I CANDIDATI AL PARLAMENTO DELLE FALSE FALCE E MARTELLO
Alle prossime elezioni politiche del 13
maggio saranno presenti quattro partiti o movimenti nei cui simboli compare il simbolo
della falce e martello: PdCI, PRC, "Movimento per la confederazione dei
comunisti", "Iniziativa comunista". Si tratta con tutta evidenza però di
false falce e martello perch esse non riflettono affatto degli autentici partiti
proletari rivoluzionari e marxisti-leninisti, ma dei partiti e movimenti sfacciatamente
neorevisionisti e trotzkisti. Quelle del "Movimento per la confederazione dei
comunisti" e di "Iniziativa comunista" addirittura si stagliano su una
grande stella rossa a cinque punte che richiama sinistramente quella delle sedicenti
"Brigate rosse". Non ci occuperemo qui dei programmi politici, che peraltro non
sono stati ancora resi noti da tutte le liste in questione. Prenderemo in esame la lista
dei loro principali candidati e risulterà ben chiaro come tutti siano accomunati dalla
stessa origine politica revisionista, trotzkista e operaista, pi- o meno dichiarata,
mentre la loro origine di classe, soprattutto di coloro che sono destinati ad essere
eletti, è sostanzialmente borghese. Per quanto riguarda il PdCI di Cossutta e Diliberto
è ben noto che le proprie candidature sono state concordate e spartite in funzione dei
vantaggi ai vari candidati del "centro-sinistra" di cui ormai sono di fatto
parte integrante. Ma certo il PRC di Bertinotti non sfugge alla stessa logica
elettoralistica e spartitoria che ha caratterizzato la formazione delle liste dei due
poli. A parte il regalo gratuito fatto al "centro-sinistra" attraverso la
cosiddetta "non belligeranza", per la quale il PRC ha rinunciato spontaneamente
a presentare propri candidati nei collegi uninominali della Camera, vi è il modo con cui
lo stesso falso partito della Rifondazione trotzkista è giunto a formare le proprie
liste. In sostanza, fatto un calcolo approssimativo di quanti deputati Rifondazione
avrebbe potuto far eleggere il 13 maggio, in base ai risultati delle ultime regionali
2000, la direzione nazionale del 23 febbraio, su proposta del responsabile nazionale
dell'organizzazione Aurelio Crippa, ha approvato, non senza aspre polemiche interne, un
pacchetto bloccato di 13 nomi. Fra questi ovviamente non vi è neanche un operaio o un
lavoratore, che invece ritroviamo qua e là nelle liste a mo' di specchietto per le
allodole con la certezza che non verranno mai eletti. C'è da dire che anche le minoranze
interne del PRC, a cominciare dai trotzkisti dichiarati alla Maitan, Grisolia e Ferrando,
pur contestando le scelte della direzione, si sono poi adeguate e hanno accettato di buon
grado di far parte delle stesse liste, confermando in pieno il loro opportunismo. Ma
passiamo ora in rassegna le biografie politiche dei principali candidati dei singoli falsi
partiti e movimenti comunisti, in attesa poi di tornarci qualora saranno eletti. In
corsivo, fra parentesi, abbiamo indicato il numero o i numeri de Il Bolscevico che hanno
trattato la biografia dei vari candidati.
PRC
Iniziamo dai tredici candidati per la quota proporzionale della Camera votati dalla
Direzione nazionale del PRC e destinati, in teoria, ad essere eletti. Essi sono, in ordine
alfabetico: Vittorio Agnoletto, Fausto Bertinotti, Elettra Deiana, Titti De Simone, Franco
Giordano, Alfonso Gianni, Ramon Mantovani, Graziella Mascia, Giuliano Pisapia, Marilde
Provera, Giovanni Russo Spena, Fausto Sorini, Nichi Vendola. Vediamo chi sono iniziando
dall'attuale segretario nazionale Fausto Bertinotti (5/94 e 22/95) del quale
ricorderemo solo la sua origine nel PSI, poi nel PSIUP, poi ingraiano nel PCI e leader di
"Essere sindacato" nella Cgil. Quindi pidiessino e segretario del PRC. Deputato
uscente, si candida alla Camera come capolista in ben tre circoscrizionI, ossia Piemonte
1, Lazio 1 e Sicilia 1. Vittorio Agnoletto è invece uno dei tre indipendenti nelle
liste del PRC, di presidente della Lila (la Lega italiana della lotta contro l'Aids),
recentemente è stato il portavoce della delegazione italiana al Forum mondiale di Porto
Alegre. Si presenta nelle circoscrizioni di Liguria e Marche. Elettra Deiana candidata
nella circoscrizione Lazio 1, è una trotzkista e femminista storica, proviene dalla
cosiddetta "IV Internazionale", LCR, segreteria nazionale di DP, poi
Rifondazione. Caterina (detta Titti) De Simone, 31 anni, è un'altra indipendente.
