Straordinaria manifestazione nazionale a Caserta
Oltre 10mila migranti in piazza per rivendicare diritti
Diversi slogan contro la legge Bossi-Fini. Chiesto a gran voce l'asilo politico e il permesso di soggiorno. Il vescovo Nogaro: i politici sono graditi dalla camorra. Il PMLI chiede frontiere aperte per i migranti
Redazione di Napoli

La manifestazione a carattere nazionale che si è svolta a Caserta sabato 4 ottobre, a seguito della strage di immigrati ad opera della camorra, non ha precedenti: perché inedita, per la riuscita, per la forza che i migranti hanno saputo trasmettere alle popolazioni locali nella rivendicazione dei propri diritti, a partire dal permesso di soggiorno e all'asilo politico, ma anche per la contrarietà a quelli che sono veri e propri lager contro i migranti ovvero i Cpt e la legge fascista Bossi-Fini.
La manifestazione, concomitante a quelle di Roma, Ancona e Parma, è stata un segnale chiaro e determinato da parte degli antirazzisti e dei migranti, che rivendicano diritti, a cominciare dalla necessità di una sanatoria in particolar modo al Sud. È stato ricordato, negli slogan e nei comizi che si sono susseguiti durante il corteo, come gli immigrati presenti nel territorio campano e nazionale vengono sfruttati e trattati come schiavi per lavori disumani, in particolare nell'edilizia, dove ancora vige il caporalato.
In oltre diecimila hanno danzato, cantato e gridato slogan per le vie di Caserta lasciando di sicuro un ricordo positivo e vivo non solo negli occhi dei partecipanti all'evento ma anche della popolazione. Hanno partecipato al corteo il "Movimento immigrati di Caserta" e il "Centro sociale ex-Canapificio", i collettivi studenteschi, i centri sociali campani, l'associazionismo laico e cattolico, il PMLI, la Cgil e il sindacalismo non confederale, il PRC e i Verdi. Vergognosa la presenza delle istituzioni nella fattispecie del sindaco di Caserta Pettoruti e di quello di Napoli Iervolino che, in barba alle scelte degli organizzatori che avrebbero voluto aprire il corteo con un gruppo di immigrati, hanno preteso ed ottenuto di essere alla testa, andando via a metà strada al termine di interviste e fotografie.
Coraggiose invece le parole del vescovo di Caserta Nogaro che in corteo con i migranti denuncia: "la politica si è indebolita, essa è spinta, non vorrei dire guidata, dal potere camorristico. Ciò vuol dire che non è detto che il politico sia un camorrista, però deve comportarsi secondo le regole che stabiliscono i malviventi".
I marxisti-leninisti campani, in particolare melitesi e napoletani, hanno partecipato alla manifestazione fin dal concentramento, diffondendo diverse copie de "Il Bolscevico", percorrendo poi al fianco dei migranti il corteo con le insegne del PMLI con la parola d'ordine "Frontiere aperte per i migranti".
Ai membri della delegazione del PMLI alla manifestazione di Caserta è giunta una lettera di ringraziamenti della Commissione per il lavoro di organizzazione del CC del Partito nella quale tra l'altro si legge: "Non ci scorderemo del grande servizio che voi avete reso a tutto il Partito e ai migranti. Fra l'altro voi sarete ricordati nella storia del Partito come i compagni che hanno portato in piazza per la prima volta la parola d'ordine: Frontiere aperte per i migranti".

8 ottobre 2008