania (10%),Toscana (8,5%). Le città con il rapporto tra sfratti e popolazione peggiore sono Livorno, Novara, Lodi, Modena, Pavia con una media di uno sfratto ogni 170 famiglie residenti, cui seguono Grosseto, Crotone e Frosinone, nelle quali si sono avuti aumenti vertiginosi di sfratti nel 2011 pari al 60%. La situazione gravissima ha fatto proclamare alcuni scioperi da parte dei sindacati di categoria come il Sunia-Cgil e l'Unione inquilini per chiedere una rivisitazione del caro fitto e maggiori garanzie per le famiglie disagiate e povere, costrette ormai a vivere con la scure di essere buttati fuori di casa da un momento all'altro.

5 dicembre 2012