Presidentessa dell'Arci-Lesbica, è candidata in Emilia-Romagna, Toscana e Campania 2. Franco
Giordano (31/97), 43 anni, proviene dalla FGCI, è un bertinottiano membro
della Segreteria nazionale e attuale capogruppo del PRC alla Camera. Si candida in
Emilia-Romagna e Abruzzo. Alfonso Gianni è un altro fedelissimo di Bertinotti per
il quale svolge la funzione di collaboratore e col quale ha scritto gli ultimi libri
"Le due sinistre" e "Le idee che non muoiono". La sua biografia ne fa
un imbroglione trotzkista-doc: proviene dalla FGCI, poi fa parte del PCdI(m-l)-Nuova
Unità, quindi OCI m-l, Movimento lavoratori per il socialismo, PdUP, PCI. Tra il 1979 e
il 1987 è deputato prima col PdUP poi col PCI. Dall'88 al '93 sta nella Cgil, quindi
entra nel PRC non dalla prima ora, ma con Bertinotti divenendo membro della Direzione
nazionale e responsabile dell'Ufficio di programma del PRC. E' candidato in Lombardia 2. Ramon
Mantovani (31/97), 46 anni, ex movimento studentesco di Milano, già dirigente
del Movimento lavoratori per il socialismo, poi PdUP e federazione milanese del PCI.
Deputato dal '92 al '94 e rieletto nel '96. E' responsabile delle politiche internazionali
della Segreteria nazionale del PRC. E' capolista in Toscana. Graziella Mascia, 47
anni, coordinatrice della Segreteria nazionale. Assieme ad Aurelio Crippa, col quale
condivide l'origine cossuttiana, recentemente sono stati indicati come i promotori di
un'ennesima corrente interna al PRC che avrebbe come obiettivo quello di creare una
"sinistra plurale" alla francese riaprendo il dialogo con i diessini e un
rapporto pi- stretto con la Cgil di Sergio Cofferati. E' candidata in Liguria e Lombardia
1. Giuliano Pisapia (31/97), avvocato penalista, figlio di Giandomenico.
Origine cattolica, "sessantottino", con "Autonomia operaia" fondò il
collettivo di via Decembrio a Milano. Nell'80 fece 6 mesi di carcere perch imputato
di partecipazione a banda armata ("Prima linea"), poi prosciolto. Si avvicina a
DP e riprende la redditizia carriera di avvocato (1 miliardo, 13 milioni e 589 mila lire
dichiarati per il 1999). Sta con le Acli, Agesci, Telefono Azzurro. Già deputato uscente,
si ricandida come indipendente nella circoscrizione Lombardia 1. Marilde Provera,
48 anni, è presentata come l'unica candidata proveniente dal "mondo del
lavoro". In realtà è segretaria della Lega centro della Fiom di Torino e candidata,
oltre che alla Camera nelle due circoscrizioni piemontesi, anche a sindaco del capoluogo. Giovanni
Russo Spena (46/91 e 31/97), attuale presidente dei senatori del PRC. Proviene
dalle Acli, poi Movimento politico dei lavoratori (MPL) di Labor, PdUP, Avanguardia
operaia, DP di cui diviene segretario fino alla confluenza nel PRC. E' candidato alla
Camera circoscrizione Campania 1. Fausto Sorini, ex Movimento studentesco di
Milano, poi PCI, Direttore della rivista filosovietica "Interstampa", membro
dell'Associazione culturale marxista fondata e diretta da Cossutta, dirigente
dell'Editrice Aurora e di "Comunisti oggi" con pesanti accuse di essere stati
finanziati con i rubli di Mosca. All'uscita di Cossutta, rimane nel PRC. E' candidato in
Lombardia 2 e Sardegna. Nichi Vendola (46/91 e 31/97), 42 anni, nella FGCI
dal '72, ex dirigente dell'Arci-gay e deputato del PRC dal '92. Cattolico e trotzkista
