Al direttivo della FILCTEM-CGIL di Pisa
Lo sciopero generale al centro del dibattito
Cammilli lo chiede il più presto possibile, i dirigenti invece frenano

Redazione di Fucecchio
Alla fine la Cgil ha deciso che si farà lo sciopero generale ma non ha ancora scelto la data. Al direttivo provinciale della FILCTEM (la categoria dei lavoratori chimici, energia e manifatturieri) di Pisa questo è stato il tema principale tra i delegati riuniti il 25 febbraio nei locali della Camera del Lavoro. Anche per merito del compagno Andrea Cammilli che ha incentrato il suo intervento sulla necessità urgente dello sciopero generale di tutte le categorie con manifestazione nazionale a Roma, perché gli attacchi ai lavoratori da parte di Marchionne e dei padroni, del neoduce Berlusconi e del suo governo, richiedono una risposta forte e immediata.
Perfino delegati solitamente appiattiti sulle posizioni della segretaria Camusso hanno sottolineato come non ci sia più tempo da perdere. Dall'altra parte invece i dirigenti provinciali e il segretario regionale Luca Barbetti sono rimasti nel vago, anzi hanno perfino detto che devono maturare ancora le condizioni, che bisogna far maturare la consapevolezza tra i lavoratori, mentre il segretario provinciale della categoria, Del Punta, ha vagheggiato un cambiamento nell'atteggiamento di Confindustria. Che facce toste!
Nel suo intervento Cammilli ha criticato anche l'accordo alla Metalplastic, la fabbrica dove la CGIL (unico sindacato rappresentato) ha firmato un'intesa sul modello Marchionne. L'intervento stizzito della sindacalista che ha seguito la trattativa non ha fugato minimamente i dubbi, anzi ha confermato come le critiche del nostro compagno erano più che fondate.

2 marzo 2011