Per impedirgli di entrare in Piazza Della Loggia dove si commemorava la strage fascista del 1974
Caricato il corteo degli studenti e di un Centro sociale a Brescia
Una ventina di studentesse e studenti sono rimasti feriti e contusi. Un 16enne finisce in ospedale, altri manifestanti al pronto soccorso
11 manifestanti denunciati all'autorità giudiziaria

In occasione del 38° anniversario della strage di Stato fascista di Piazza della Loggia, migliaia di studentesse e studenti sono scesi in piazza a Brescia per ribadire le responsabilità dello Stato e contestare le politiche liberiste del governo Monti, rappresentato in questa occasione per le commemorazioni istituzionali in città dal ministro dell'interno Cancellieri.
Un partecipato e combattivo corteo organizzato dal "Kollettivo Studenti in Lotta" e dal "Centro Sociale Magazzino 47" è sfilato per le vie del centro dietro la parola d'ordine: "28 maggio 1974 - 28 maggio - 2012. Nessuna giustizia nessuna pace".
I manifestanti, partiti da piazza Garibaldi, si sono inizialmente diretti verso il palazzo di giustizia, dove era prevista l'udienza per lo sfratto del "Magazzino 47", poi rinviata per il prossimo 25 giugno. Il corteo è successivamente ripartito alla volta di Piazza della Loggia lungo il percorso che la stessa Questura aveva autorizzato.
In via Vittorio Emanuele sono però cominciate le provocazioni poliziesche per impedire alla manifestazione di proseguire. Il cordone di celerini in testa al corteo ha cercato in tutti i modi di rallentare l'andatura per impedire al corteo di arrivare in Piazza Loggia mentre era ancora in corso la commemorazione ufficiale ed evitare le sacrosante contestazioni contro le istituzioni e il governo. Poi in corso Matteotti è scattata la carica a freddo coi celerini che a colpi di manganello e di scudo si sono accaniti in particolar modo contro alcune ragazze e donne del corteo.
Ferma e coraggiosa la risposta dei manifestanti che si sono difesi frapponendo alle manganellate una rete metallica recuperata in un cantiere di una casa in ristrutturazione e senza indietreggiare hanno ribadito che in Piazza Della Loggia gli indesiderati non possono essere studenti, figli e nipoti di chi è morto nella strage, ma i rappresentanti di quello Stato che continua ad insabbiare, depistare e nascondere.
Avvertiti delle cariche contro il corteo studentesco, molti dei partecipanti alla commemorazione istiuzionale hanno abbandonato Piazza della Loggia e si sono uniti al corteo. Tra questi anche un gruppo di lavoratori del servizio d'ordine della CGIL che che si è posto alla testa del corteo degli studenti per difenderli dalle cariche dei celerini.
Alla fine i manifestanti riescono a sfondare il cordone poliziesco ed entrano finalmente in Piazza Della Loggia. Al termine dell'intervento della segretaria CGIL Camusso raggiungono la stele posta in ricordo delle vittime della strage di 38 anni fa rendendole omaggio.
Il bilancio degli scontri è però molto pesante: almeno una ventina di studentesse e studenti sono rimasti feriti e contusi dalle manganellate; un sedicenne è stato trasportato in ospedale in autombulanza, mentre altre ragazze ferite si sono recate con mezzi propri al pronto soccorso per le medicazioni. La questura di Brescia ha già denunciato all'autorità giudiziaria 11 manifestanti accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni, accensioni pericolose, in concorso tra loro.

30 maggio 2012