anticomunista. Si candida in Campania 2 e Puglia. Vediamo ora gli altri principali
candidati, i quali hanno poche o nessuna chance di essere eletti. Fra i trotzkisti storici
provenienti dalla cosiddetta "IV internazionale" troviamo anche il segretario
nazionale di tale organizzazione Livio Maitan, FGSI, poi "Viva il
leninismo", "Tribunale Russel", candidato al Senato nel collegio di Roma 4,
Franco Russo, FGCI e PCI, espulso perch trotzkista, fondatore del
"Centro Che Guevara", cofondatore dei "Nuclei comunisti
rivoluzionari", "Il Comunista", "Viva il leninismo",
"Avanguardia comunista", DP, Verde arcobaleno, poi PRC candidato al Senato Roma
5, Luigi Malabarba, anarco-sindacalista, ex operaio dell'Alfa Romeo di Arese,
dirigente prima della Fiom poi coordinatore nazionale del Sin Cobas, DP, poi PRC, è
candidato al Senato Milano 5. Un origine palesemente trotzkista e pseudo rivoluzionaria
possono vantare anche Ugo Boghetta (31/97), 50 anni, ex Avanguardia operaia,
poi DP di cui è stato consigliere comunale a Bologna dall'85 al '92. Deputato dal '92 si
candida al Senato in Emilia-Romagna; Paolo Cacciari giornalista e fratello del
filosofo trotzkista ex sindaco di Venezia Massimo, che si candida al Senato Veneto 1; Franco
Calamida, proveniente dal PSI, dirigente della Sit-Siemens di Milano nel '68, poi
Avanguardia operaia, DP, "A Sinistra", Direttore di "Notiziario DP", e
quindi approdato al PRC, è candidato al Senato Milano 3; Fausto Cò, 51 anni,
avvocato penalista, già segretario provinciale di DP, tra i fondatori del PRC di cui è
membro della Direzione nazionale, senatore uscente si ricandida al Senato nel collegio
lombardo di Rozzano; Paolo Ferrero, ex DP torinese, poi PRC per il quale è
capogruppo consiliare a Torino, leader di una componente minoritaria trotzkista, ora
responsabile del Dipartimento associazionismo e movimenti, è candidato al Senato Piemonte
collegio 9 (Pinerolo); Umberto Gay (14/97), ex Autonomia operaia,
consigliere comunale a Milano per DP dal '90 poi per il PRC, è candidato al Senato Milano
1; Domenico Iervolino, docente di filosofia, proviene dalle Acli, poi MPL di Labor,
ex direttore di "A Sinistra", cofondatore nel '72 del PdUP, poi PdUP per il
comunismo, poi DP, dal '79 all'87 è consigliere regionale campano per DP, assessore
all'educazione al comune di Napoli nella giunta Bassolino, è candidato al Senato Campania
3; Lidia Menapace, docente universitaria, femminista storica, ex partigiana, dal
'45 al '68 nella DC di cui è membro del Consiglio nazionale, nel '69 entra nel
"manifesto", nel '74 nel PdUP, nell'84 la minoranza del PdUP per il comunismo,
da lei capeggiata, rifiuta di confluire nel PCI e dà vita al Movimento politico per
l'alternativa (MPA), poi esponente della "Costituente della strada", ora PRC
luxemburghiana è candidata alla Camera in Trentino-Alto Adige; Raul Mordenti,
proviene da Avanguardia operaia, poi DP, poi PRC, è candidato nel Lazio Roma 7; Paolo
Pietrangeli (23/95), anarco-trotzkista, ha cavalcato la tigre della Grande
Rivolta del Sessantotto per acquisire meriti di cantautore, è da anni nel libro paga di
Berlusconi in qualità di autore e regista del "Costanzo show" e attore, dal 10
novembre 2000 è assessore alle politiche della partecipazione del Comune di Roma, si
