Celebrando a Reggio Emilia in un'orgia patriottarda la nascita del tricolore
Ciampi esorta i sindaci a regalare il tricolore agli sposi e agli immigrati con cittadinanza
Subito d'accordo i fascisti e Domenici (DS)
Il capo dello Stato, insieme al neoduce Berlusconi, è stato uno degli artefici del rilancio in grande stile della bandiera italiana quale simbolo patriottardo dell'imperialismo italiano smanioso di contare di più in Europa e nel mondo. E l'occasione migliore per riparlarne non poteva essere che la giornata che celebra la nascita della bandiera italiana. Tant'è che nel suo discorso del 7 gennaio al teatro Valli di Reggio Emilia Ciampi è tornato alla carica: "La bandiera verde, bianca, rossa, è un simbolo vivo, attuale. Noi amiamo il tricolore come i nostri padri, perché ha rappresentato il riscatto, il risveglio, il miracolo di un popolo che, all'improvviso, diventa volontà comune''. E poi ricordando i funerali delle vittime di Nassiriya Ciampi prosegue: "Il tricolore l'ho visto esposto alle finestre di tante abitazioni mentre mi recavo alla basilica di San Paolo fuori le Mura, per assistere alle esequie dei nostri caduti, caduti per la Patria, caduti per un ideale di convivenza civile e di libertà che è radicato nel cuore degli italiani. L'ho visto sventolare soprattutto in tante città di provincia e paesi, da Nord a Sud''.
E allora avanti, ribadisce il presidente della Repubblica, "esponiamolo nelle nostre case, regaliamolo ai nostri figli, i sindaci lo donino agli sposi quando celebrano un matrimonio. Diamolo anche alle 11 mila persone che ogni anno diventano, per loro scelta, italiane, agli immigrati che hanno deciso di condividere i nostri diritti e i nostri doveri acquisendo la cittadinanza''. Come a dire marchiamoli come italiani e fagocitiamoli.
Significativo il fatto che all'ultimo appello patriottardo di Ciampi i primi a rispondere entusiastici siano stati i fascisti di AN. Ignazio La Russa non ha perso tempo: "AN - ha affermato - darà seguito alla proposta del capo dello Stato, invitando i nostri sindaci fin dai prossimi giorni a donare la bandiera italiana. Siamo felici - ha aggiunto - di avere un presidente della Repubblica che invita i sindaci a donare il tricolore ai cittadini che si sposano in comune e agli immigrati''. E altresì significativo che al giubilo fascista di AN, sempre in prima fila nell'esaltare i valori mussoliniani di patria, nazione e tricolore, si sia unito il sindaco di Firenze, nonché presidente dell'Associazione dei comuni italiani (Anci), Leonardo Domenici (DS), che ha accolto "con piacere'' e "con orgoglio'' l'esortazione a regalare il tricolore a sposi novelli e neo-cittadini.