Nuovo simbolo imperialista e guerrafondaio dell'Italia di Ciampi e Berlusconi
Ciampi vara la portaerei Cavour
1.300 milioni di euro, ed è solo l'inizio
Il capo dello Stato esalta il ruolo interventista e la presenza militare italiana nel mondo
Martedì 20 luglio è stata varata in pompa magna, con tanto di diretta televisiva e radiofonica, la portaerei Cavour. Ciampi non ha voluto assolutamente mancare alla cerimonia della nuova unità navale, che ha fortemente sponsorizzato perfino nel nome in luogo del precedente Andrea Doria. Con ciò rimarcando che fu Cavour a volere una marina militare con (sono parole di Cavour) "navi tali da servire tutto il Mediterraneo, cioè capaci di portare le più potenti artiglierie, di possedere la massima velocità, di contenere una grande quantità di combustibile". Il capo dello Stato ha detto tra l'altro: "Questa nave desta e desterà ammirazione, susciterà rispetto ed emozione in chiunque ne vedrà il profilo maestoso solcare mari vicini e lontani, nei quali porterà sicurezza", e non è che l'inizio, visto che l'Italia potrà mostrare i muscoli nel mondo e legittimamente "aspirare a ruoli strategici e di comando in tutte le operazioni militari dell'Unione europea".
L'unità, vestita da un gigantesco tricolore della Marina militare di 700 metri quadrati, è stata trainata dalla Fincantieri di Genova ai bacini di Muggiano vicino La Spezia per essere completata della prora, del ponte di volo e di tutte le strutture necessarie a renderla operativa.
Bisognerà comunque aspettare fino al 2007 per la sua consegna definitiva che la renderà la nuova ammiraglia della Marina affiancando la più "piccola" portaerei Garibaldi.
Rispetto a quest'ultima la Cavour dispone di una capacità a pieno carico di 27.100 tonnellate, il doppio della Garibaldi, ed è lunga sessanta metri in più per un totale di 242 metri per 39 di larghezza (misura massima per attraversare l'ingresso del porto militare di Taranto). Il ponte di volo sarà costituito da una parte piana più corta, per i decolli di elicotteri e aerei a decollo verticale mentre l'altra metà (la più lunga) terminerà con un trampolino-catapulta per facilitare il decollo sia degli attuali caccia Harrier, che potrebbero sfruttare i vantaggi di un decollo corto, che dei futuri caccia JSF (sigla per Joint Strike Fighter), capaci sia di decollo verticale che di decollo convenzionale. Questi ultimi sono in fase avanzata di collaudo negli Usa e l'Italia è fra gli otto paesi a partecipare alla loro messa a punto e produzione.
La portaerei avrà un equipaggio di 1.210 militari (compreso il personale di volo e unità del Battaglione San Marco) e la capacità di imbarcare, oltre agli aerei, 100 veicoli da combattimento leggeri oppure 80 autoblindo Dardo o 24 carri pesanti Ariete. Ovviamente disporrà dei più avanzati sistemi di difesa antiaerea, di attacco ed elettronica tale da renderla, almeno sulla carta, praticamente inattaccabile.
La Cavour nasce come la figlia prediletta, sebbene nemmeno l'ultima, della politica imperialista e militarista dell'Italia. Già il fascismo cercò di dotarsi di una sua portaerei ma solo col governo Craxi, che nel 1985 formulò le "nuove" basi di intervento militare della Marina contenute nel "Libro bianco della difesa" e col "nuovo modello di difesa" il progetto di una portaerei riprese vigore nella realizzazione della Garibaldi.
Da allora, senza soluzione di continuità, l'escalation al riarmo dell'imperialismo italiano ha trovato il sostegno di tutti i governi compresi Prodi, D'Alema e infine Amato sotto il quale fu definito il contratto per la costruzione della portaerei. Nel luglio 2001, all'indomani dell'insediamento del governo del neoduce Berlusconi, è iniziata la costruzione.
La Cavour, nel quadro della politica imperialista del cosiddetto "Mediterraneo allargato" e della competizione con gli altri imperialismi regionali, rappresenta una vera e propria "svolta". Come ha sostenuto compiaciuto il capo di stato maggiore, l'ammiraglio Biraghi, è "una portaerei che ci mette allo stesso livello delle principali nazioni" e "sarà possibile guidare gruppi internazionali in operazioni complesse grazie ad un comando di 140 persone". Infatti uno dei punti cardine della sua progettazione e realizzazione (tutta made in Italy) sono stati i motori, capaci di una grande potenza ma anche di grande autonomia per poter arrivare ad esempio, senza scalo in 18 giorni, fino nel Golfo Persico utilizzando solo la metà del combustibile.
La portaerei Cavour costerà 1.300 milioni di euro (pari a oltre 2.500 miliardi di lire), che vanno a pesare sulle spalle dei lavoratori e delle masse popolari con le finanziarie di questi ultimi anni e anche di quelle future. Infatti il potenziamento della Marina militare non finisce qui perché nel 2007-2008 saranno varate due fregate di classe Orizzonte (in cantiere accanto alla Cavour), destinate alla protezione antiaerea della stessa portaerei mentre dal 2007 verrà avviata la costruzione, in collaborazione con la Francia e come caldeggiato da Ciampi di 27 fregate multimissione, di cui 10 italiane, al costo previsto di 350 milioni di euro ciascuna.
Così si rafforza sul piano militare il regime guerrafondaio italiano.
21 luglio 2004