candida al Senato nel Lazio collegio di Roma 6. Pinto Domenico, leader dei
disoccupati organizzati di Napoli negli anni '70, nel '76 è deputato per Lotta continua
nelle liste di DP, è il portavoce del Comitato per la scarcerazione di Sofri, Bompressi e
Pietrostefani, è candidato al Senato in Friuli-Venezia Giulia. Provengono dal PCI i
seguenti candidati: Francesco Bonato, 51 anni, dipendente comunale, già
vicesindaco di S. Stiro di Livenza per il PCI, dal '90 consigliere e dal '93 al '95
vicepresidente della provincia di Venezia, è candidata alla Camera Veneto 2; Aurelio
Crippa, ex FGCI, ex membro del CC del PCI, ex dirigente Fiom-Cgil, poi segretario
della Camera del lavoro di Sesto S. Giovanni e di quella di Milano, membro della Direzione
nazionale, è responsabile dell'organizzazione, senatore uscente si ricandida al Senato
collegio Milano 6; Maria Lenti (31/97), insegnante, ex corrispondente de
"l'Unità", deputata uscente è candidata alla Camera nelle Marche; Giorgio
Malentacchi (31/97), già assessore e vicesindaco a Cortona per il PCI,
presidente del PRC di Arezzo, deputato uscente, è candidato al Senato Toscana collegio di
Cortona; Maria Celeste Nardini (31/97), 48 anni, femminista e pacifista, è
stata 35 anni nel PCI, già dirigente del PRC a Bari, è deputata uscente si ricandida
alla Camera in Molise e Puglia. Ci sono poi i deputati uscenti Walter De Cesaris (31/97),
ricandidato alla Camera Lazio 1 e 2; Edo Rossi, ex operaio, poi segretario di
categoria e confederale Cgil, segretario provinciale del PRC a Mantova, membro del
Comitato politico regionale e nazionale, candidato al Senato Lombardia 27 (Mantova); Tiziana
Valpiana, 49 anni, veronese, ricandidata alla camera Veneto 1. Candidato anche Fulvio
Grimaldi, ex giornalista del TG3 ora a "Liberazione" che ultimamente è
stato al centro di un'aspra polemica con Curzi a proposito della sua intervista a Slobodon
Milosevic che è stata pubblicata, parzialmente, su "Liberazione" solo dopo
essere apparsa integralmente sul "Corriere della Sera". Grimaldi è candidato al
Senato Lombardia collegio di Suzzara. In Toscana oltre a Ramon Mantovani e Titti De
Simone, sono candidati alla Camera Monica Sgherri, capogruppo al comune di Firenze
e Graziella Pierfederici, consigliera provinciale di Livorno; mentre al Senato si
notano Milziade Caprili, della direzione nazionale del PRC, Anna Nocentini,
ex consigliere comunale di Firenze, Bruno Belluomini, capogruppo al comune di
Viareggio, Roberto Cicali, proveniente dalla FGCI, PCI, consigliere comunale per il
PCI dal '70 al '90 con incarichi di assessore in vari periodi e fondatore del PRC nel
Mugello nel '91, ha partecipato al ballottaggio per la carica di sindaco a Borgo San
Lorenzo e nello stesso comune è attualmente capogruppo. "Liberazione" ha
vantato anche la candidatura di due operai della Zanussi a Treviso: Paola Morandin,
segretaria del circolo di fabbrica del PRC, già candidata alle ultime regionali, e Italo
Zanchetta, ex PCI fino al '76, ha militato in Democrazia consiliare (vicino a DP) e
oggi "contiguo" a Rifondazione. Comunque scontata è la loro non elezione.
Infine da segnalare la candidatura di Livio Togni, della famiglia proprietaria
dell'omonimo circo, candidato al Senato in Emilia-Romagna.
