In un discorso a Berlino
CIAMPI: "L'UE DEVE DIVENTARE PILASTRO DELL'ORDINE MONDIALE''
Il presidente della Repubblica invoca una "federazione di Stati-nazione''. Prodi d'accordo
Il prossimo vertice dell'Unione europea (Ue) di Laeken, che chiuderà il semestre di presidenza del Belgio, dovrà tra l'altro fissare il calendario dei lavori della Convenzione sulla riforma dei Trattati dell'Unione per far avanzare la costruzione della superpotenza europea. Nel mezzo dei lavori preparatori del vertice non ha mancato di far sentire la sua voce il presidente della Repubblica Ciampi che ha colto l'occasione della visita a Berlino il 15 e 16 novembre per spingere la Ue a diventare "un pilastro nell'ordine mondiale''; a essere cioé protagonista del controllo imperialista del mondo e non un "interprete di seconda fila delle relazioni internazionali''.
Quello di Ciampi è un contributo di peso, e non il primo, per sostenere le ambizioni di leader in Europa dell'imperialismo italiano, indebolite in parte dalle prime uscite del neoduce Berlusconi alla ricerca di una linea privilegiata con Bush. E l'intervento del presidente della Repubblica ha subito ricevuto il plauso di Prodi, presidente della Commissione europea, che ha commentato: "è un sostegno fortissimo all'Europa quello che arriva da Ciampi''.
Nell'intervento del 16 novembre all'iniziativa promossa dalla fondazione Quandt, cui partecipava anche il presidente tedesco Rau, Ciampi ha sottolineato il sostegno europeo alla guerra imperialista all'Afghanistan dopo gli attentati dell'11 settembre negli Usa che "ci hanno chiamato in causa nella difesa di valori e regole che sentiamo profondamente europei''. "Nella difesa di quei valori l'Europa è al fianco degli Stati Uniti'', ha ribadito, ma "lo è in primo luogo come Unione europea''; ovvero dovrebbe esserlo in maniera più evidente dato che la partecipazione militare a fianco degli Usa è avvenuto in ordine sparso secondo gli accordi bilaterali decisi in sede Nato. "Nei nuovi equilibri mondiali - avverte il presidente della Repubblica - la somma dei singoli Stati-nazione conterà assai di meno degli stessi Stati aggregati, coesi, nell'Unione europea''.
"Unita, l'Europa potrà invece essere protagonista'', deve diventare "un pilastro nell'ordine mondiale'', mette in evidenza Ciampi. E stimola i governi imperialisti europei impegnati nella preparazione delle riforme dei Trattati dell'Unione e nel definire gli interventi "nella crisi umanitaria in Afghanistan'', in Medio Oriente, nella creazione di uno spazio economico comune con la Federazione russa a trovare "soluzioni che mostrino la volontà e la bandiera europea alla comunità internazionale''.
Ciampi non si limita alle sole esortazioni e mette i piedi nel piatto degli argomenti della riforma dei Trattati. Chiede l'estensione dell'uso della maggioranza qualificata, al posto dell'unanimità, nelle votazioni del Consiglio, il superamento della "macchinosità'' delle presidenze semestrali, degli accordi specifici per sviluppare l'unità in vari campi tra un numero più ristretto di paesi (come è stato per i 12 dell'Euro), la definizione di una Costituzione europea "poco importa come la si chiami'', il coordinamento più efficace tra l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza e la Commissione. Il punto di arrivo e d'equilibrio di questo percorso, sottolinea Ciampi, deve essere "un assetto che corrisponda ad una Federazione di Stati-nazione'', quale forma di organizzazione politica della superpotenza europea. Che solo in questo modo potrà "pienamente e concretamente'' partecipare alla "soluzione dei conflitti'', ossia alla competizione imperialista per il dominio del mondo.
Oggi, conclude Ciampi con un significativo paragone militare, "l'Europa è attesa in prima linea'' e deve dare "una fisionomia alle proprie aspirazioni'' imperialiste; l'alternativa sarebbe quella di "rassegnarsi ad essere interprete di seconda fila nelle relazioni internazionali''.

28 novembre 2001