PDCI
Il PdCI candida nei posti chiave oltre al presidente Cossutta e al segretario Diliberto
tutti ministri, sottosegretari o deputati e senatori uscenti. Armando Cossutta (46/91),
l'incallito imbroglione e opportunista, legato a doppiofilo con l'Urss revisionista, ha
trascorso una vita nel PCI coprendo a sinistra i gruppi dirigenti succedutisi, ha
continuato a imbrogliare fondando il PRC e poi il PdCI e adesso regge la coda ben
volentieri al "centro-sinistra", è candidato alla Camera uninominale nelle
Marche nel collegio 11 (Urbino) e nel proporzionale in Lombardia 1, Piemonte 1 e
Emilia-Romagna. Oliviero Diliberto (31/97 e 40/98), attuale segretario del
PdCI è un deputato uscente. Proviene dalla FGCI. E' stato ministro di Grazia e giustizia
nei due governi D'Alema ed è candidato alla Camera uninominale Emilia-Romagna (Scandiano)
e nel proporzionale in Toscana, Lazio 1, Sardegna. Nerio Nesi (14/96), ex
presidente della BNL ad Atlanta, nominato da Craxi, costretto a dimettersi per lo scandalo
del traffico d'armi con l'Irak. Già nei gruppi giovanili DC, poi socialista lombardiano,
ma a lungo alleato di Craxi, nel '96 è eletto deputato con Rifondazione, nel '98 passa al
PdCI e oggi è ministro dei lavori pubblici con un reddito complessivo di 50 milioni al
mese (fra indennità di deputato, stipendio da ministro e pensione) del governo Amato, è
candidato alla Camera uninominale in Liguria (Sarzana) e nel proporzionale in Veneto 2,
Campania 1, Puglia. Altra ministro del governo Amato è Katia Bellillo(40/98),
proveniente dal PCI, poi PRC, passata nel PdCI è già stata ministro degli affari
regionali nei due governi D'Alema e ora è ministro delle pari opportunità, è candidata
per la prima volta alla Camera uninominale dell'Umbria (Orvieto). Fra i ministeriali si
annoverano anche: Claudio Caron (46/98), considerato da sempre un
luogotenente di Cossutta, prima nel PCI, poi nel PRC, ora nel PdCI, è stato
sottosegretario al lavoro nei due governi D'Alema, ora è candidato alla Camera
proporzionale in Piemonte 2 (Alessandria, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli, Verbania); Antonino
Cuffaro (46/98), proveniente dal PCI, e già eletto deputato del PCI nel 1987,
poi nel '92 e nel '94 nel PRC, considerato un cossuttiano di ferro, è sottosegretario
all'Università dal 1ø governo d'Alema ad oggi, si candida alla Camera proporzionale in
Trentino-Alto Adige e Sicilia 2; Paolo Guerrini (46/98), proveniente dal
PCI, poi PRC fino all'uscita di Cossutta, è sottosegretario alla Difesa nei due governi
D'Alema e ora è sottosegretario al Lavoro nel governo Amato, è candidato nel
proporzionale nelle Marche. Sono deputati uscenti: Maria Carazzi (31/97), ex
docente di geografia all'università di Urbino che è candidata alla Camera proporzionale
Lombardia 1; Maura Cossutta (31/97), figlia di Armando del quale ha
condiviso il percorso politico, ora candidata alla camera uninominale in Toscana collegio
26 (Cascina) e nel proporzionale in Liguria e nel Lazio 1; Luigi Marino (31/97),
proviene dal PCI, ex consigliere comunale a Torre del Greco, tra i dirigenti
dell'associazione revisionista Italia-Urss, deputato dal 92 e dal '96 senatore prima col
PRC poi col PdCI, si candida al Senato Campania Collegio 4 (Napoli-Ponticelli); Giovanni
Meloni (31/97), ex FGCI, poi PCI, "il manifesto", PdUP e di nuovo
PCI, poi PRC e PdCI, candidato alla Camera uninominale in Sardegna collegio 1; Mario
Michelangeli (31/97), ex PCI, poi PRC e PdCI, candidato al Senato Campania
Collegio 5 (Pozzuoli); Rosanna Moroni (31/97), già cossuttiana nel PRC,
candidata alla camera uninominale in Puglia (Molfetta) e nel proporzionale in Toscana; Angelo
Muzio (31/97), già segretario nazionale della Fillea-Cgil, iscritto al PCI dal
'72, dirigente nazionale del PRC e deputato dal '92 ora candidato al Senato Piemonte
collegio 6 (Rivoli); Marco Rizzo (31/97), ex "Lotta continua" e
"Senza Tregua", poi nel PCI, nel PRC e quindi nel PdCI, candidato alla camera
proporzionale in Umbria, Lazio 2 e Calabria; Antonio Saia (31/97), medico
gastroenterologo e endoscopista, già consigliere regionale abruzzese, ex consigliere e
sindaco a S. Valentino e consigliere provinciale a Pescara per il PRC, ora candidato alla
Camera proporzionale in Abruzzo. Infine segnaliamo la candidatura di Gabriella Pistone,
nel PCI dal 1982, è l'ex compagna di Lucio Libertini, attualmente è la segretaria romana
del PdCI ed è candidata alla Camera uninominale nel Lazio 1, collegio 5 (Roma
Pietralata).
MOVIMENTO PER LA CONFEDERAZIONE DEI COMUNISTI
Tale organizzazione è il frutto della spaccatura avvenuta nella "Confederazione
comunisti/e autorganizzati" dopo pochi mesi dalla sua costituzione. La Confederazione
infatti era stata fondata il 7 febbraio 1998 sulla base di un appello pubblicato a
pagamento da trotzkisti e operaisti storici come Giovanni Bacciardi, Corrado Delle Donne,
Emilia Calini, Leonardo Mazzei, Orietta Lunghi. Tutti dirigenti del PRC usciti dal partito
dopo il dietro-front di Bertinotti e Cossutta (all'epoca ancora insieme) sul voto alla
finanziaria e la crisi del governo Prodi dell'ottobre '97. Già il 15 novembre dello
stesso anno tale Confederazione si spacca fra chi (la maggioranza) è per la fondazione di
un "nuovo" partito comunista, e chi (la minoranza fra cui Mazzei e Lunghi) è
per il rilancio della Confederazione. Questa minoranza, presente essenzialmente in
Toscana, deciderà di proseguire per proprio conto con il "Movimento per la
confederazione dei comunisti". Per quanto siamo riusciti a sapere tale
"Movimento" si presenta solo in Toscana. Alla Camera proporzionale si presentano
i suoi esponenti pi- di rilievo Leonardo Mazzei, lucchese di Castelnuovo
Garfagnana, dipendente dell'Enel, ex DP, ex membro del Comitato regionale della Toscana
del PRC ed ex membro della direzione nazionale del PRC dalla quale si dimette insieme a
Bacciardi il 14 ottobre '97; Orietta Lunghi, ex DP, dall'88 inserita nelle
amministrazioni locali: consigliera provinciale e poi regionale per DP, quindi capogruppo
del PRC al consiglio regionale della Toscana, poi a capo di un proprio gruppo consiliare; Giovanni
Scardigli, ex membro del Comitato politico della federazione fiorentina del PRC,
coordinatore RSU empolese e candidato a sindaco di Empoli nel '99; Giovanni Sodani,
ex direzione provinciale PRC di Grosseto. Alla Camera uninominale si presentano ancora
Mazzei, a Capannori e Francesco Settimo Giuntoli a Lucca; mentre per il Senato si
presentano Valerio Gentili, ex PRC nel collegio di Pistoia e Virginio Monti
nel collegio di Lucca.
INIZIATIVA COMUNISTA
Di certo si sa solo che è stato depositato il simbolo, registrato dal ministero degli
Interni, per la Camera in Calabria. Non si conoscono per ora con certezza i suoi
candidati. Da precedenti notizie dovrebbe essere candidato il segretario nazionale di
questa sedicente organizzazione "comunista", ossia Norberto Natali, che
dovrebbe presentarsi alla Camera nella circoscrizione di Crotone. La storia di
"Iniziativa comunista" e di Natoli si intrecciano. Natali, secchiano convinto,
è uscito dal PCI di Occhetto nell'89-'90 e con altri ha aperto una sede a Roma come
"Comitato comunisti sempre". Dopo la nascita di Rifondazione tale gruppo vi è
confluito nel marzo '91 almeno fino al gennaio '94 quando Natali, leader della minoranza
romana, esce dal PRC durante il congresso della federazione dando vita a "Iniziativa
comunista". Oggi questa organizzazione è sospettata, secondo un rapporto dei Ros, di
essere fiancheggiatrice delle nuove sedicenti "BR" e viene indagata per
l'assassinio D'Antona per i suoi contatti con "Linearossa per la ricostruzione del
partito comunista italiano" di Viareggio (un'organizzazione che si scisse dai Carc
nel dicembre '97) e con il "Centro di iniziativa popolare alessandrino" di Roma,
già indagato per l'assassinio del collaboratore di Bassolino. Smentiti i rapporti con i
filoterroristi, comunque la rivista dei Carc "Rapporti sociali" del gennaio
2001, riporta un'intervista, senza indicarne il nome, proprio al segretario nazionale di
"Iniziativa comunista".
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